Per i soggetti che pagano con ritardo il saldo IMU, la cui scadenza del 16 dicembre è passata, è possibile regolarizzare la situazione con la riduzione automatica delle sanzioni. L'istituto che si può utilizzare è il ravvedimento operoso. Il punto su regole e istruzioni in vista della scadenza del 30 dicembre del ravvedimento sprint

Per chi paga in ritardo il saldo IMU 2022 è prevista la possibilità di utilizzare l’istituto del ravvedimento operoso.
Dopo la scadenza del 16 dicembre scorso, termine per il versamento della seconda rata, i contribuenti possono regolarizzare l’omesso o tardivo versamento e usufruire di una riduzione delle sanzioni.
Escludendo i casi di esenzione dall’imposta municipale unica, i soggetti chiamati al pagamento devono provvedere al pagamento entro il termine stabilito.
Nel caso in cui non venga rispettata la scadenza si può tuttavia ottenere la riduzione delle sanzioni per ritardato o mancato pagamento.
Le regole per chi paga in ritardo, con un focus sulle sanzioni IMU e sull’istituto del ravvedimento operoso.
Entro il 30 dicembre è fissato il termine per il ravvedimento sprint, o super breve. Chi non ha provveduto ai pagamento può farlo, versando le sanzioni ridotte a 1/10 di quelle previste ordinariamente.
Sanzioni e ravvedimento operoso IMU 2022: le regole per chi paga in ritardo
Il 16 dicembre 2022 è scaduto il versamento del saldo IMU 2022.
Chi non ha pagato l’imposta municipale unica entro il termine può, in ogni caso, regolarizzare la situazione attraverso altre modalità.
Il contribuente in mora può “sfruttare” l’istituto del ravvedimento operoso per mettersi in regola con i pagamenti non effettuati entro le scadenze fissate.
L’utilizzo dell’istituto permette di evitare di incorrere in provvedimenti forzosi. Il soggetto dovrà pagare una maggiorazione all’importo dell’imposta dovuta, nello specifico si dovranno versare sanzioni e interessi.
Il calcolo deve tenere conto del ritardo nel versamento: maggiore è il ritardo e più alta sarà la percentuale da applicare, che varia a seconda dei giorni di mora del contribuente.
Ravvedimento operoso: le sanzioni per ritardo nel versamento IMU 2022
Nel caso di mancato pagamento del saldo IMU 2022, qualora venisse accertato tramite i controlli dell’Agenzia delle Entrate, oltre alla richiesta del versamento integrale dell’imposta è previsto un ulteriore pagamento della sanzione.
Quella ordinaria è stabilita nella misura del 30 per cento dell’importo originariamente dovuto.
Per il mancato rispetto delle scadenze, chi vuole provvedere alla regolarizzazione può utilizzare l’istituto del ravvedimento operoso.
Le tipologie del ravvedimento dipendono dai giorni che separano la data del versamento per la regolarizzazione dal termine per il versamento dell’imposta.
Sulla base del tempo rispetto alla scadenza in calendario, il ravvedimento viene classificato come di seguito riportato:
- super breve: è il ravvedimento operoso effettuato entro 14 giorni dalla scadenza prevista. Per la regolarizzazione del versamento entro tale lasso di tempo si applica di una sanzione dello 0,1 per cento, pari a 1/10 di quella ordinaria dell’1 per cento, per ognuno dei giorni di ritardo;
- breve: se si provvede al versamento entro 30 giorni dalla scadenza prevista, più precisamente dal 15° al 30° giorno. La sanzione prevista in questo caso è dell’1,5 per cento e deve essere calcolata sull’importo del tributo dovuto;
- medio: la sanzione arriva all’1,67 per cento quando il pagamento dell’IMU avviene entro 90 giorni dal termine previsto per il versamento o dalla scadenza della presentazione della dichiarazione se la regolarizzazione si riferisce a omissioni o errori commessi in dichiarazione;
- lungo: si applica una volta superati i 90 giorni di ritardo, se il pagamento viene effettuato entro il termine di 1 anno.
Oltre al versamento dell’imposta si deve pagare una sanzione pari al 3,75 per cento.
Un’ulteriore possibilità è prevista per i contribuenti che intendono pagare con oltre un anno di ritardo.
Tornando alla prima tipologia di ravvedimento, quello detto super breve o sprint, ha scadenza il 30 dicembre 2022.
Come funziona il ravvedimento operoso “lunghissimo”
Dopo l’abrogazione del comma 1-bis dell’articolo 13 del D.Lgs. 472/1997, è stata introdotta un’ulteriore possibilità di regolarizzazione per i contribuenti che hanno intenzione di provvedere al versamento con oltre un anno di ritardo nel pagamento rispetto alla data di scadenza originale dell’imposta.
Con l’abrogazione della disposizione sono stati estesi a tutti i tributi alcune riduzioni delle sanzioni, che in precedenza erano riservate ai casi di ravvedimento operoso esclusivamente per i tributi erariali.
A disposizione die contribuenti c’è il cosiddetto ravvedimento operoso lunghissimo.
Nel caso in cui venga superato l’anno di ritardo nel pagamento, il contribuente può comunque regolarizzare la sua posizione senza l’applicazione della sanzione ordinaria del 30 per cento.
Lo stesso può infatti usufruire del ravvedimento lunghissimo, che si può applicabile nei casi di mancato versamento entro i due anni o, addirittura, oltre tale termine.
Quando cioè il versamento è effettuato entro 2 anni dalla scadenza prevista o da quella di presentazione della dichiarazione periodica, la sanzione deve essere corrisposta in forma ridotta, pari a 1/7 di quella originariamente prevista: si applica dunque nella misura del 4,29 per cento.
Nel secondo caso, nell’ipotesi di pagamento effettuato oltre il limite dei 2 anni, la sanzione aumenta al 5 per cento dell’imposta dovuta.
C’è inoltre un ulteriore caso: quello in cui la regolarizzazione avvenga dopo la ricezione del verbale di constatazione da parte del contribuente.
In questo caso la sanzione può arrivare fino al 6 per cento.
Il pagamento deve in ogni caso essere effettuato entro la notificazione dell’atto di accertamento, quindi comunque sempre prima dell’emissione della cartella esattoriale.
Nel caso di ritardo nel pagamento, a tutte le sanzioni si devono aggiungere le quote relative agli interessi di mora, che maturano giorno per giorno.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: IMU 2022, per chi paga con ritardo: ravvedimento operoso e sanzioni ridotte