Dedicata a te: le lettere per il ritiro della carta risparmio spesa arriveranno dal 18 luglio 2023

Sono molte le novità nella calda settimana dal 10 al 16 luglio. Il Governo ribattezza “dedicata a te” la carta risparmio spesa, le cui lettere di assegnazione dovrebbero arrivare alle famiglie dal 18 del mese. Procede l'iter della riforma fiscale che ottiene il primo ok alla Camera, c'è anche l'ipotesi di riduzione a tre aliquote dell'IRPEF. Dall'INPS, poi, arrivano importanti chiarimenti su assegno unico e reddito di cittadinanza

Dedicata a te: le lettere per il ritiro della carta risparmio spesa arriveranno dal 18 luglio 2023

La settimana dal 10 al 16 luglio ha visto molto attivi i protagonisti del mondo del fisco e del lavoro.

Si parte dalla presentazione in conferenza stampa della nuova social card “Dedicata a te”, cioè la carta risparmio spesa che nonostante il rallentamento rispetto alla tabella di marcia sta per essere concessa alle famiglie, le quali riceveranno dal 18 luglio la lettera di assegnazione per il ritiro presso gli uffici postali.

Alla Camera, poi, è arrivato il primo ok alla riforma fiscale con molte novità, a partire dalla riduzione delle aliquote IRPEF.

Dall’INPS, inoltre, sono arrivate importanti novità in materia di assegno unico, con le nuove date di pagamento fino a dicembre, e di reddito di cittadinanza, con le istruzioni per il periodo di transizione fino alla fine dell’anno.

Dedicata a te: le lettere con la carta risparmio spesa arriveranno dal 18 luglio 2023

Lo scorso 11 luglio, il Governo ha presentato in conferenza stampa la nuova social card “Dedicata a te”, rinominando di fatto la carta risparmio spesa prevista dalla Legge di Bilancio 2023.

Si tratta della carta postepay con un importo di circa 380 euro da spendere per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, che sarà consegnata alle famiglie con un valore ISEE fino a 15.000 euro.

Nonostante qualche ritardo sulla tabella marcia iniziale, i beneficiari riceveranno gli importi, senza dover presentare alcuna domanda, a partire dal prossimo 18 luglio, data in cui i comuni invieranno le lettere di assegnazione da presentare all’ufficio postale.

Serve più tempo, infatti, ai comuni per definire la lista dei beneficiari individuati dall’INPS, anche se la maggior parte ha già ultimato le procedure. Inoltre, c’è stato qualche rallentamento nello scambio di dati tra INPS, Comuni e Poste Italiane.

DateIter per l’assegnazione della carta risparmio spesa 2023
Entro la scadenza del 5 luglio (inizialmente fissata al 26 giugno) I Comuni confermano le liste fornite dall’INPS
Entro il 7 luglio Pubblicazione nell’applicazione web delle graduatorie rielaborate per ciascun Comune
Entro l’8 luglio Invio delle liste da parte dell’INPS a Poste Italiane per le attività di competenza
Entro il 15 luglio Restituzione da Poste Italiane all’INPS delle liste complete dei codici identificativi delle carte associate a ciascun beneficiario
Entro il 18 luglio Pubblicazione nell’applicazione web delle liste definitive e complete dei codici carte assegnati
Dal 18 luglio Invio da parte dei Comuni delle istruzioni per il ritiro della carta risparmio spesa 2023

Riforma fiscale: primo ok al testo, ipotesi IRPEF a tre aliquote

Nella giornata del 12 luglio è arrivato il primo via libera della Camera alla riforma fiscale. Sono molte le novità del testo integrato e arricchito, rispetto a quello trasmesso, dalla flat tax incrementale anche per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti alla revisione di IVA e IRES e il superamento dell’IRAP.

Una delle novità principali riguarda la nuova ipotesi di revisione dell’IRPEF, che prevede una riduzione a tre aliquote, con l’obiettivo di contenere il peso delle imposte sugli stipendi.

Il testo delle legge delega per la riforma fiscale tornerà, poi, a Montecitorio per l’approvazione dal momento che il Senato interviene con modifiche e integrazioni della seconda parte.

