IMU 2023: le esenzioni per anziani e disabili, in vista del pagamento dell’acconto

Tommaso Gavi - IMU

In vista della scadenza della prima rata dell'IMU 2023, ovvero dell'acconto, è opportuno fare il punto sulle agevolazioni. Quali sono quelle stabilite per anziani e disabili ricoverati in una casa di riposo o in un istituto di cura?

IMU 2023: le esenzioni per anziani e disabili, in vista del pagamento dell'acconto

Quali sono le agevolazioni previste per il pagamento dell’IMU 2023? Anche per quest’anno sono previste esenzioni per anziani ricoverati in case di riposo e per persone con disabilità, in ricovero presso istituti di cura.

Tali agevolazioni rientrano tra quelle relative all’imposta municipale unica, particolarmente importanti in vista della scadenza del 16 giugno 2023.

Entro tale data deve essere corrisposta la prima rata dell’imposta, scade infatti il versamento dell’acconto IMU.

Così come per gli scorsi anni, l’esenzione non viene applicata in automatico. È necessaria la decisione del Comune territorialmente competente. Per sapere chi avrà diritto all’agevolazione sarà quindi opportuna la verifica del regolamento comunale.

In linea generale tale regolamento deve essere pubblicato entro il 28 ottobre di ciascun anno nell’apposita sezione del portale del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Nel caso in cui la deliberazione non sia ancora approvata al momento del pagamento ma venga approvata dal Comune successivamente, il contribuente recupererà le somme a conguaglio.

Versamento acconto IMU 2023: le esenzioni per anziani, ricoverati in casa di riposo

Sono esclusi dal pagamento del tributo locale alcune categorie di anziani. Per ottenere l’esenzione si devono rispettare determinati requisiti.

I soggetti in questione non dovranno provvedere al pagamento dell’acconto IMU 2023, in scadenza il prossimo 16 giugno, a patto che vengano rispettate le seguenti condizioni:

  • gli anziani proprietari dell’immobile per il quale si richiede l’esenzione IMU devono essere soggetti a ricovero permanente o di lunga degenza in casa di riposo;
  • l’immobile non deve essere affittato a terzi.

L’agevolazione per tale categoria di contribuenti, relativa all’unità immobiliare, è concessa a discrezione al proprio Comune. Si dovrà quindi controllare le regole deliberate dall’ente locale per calcolare l’eventuale imposta dovuta.

I contribuenti in questione dovranno quindi verificare che il regolamento comunale equipari l’unità immobiliare di proprietà dell’anziano alla condizione di abitazione principale.

L’accesso all’agevolazione è consentito per una sola unità immobiliare.

Per verificare le regole relative al pagamento dell’IMU, approvate con la delibera del proprio comune, è possibile:

Tramite il portale del MEF è possibile ricercare il proprio comune di riferimento, utilizzando l’apposita barra di ricerca, oppure cercare l’ente locale indicando prima la regione e poi la provincia.

Dal portale potranno essere scaricati i documenti con le regole da seguire.

Nel caso in cui il Comune non abbia ancora deliberato al momento del pagamento, il contribuente è chiamato a corrispondere il tributo e dovrà provvedere al versamento dell’acconto.

Se la deliberazione viene effettuata successivamente, lo stesso potrà recuperare le somme a conguaglio.

Così come per lo scorso anno, anche per il 2023 è prevista l’agevolazione per i pensionati esteri.

Rispetto allo scorso anno, i pensionati residenti all’estero e proprietari di uno o più immobili in Italia, pagheranno l’imposta sul 50 per cento della base imponibile. L’agevolazione era stata potenziata per lo scorso anno e lo sconto arrivava al 62,5 per cento.

Anche in questo caso il requisito stabilito è che l’immobile non sia né locato né concesso in comodato.

Versamento acconto IMU 2023: le esenzioni per persone con disabilità ricoverate

Possono richiedere l’esenzione dal pagamento dell’IMU anche le persone con disabilità, che alloggiano in maniera permanente in un centro di cura.

Oltre alla condizione del lungo periodo di degenza, l’istituto di cura deve essere anche il luogo nel quale il soggetto ha la propria residenza.

Le condizioni da rispettare sono le seguenti:

  • le persone con disabilità, proprietarie di un immobile, devono dimostrare che la loro residenza non è all’interno dello stabile per la quale si richiede l’esenzione dall’IMU;
  • l’immobile di proprietà non deve risultare oggetto di locazione a terzi. Se la casa è in affitto non si può richiedere l’agevolazione.

I requisiti da rispettare sono, quindi, quelli che seguono:

  • il trasferimento della residenza deve avvenire esclusivamente in una casa di riposo o in un istituto di ricovero;
  • l’immobile deve essere a disposizione, non può essere quindi locato.

Anche nel caso in cui l’immobile sia un alloggio sociale il soggetto può avere diritto all’esenzione dal pagamento dell’IMU. In ogni caso, però, tale immobile deve essere utilizzato come prima casa.

Nei casi in cui non si possa beneficiare dell’esenzione si dovrà tenere a mente la scadenza del 16 giugno 2023, il termine per il versamento del saldo IMU 2023, da pagare con modello F24.

Anche in questo caso, nel caso in cui la deliberazione del Comune non sia stata approvata al momento del pagamento, il contribuente dovrà provvedere al versamento. Se il regolamento verrà approvato successivamente, recupererà le somme a conguaglio.

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