IMU pensionati esteri: le novità nella Legge di Bilancio 2022

Tommaso Gavi - IMU

IMU pensionati esteri, l'imposta da pagare per i possessori di un immobile non locato, né in comodato d'uso, scende al 37,5 per cento. Lo prevede la Legge di Bilancio 2022 che modifica la precedente riduzione del 50 per cento.

IMU pensionati esteri: le novità nella Legge di Bilancio 2022

IMU pensionati esteri, la Legge di Bilancio 2022 contiene novità per i soggetti non residenti nel territorio dello Stato.

Il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dallo scorso 1° gennaio riduce al 37,50 per cento l’imposta dovuta dai titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.

La riduzione riguarda l’imposta dovuta sull’unica unità immobiliare posseduta dai soggetti in questione, a condizione che non sia locata o data in comodato d’uso.

Nel corso del tempo si è passati dall’esenzione alla cancellazione di tale agevolazione, arrivando alla riduzione del 50 per cento con la Legge di Bilancio 2021.

IMU pensionati esteri, le novità nella Legge di Bilancio 2022: riduzione al 37,5 per cento

Tra le novità della Legge di Bilancio 2022 ci sono quelle relative all’IMU dovuta dai pensionati esteri.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo, che è in vigore dallo scorso 1° gennaio, viene modificata l’agevolazione per i titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.

Nel caso in cui gli stessi possiedano un immobile, che non sia in affitto o in comodato d’uso, potranno pagare l’imposta nella misura del 37,5 per cento.

Lo prevede il comma 743 dell’articolo 1 della legge 234 del 30 dicembre 2021:

“Limitatamente all’anno 2022, la misura dell’imposta municipale propria prevista dall’articolo 1, comma 48, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, è ridotta al 37,5 per cento.”

Si riduce, quindi, la misura dell’imposta da pagare per i pensionati all’estero: lo scorso anno la Legge di Bilancio 2021 aveva previsto una riduzione del 50 per cento.

Tuttavia quanto previsto nel 2021 introduceva una riduzione nell’anno in cui era stata superata l’esenzione, prevista in precedenza, e per i pensionati esteri l’imposta era dovuta in misura piena.

L’agevolazione prevista per i titolari di pensione estera si aggiunge alle numerose misure previste dalla manovra recentemente approvata relative al mondo del lavoro, con modifiche che vanno dalle nuove regole per la Naspi 2022 a quelle relative alla DIS-COLL passando per le novità legate al reddito di cittadinanza e alla cassa integrazione.

IMU pensionati esteri, riduzione al 37,5 per cento: i requisiti

I requisiti per beneficiare dell’agevolazione che permette di pagare l’imposta nella misura del 37,5 per cento sono gli stessi previsti per lo scorso anno dalla Legge di Bilancio 2021.

Anche per quest’anno, dunque, le condizioni da rispettare sono le seguenti:

  • lo sconto è applicabile per una e una sola unità immobiliare a uso abitativo;
  • l’unità immobiliare non deve essere locata o data in comodato d’uso;
  • l’immobile deve essere posseduto in Italia a titolo di proprietà o usufrutto.

I soggetti che possono beneficiare della riduzione dell’imposta prevista per il 2022 devono rispettare i seguenti requisiti:

  • non essere residenti nel territorio dello Stato;
  • essere titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia;
  • essere residenti in uno Stato di assicurazione, diverso dall’Italia.

Come già per lo scorso anno viene superato il requisito dell’iscrizione all’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, che limitava la platea di beneficiari ai soli cittadini italiani.

Per quanto riguarda le risorse messe a disposizione per l’anno in corso, lo stesso comma 743 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2022 prevede che:

“Il fondo di cui al comma 49 del medesimo articolo 1 è incrementato di 3 milioni di euro.”

Le risorse aggiuntive saranno ripartite con decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-città e autonomie locali.

Tale decreto deve essere approvato entro il 30 giugno 2022.

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