La rimodulazione più condivisa al momento è quella che prevede di accorpare il primo e il secondo scaglione, applicando quindi l’aliquota del 23 per cento (la più bassa) ai redditi fino a 28.000 euro annui. Gli altri scaglioni resterebbero invariati.

Assegno unico: le nuove date per il pagamento da luglio a dicembre 2023

In settimana sono arrivati importanti novità anche per l’assegno unico per i figli a carico. I chiarimenti forniti dall’INPS riguardano il pagamento delle somme spettanti.

Finora, infatti, l’erogazione dell’assegno ha seguito il calendario ordinario fornito dall’Istituto lo scorso aprile, il quale individua due finestre temporali da tenere a mente, distinguendo tra gli assegni che non hanno subito variazioni nel mese precedente e quelle che, invece, sono cambiati in ragione di mutamenti delle condizioni del nucleo familiare.

Data Tipologia domanda
Dal 10 al 20 di ogni mese Assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente
Dal 20 al 30 di ogni mese Assegni che hanno subito variazioni rispetto al mese precedente per via di cambiamenti delle condizioni del nucleo familiare

Nuove domande presentate nel mese precedente

INPS e Banca d’Italia, per agevolare maggiormente le famiglie che percepiscono la prestazione e rispondere alle esigenze di certezza dei tempi di erogazione, hanno concordato le date esatte dei pagamenti delle rate da luglio a dicembre del 2023.

Le date per l’accredito dell’assegno unico da segnare in calendario sono:

  • 17, 18, 19 Luglio;
  • 18, 21, 22 Agosto;
  • 15, 18, 19 Settembre;
  • 17, 18, 19 Ottobre;
  • 16, 17, 20 Novembre;
  • 18, 19, 20 Dicembre.

Chi riceve un importo oggetto di conguaglio, a credito o a debito, oppure chi ha presentato una nuova domanda dovrà attendere qualche giorno in più, il pagamento arriverà nell’ultima settimana del mese.

Reddito di cittadinanza: ultimo mese di fruizione per chi lo riceve da gennaio

Con il reddito di cittadinanza che si avvia verso la sua conclusione, prevista per la fine dell’anno, l’INPS ha diffuso una circolare con tutti i chiarimenti su chi può continuare a riceverlo fino al 31 dicembre e chi invece deve rispettare il nuovo limite di fruizione di 7 mensilità previsto dalla Legge di Bilancio.

In quest’ultimo caso, infatti, quella di luglio è l’ultima rata del sussidio economico.

Il nuovo limite di fruizione non si applica ai nuclei familiari con minori, persone con disabilità o con almeno sessant’anni di età, i quali continueranno a ricevere regolarmente la prestazione, fermo restando il limite di fruizione al 31 dicembre 2023. Possono riceverlo fino alla fine dell’anno anche i percettori per i quali viene comunicata all’INPS la presa in carico da parte dei servizi sociali entro il termine di 7 mesi.

Per tutti gli altri, se la scadenza dei 18 mesi di fruizione continuativa cade dopo il 31 luglio 2023 l’erogazione termina in questa data. Si sarà, infatti, superato il limite di 7 mensilità nell’anno.

Se, invece, tale periodo di fruizione viene completato prima del 31 luglio, i beneficiari potranno presentare una nuova domanda, dopo il mese di sospensione previsto dalla normativa, per fruire di altre 7 mensilità, tenendo però conto di quelle già ottenute nel 2023. Il totale non dovrà superare il limite previsto.

Inoltre, le famiglie che percepiscono anche l’assegno unico e che avranno diritto a riceverlo anche dopo la fine del reddito di cittadinanza, che sia dopo le 7 mensilità o al 31 dicembre, saranno presentate una nuova domanda autonoma per continuare a ricevere la prestazione per i figli a carico.

Per continuare a percepire la somma senza alcuna interruzione, la richiesta va trasmessa all’INPS entro l’ultimo giorno del mese in cui si riceve l’accredito finale del reddito di cittadinanza.

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