Opzione donna anche nel 2020: requisiti e novità

Guendalina Grossi - Pensioni

La nuova Legge di Bilancio ha prorogato per tutto il 2020 l’opzione donna, misura che consente alle donne di andare in pensione anticipatamente con il sistema del ricalcolo contributivo. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Opzione donna anche nel 2020: requisiti e novità

Il nuovo Governo giallo - rosso ha deciso di prorogare per tutto il 2020 l’Opzione donna che consentirà a tutte le lavoratrici di andare in pensione anticipata senza dover raggiungere l’età pensionabile.

Questa è una delle poche e concrete novità in tema di riforma previdenziale, poiché come noto il Governo Conte bis nella Legge di Bilancio 2020 non ha inserito importanti news per ciò che concerne la riforma previdenziale.

La proroga dell’Opzione donna però sembra non essere l’unica novità per le donne, infatti i sindacati hanno proposto l’introduzione di una Quota 100 rosa che andrebbe a favorire sempre le lavoratrici.

Opzione donna 2020: i requisiti per beneficiarne

Il Governo ha deciso di prorogare l’Opzione donna per tutto il 2020, ciò vuol dire che tutte le lavoratrici che raggiungeranno i 58 anni di età nel caso di quelle dipendenti o 59 anni di età in caso di quelle autonome, che hanno versato almeno 35 anni di contributi potranno andare in pensione anticipatamente.

La proroga dell’Opzione donna porterà dunque ad un allargamento della platea delle beneficiarie. Questo perché saranno incluse in Opzione Donna anche le nate entro il 31 dicembre del 1961 (se lavoratrici subordinate), e quelle nate entro dicembre del 1960 in caso di lavoratrici autonome.

Si ricorda che in generale l’Opzione donna opzione donna è riservata a quelle lavoratrici che sono iscritte all’assicurazione generale obbligatoria, ed ai fondi ad essa sostitutivi od esclusivi in possesso di contribuzione alla data del 31 dicembre 1995.

Opzione donna 2020: come presentare domanda

Le lavoratrici dipendenti e autonome che al 31 dicembre 2019 avranno raggiunto i requisiti per beneficiare dell’opzione donna dovranno presentare domanda all’INPS. Per farlo queste potranno decidere di utilizzare tre diversi canali:

  • utilizzando i servizi INPS online;
  • tramite i Patronati;
  • contattando il contact center INPS.

Chi dovesse decidere di inviare la domanda online dovrà accedere aI sito dell’INPS utilizzando le credenziali e andare sulla pagina dedicata a “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”.

Dopo di che si dovrà cliccare sull’opzione nuova domanda dal menù di sinistra e selezionare la voce “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Contributivo sperimentale lavoratrici”.
Infine bisognerà selezionare il fondo e la gestione di liquidazione.

Opzione donna 2020: il metodo del ricalcolo contributivo

Le lavoratrici dipendenti ed autonome che decideranno di beneficiare dell’Opzione donna e andare così in pensione anticipata subiranno un taglio sull’assegno pensionistico del 25/35% rispetto all’ultimo stipendio percepito.

La decurtazione dell’assegno pensionistico varia in base diversi fattori tra cui l’attività lavorativa, la retribuzione della lavoratrice e l’anzianità contributiva maturata alla data di accesso al regime sperimentale.

Il taglio sull’assegno pensionistico dipende dal fatto che chi decide di aderire all’opzione donna va incontro al sistema del calcolo contributivo.

È chiaro dunque che le lavoratrici che hanno iniziato a lavorare presto che ha percepito sin da subito una retribuzione elevata subiranno una riduzione minore sull’assegno pensionistico, invece quelle che hanno una maggiore anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 subiranno una riduzione maggiore per via del sistema contributivo.

Quota 100 rosa: la nuova proposta dei sindacati per favorire le donne

I sindacati per agevolare le donne e consentirgli di andare in pensione senza dover raggiungere l’età pensionabile hanno proposto l’introduzione di Quota 100 rosa.

La suddetta misura consentirebbe a tutte le lavoratrici che hanno versato almeno 36 anni di contributi di andare in pensione anticipata, senza dover sottostare al sistema del ricalcolo contributivo.

Il Governo sta valutando questa opzione, come anche quella di riconoscere alle donne un bonus contributivo di un anno per ogni figlio.

Non ci resta ora che aspettare e vedere cosa deciderà di fare il Governo per riformare il sistema previdenziale e superare così la Legge Fornero.

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