Dal 1° gennaio 2025 scendono gli interessi legali. Il ravvedimento operoso sarà meno caro, ma l'impatto delle novità interesserà anche pensioni e affitti
In calo il tasso degli interessi legali.
A partire dal 1° gennaio 2025, rispetto alla soglia del 2,50 per cento prevista per l’anno precedente, si passa al 2 per cento.
A fissare la variazione della misura del saggio degli interessi è il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 10 dicembre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 dicembre.
Il cambio del valore degli interessi legali si lega al rendimento annuo dei titolo di Stato e dell’inflazione, e rispetto al 2024 vi sarà un calo di mezzo punto percentuale.
Le novità hanno un impatto evidente anche sul fronte fiscale e, in particolare, ai fini del calcolo del ravvedimento operoso, ma non solo. Influenzano anche i pagamenti di pensioni e affitti.
Interessi legali al 2 per cento dal 1° gennaio 2025: decreto MEF in Gazzetta
È l’articolo 2, comma 185 della legge n. 662/1996 a prevedere la possibilità per il MEF di modulare la percentuale degli interessi legali, tenuto conto del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a 12 mesi e del tasso di inflazione.
Il monitoraggio dei due parametri relativi all’anno in corso porta quindi ad una revisione del saggio annuo a decorrere dal 1° gennaio 2025.
Dopo il record toccato nel 2023 del 5 per cento e il dimezzamento previsto per il 2024, dal 2025 il tasso da applicare scende ancora ed è pari al 2 per cento.
Questo il parametro fissato dal decreto MEF approdato in Gazzetta Ufficiale il 16 dicembre 2024, che fa calare il valore dovuto, ad esempio, in caso di tardivo versamento delle imposte, pur restando più elevato rispetto alle scorse annualità.
Nella tabella di seguito riportata si evidenziano le variazioni avvenute nell’ultimo decennio al saggio degli interessi legali.
Periodo di riferimento | Saggio di interesse legale |
---|---|
01.01.2012 - 31.12.2013 | 2,5 per cento |
01.01.2014 - 31.12.2014 | 1 per cento |
01.01.2015 - 31.12.2015 | 0,5 per cento |
01.01.2016 - 31.12.2016 | 0,2 per cento |
01.01.2017 - 31.12.2017 | 0,1 per cento |
01.01.2018 - 31.12.2018 | 0,3 per cento |
01.01.2019 - 31.12.2019 | 0,8 per cento |
01.01.2020 - 31.12.2020 | 0,05 per cento |
01.01.2021 - 31.12.2021 | 0,01 per cento |
01.01.2022 - 31.12.2022 | 1,25 per cento |
01.01.2023 - 31.12.2023 | 5 per cento |
01.01.2024 - 31.12.2024 | 2,50 per cento |
01.01.2025 - 31.12.2025 | 2 per cento |
Interessi legali 2025, l’impatto su ravvedimento operoso, pensioni e affitti
Le modifiche intercorse negli anni al valore degli interessi legali e il nuovo saggio annuo previsto per il 2025 hanno evidenti ripercussioni anche sul fronte fiscale, oltre che in via generale nel rapporto tra Pubblica Amministrazione, cittadini e imprese.
Di particolare rilevanza è l’impatto che si avrà sullo strumento del ravvedimento operoso regolato dall’articolo 13 del Decreto Legislativo numero 472 del 1997.
La norma prevede, in caso di versamento tardivo delle imposte, la possibilità di pagare una sanzione ridotta fino a un decimo del minimo in base al ritardo accumulato.
Nello stesso testo si legge:
“Il pagamento della sanzione ridotta deve essere eseguito contestualmente alla regolarizzazione del pagamento del tributo o della differenza, quando dovuti, nonché al pagamento degli interessi moratori calcolati al tasso legale con maturazione giorno per giorno”.
Dal 1° gennaio 2025 si applica quindi l’interesse legale del 2 per cento, mentre fino al 31 dicembre 2024 è stato operativo il valore del 2,50 per cento.
Infine, si ricorda che gli interessi legali sono dovuti anche sulla cauzione d’affitto depositata dall’inquilino a garanzia del contratto. Salvo i casi in cui sia espressamente previsto che il deposito non generi interessi, alla restituzione delle somme depositate il proprietario dell’immobile è tenuto a versare gli interessi calcolati sulla base del saggio annuale.
- Decreto MEF 10 dicembre 2024 - Saggio interessi legali 2025
- Scarica il testo del decreto pubblicato in GU il 16 dicembre 2024
I riflessi sul versamento dei debiti previdenziali
Gli interessi legali impattano anche sul versamento dei debiti previdenziali, ma anche sul pagamento di pensioni e altre prestazioni di natura previdenziale, per le quali in caso di accredito tardivo dal 1° gennaio 2025 si applicherà la nuova percentuale del 2 per cento.
A precisarlo è anche lo stesso INPS che, nella prima circolare dell’anno (n. 1/2025) illustra i riflessi sul calcolo delle somme aggiuntive per omesso o ritardato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
Il decreto ministeriale ha effetto anche su quel che riguarda le somme poste in pagamento dall’Istituto a partire dal 1° gennaio 2025: la misura dell’interesse del 2 per cento si applica alle prestazioni pensionistiche e alle prestazioni di fine servizio e di fine rapporto in pagamento dal nuovo anno.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Interessi legali più bassi dal 2025: meno caro il ravvedimento operoso