Dichiarazione dei redditi, MEF: in testa dipendenti e pensionati. Per le partite IVA flat tax di 1.550 euro

Dichiarazione dei redditi: l'85 per cento dei contribuenti IRPEF percepisce prevalentemente somme da lavoro dipendente e pensione, mentre solo il 6,3 per cento del totale è relativo a imprese o autonomi. I forfettari sono quasi la metà del totale di partite IVA, e la flat tax media è di 1.556 euro. I dati arrivano dal MEF, che aggiorna le statistiche relative al 2021.

Dichiarazione dei redditi, MEF: in testa dipendenti e pensionati. Per le partite IVA flat tax di 1.550 euro

Dichiarazione dei redditi, in testa lavoratori dipendenti e pensionati.

Dei 41,2 milioni di contribuenti IRPEF l’85 per cento detiene prevalentemente redditi rientranti nelle categorie di cui sopra. Solo il 6,3 per cento del totale percepisce redditi derivanti prevalentemente da attività di lavoro autonomo o d’impresa.

A fornire i dati è il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che il 26 maggio 2022 ha pubblicato le statistiche aggiornate relative alla dichiarazione dei redditi 2021, arricchendo le informazioni già fornite nello scorso mese di aprile con quelle relative ai titolari di partita IVA e al reddito prevalente trasmesso dai contribuenti.

A spiccare anche i dati relativi ai titolari di partita IVA in regime forfettario, che grazie all’applicazione della flat tax del 15 o del 5 per cento versano in media un’imposta sostitutiva di 1.556 euro, per un reddito dichiarato pari in media a 12.961 euro.

Dichiarazione dei redditi, in testa dipendenti e pensionati: sono l’85 per cento dei contribuenti IRPEF

Si arricchiscono le informazioni relativi alle dichiarazioni IRPEF 2021 delle persone fisiche, con le informazioni relative alla classificazione dei contribuenti per tipologia di reddito.

Uno degli aspetti che balza agli occhi, guardando alle informazioni pubblicate dal MEF e rese note con il comunicato stampa del 26 maggio 2022, riguarda il numero elevato di dipendenti e pensionati sul totale dei contribuenti IRPEF.

Si tratta dell’85 per cento del totale dei dichiaranti, che sostanzialmente ha comunicato al Fisco redditi derivanti prevalentemente da attività da dipendente ovvero da pensione.

Soltanto il 6,3 per cento del totale percepisce invece redditi che derivano prevalentemente da attività di lavoro autonomo o d’impresa.

La percentuale relativa ai redditi da partita IVA sul totale dei contribuenti IRPEF è di gran lunga marginale e si avvicina a quella di chi dichiara in prevalenza redditi da fabbricati, pari al 4,1 per cento del totale.

Guardando nel dettaglio ai dati relativi ai lavoratori dipendenti, emerge che oltre il 63 per cento del totale ha prestato servizio presso lo stesso datore di lavoro nel corso dell’anno. Il 58 per cento del totale lavora presso società per azioni, società a responsabilità limitata e cooperative.

Seguono i dipendenti occupati presso enti pubblici (15 per cento), ditte individuali (8,2 per cento), società di persone (oltre il 6 per cento) ed enti ospedalieri e istituti di previdenza e assistenza sociale (oltre il 5 per cento).

La tipologia di datore di lavoro incide anche sul reddito medio da lavoro dipendente: il più basso, pari a 9.584 euro, è relativo a dipendenti il cui datore di lavoro è una persona fisica; il valore sale a 13.468 euro per i dipendenti di società di persone e a 22.292 euro per i dipendenti della Pubblica Amministrazione. L’importo più elevato è relativo a dipendenti di società di capitali, ed è pari a 23.246 euro.

MEF - comunicato stampa del 26 maggio 2022
Analisi e statistiche sulle dichiarazioni fiscali 2021: Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, IRPEF titolari di partita IVA e per reddito prevalente

Dichiarazione dei redditi, per le partite IVA in regime forfettario flat tax media di 1.556 euro

Di particolare rilevanza sono poi i dati relativi ai titolari di partita IVA e alle società di persone. Sono state in totale 3,7 milioni le persone fisiche titolari di partita IVA che hanno presentato la dichiarazione dei redditi 2021, platea così composta:

  • imprenditori (32,2 per cento);
  • lavoratori autonomi (14,2 per cento);
  • agricoltori (6,4 per cento).

Quasi la metà dei titolari di partita IVA è composta da contribuenti in regime di vantaggio o forfettario. Si tratta di un totale di 1,6 milioni, con un reddito imponibile pari complessivamente a 18,9 miliardi di euro, per un valore medio di 12.961 euro.

La flat tax del 15 per cento o 5 per cento (per i primi cinque anni di attività) è stata pari a 2,3 miliardi di euro, per un valore medio di 1.556 euro.

Sono invece ancora 98.000 i soggetti in regime di vantaggio che vi hanno aderito entro il 2015 e dai dati MEF si evince che oltre l’81 per cento di questi dichiara un reddito positivo, per un importo pari in totale a 959 milioni di euro, un valore medio di 12.042 euro, e un’imposta sostitutiva del 5 per cento pari in totale a 48 milioni di euro, 604 euro per attività.

Diminuiscono invece le dichiarazioni delle società di persone, che sono 723.337 (-3,9 per cento rispetto all’anno d’imposta 2019) e riguardano un reddito medio di 47.140 euro, in diminuzione del 2,1 per cento rispetto all’anno precedente.

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