Fermo pesca 2022: autorizzato il pagamento dell’indennità per i lavoratori

Giuseppe Guarasci - Leggi e prassi

Il Ministero del Lavoro ha autorizzato l'erogazione delle indennità previste per il fermo pesca 2022. Per la sospensione dell'attività di pesca marittima non obbligatoria durante lo scorso anno è concesso un sostegno giornaliero fino a 30 euro

Fermo pesca 2022: autorizzato il pagamento dell'indennità per i lavoratori

I lavoratori beneficiari dell’indennità prevista per il fermo pesca 2022 stanno per ricevere le somme spettanti.

Il Ministero del Lavoro ha comunicato l’emanazione del nuovo decreto che autorizza l’erogazione delle risorse stanziate.

Il sostegno spetta ai dipendenti delle imprese di pesca marittima che hanno dovuto interrompere l’attività lavorativa nel corso del 2022 a causa di misure di sospensione temporanea obbligatoria e non obbligatoria, disposte dalla autorità competenti.

Le risorse stanziate saranno messe a disposizione entro il 30 settembre 2023.

Fermo pesca 2022: autorizzato il pagamento dell’indennità per i lavoratori

Il Ministero del Lavoro con il comunicato stampa pubblicato il 14 luglio 2023 annuncia l’autorizzazione per il pagamento dell’indennità prevista per il fermo pesca 2022.

Le risorse finanziarie stanziate saranno messe a disposizione entro il 30 settembre 2023.

Il decreto direttoriale n. 6 del 4 luglio, infatti, autorizza l’erogazione del sostegno al reddito in favore dei dipendenti delle imprese che svolgono attività di pesca marittima, che hanno dovuto sospendere il lavoro a causa di misure di arresto temporaneo obbligatorio e non obbligatorio delle attività di pesca, disposte a vario titolo dalle autorità marittime competenti nel corso del 2022.

Come si legge nel documento, tramite il sistema CIGS-online sono state presentate 4.190 domande in favore di 12.764 lavoratori per l’indennità giornaliera onnicomprensiva:

  • di 20,60 euro per 582.340 giornate di fermo pesca obbligatorio, riparametrata nel limite dello stanziamento previsto di 12 milioni di euro;
  • di 30 euro per un numero massimo di 40 giornate l’anno per ciascun lavoratore per 172.697 giornate di fermo pesca non obbligatorio, con un importo di 5,1 milioni di euro.

Come sottolineato dal Ministero, i lavoratori che hanno diritto del sostegno al reddito riceveranno l’indennità da parte dalle Capitanerie di Porto, sede di Direzione Marittima, a cui la Direzione generale degli ammortizzatori sociali ha trasmesso il decreto di autorizzazione insieme all’elenco dei beneficiari.

Fermo pesca 2022: a chi spetta l’indennità

Le indicazioni relative al fermo pesca 2022 sono state fornite con il decreto interministeriale n. 1 del 7 marzo 2023, firmato dai Ministeri del Lavoro, dell’Economia e dell’Agricoltura.

I richiedenti hanno avuto tempo fino alla scadenza dello scorso 13 aprile per presentare la domanda, in seguito alla proroga prevista per concedere più tempo alle imprese del settore pesca che hanno avuto bisogno anche del visto dell’autorità marittima per confermare le giornate di fermo richieste.

L’indennità spetta a tutti i lavoratori dipendenti di imprese che svolgono attività di pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca, ad esclusione degli armatori, dei proprietari armatori (e i soci in caso di società) e dei titolari di impresa individuale imbarcati sulla nave gestita da loro stessi, dato che non si viene a configurare un rapporto di lavoro subordinato.

L’importo ricevuto è soggetto a tassazione come reddito da lavoro dipendente.

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