IVA autoscuole, l’Agenzia delle Entrate chiede gli arretrati. Si lavora per l’esenzione

IVA autoscuole, arrivano gli inviti al contraddittorio dell'Agenzia delle Entrate che, dopo la risoluzione 79/E/2019, chiede gli arretrati dell'imposta non versata per le lezioni di guida. Intanto, si lavora per introdurre l'esenzione, che però potrebbe partire solo dal 2020.

IVA autoscuole, l'Agenzia delle Entrate chiede gli arretrati. Si lavora per l'esenzione

IVA autoscuole, l’Agenzia delle Entrate inizia a battere cassa: sono in arrivo gli inviti al contraddittorio per il recupero dell’IVA non versata dal 2014 ad oggi.

La novità è diretta conseguenza della risoluzione n. 79/E/2019 che, a seguito della sentenza della Corte di Giustizia UE del 14 marzo 2019, ha dichiarato illegittima l’esenzione IVA sulle lezioni di guida per il conseguimento della patente.

Le autoscuole sono quindi tenute a versare l’IVA non applicata sulle lezioni effettuate dal 2014 in poi, con un aggravio di costi non indifferente sia per i titolari di scuole guida che, di conseguenza, sul costo delle lezioni per il conseguimento della patente.

IVA autoscuole, l’Agenzia delle Entrate chiede gli arretrati. Si lavora per l’esenzione

È sul Sole24Ore che viene segnalato l’invio da parte dell’Agenzia delle Entrate dei primi inviti al contraddittorio alle autoscuole, sulle quali incombe il rischio di vedersi richiedere l’IVA sulle lezioni dal 2014 in poi.

È proprio il 2014 l’annualità più delicata, tenuto conto dell’ormai vicinissimo termine di prescrizione quinquennale.

Quanto segnalato però è che le richieste di recupero dell’IVA da parte dell’Agenzia delle Entrate non riguardano soltanto il 2014, ma anche le annualità successive, fino al 2017.

Appare utile, alla luce delle ultime novità, riepilogare la vicenda scaturita dalla sentenza del 14 marzo 2019 della Corte di Giustizia UE relativa alla corretta interpretazione del concetto di insegnamento scolastico o universitario ai fini dell’applicazione dell’esenzione IVA.

IVA autoscuole, il confine del concetto di insegnamento

L’insegnamento della guida, pur avendo come oggetto la trasmissione di conoscenze teoriche e pratiche, è un insegnamento specialistico che non equivale alla trasmissione di conoscenze e competenze caratterizzanti l’insegnamento scolastico ed universitario.

È stata questa la decisione con la quale la Corte di Giustizia UE ha, di fatto, messo fine al beneficio dell’esenzione IVA per le autoscuole. Alla pronuncia della Corte UE non sono seguiti chiarimenti tempestivi da parte di Agenzia delle Entrate o MEF, e molte scuole guida hanno continuato ad operare in regime di esonero dall’addebito dell’IVA ai propri clienti.

Una prassi alla quale ha posto un freno l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione numero 79/E del 2 settembre 2019, che ha illustrato alle autoscuole come mettersi in regola.

Sarà necessario emettere una nota di variazione, inserire l’imposta dovuta in dichiarazione integrativa e versare l’IVA dovuta in relazione alle lezioni di guida effettuate.

Un vero e proprio salasso per le autoscuole, con effetti stimati in 110 mila euro dovuti per ciascuna di queste.

IVA autoscuole, verso l’introduzione dell’esonero

Non è escluso che la questione si risolverà positivamente, o meglio così è stato promesso dal Governo, dal quale ci si attende ora una norma ad hoc nella Legge di Bilancio 2020.

L’esonero IVA per le autoscuole potrebbe quindi essere introdotto a livello nazionale. A lasciare uno spiraglio è stata anche la Commissione UE che, con la risposta all’interrogazione E-002543/2019, lascia campo libero ai Paesi membri in merito all’introduzione di un’esenzione o una riduzione dell’IVA sulle lezioni delle autoscuole.

Commissione Europea - risposta interrogazione E-002543/2019
Esenzione IVA autoscuole: la risposta di Pierre Moscovici

Tra le ipotesi, c’è quella di una modifica all’articolo 123 del Codice della Strada, di modo da definire le autoscuole come enti che si occupano dell’eduzione e della formazione giovanile.

Restano tuttavia dubbi sulla portata dell’esenzione: sarà introdotta in via retroattiva o varrà soltanto per il futuro? I dettagli sono attesi con la Legge di Bilancio 2020 che il Governo dovrà approvare e presentare all’UE entro il 15 ottobre.

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