Pagamento assegno unico luglio 2023: in arrivo i versamenti INPS, ufficiale la nuova maggiorazione

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Si sta per aprire la prima finestra per il pagamento dell'assegno unico di luglio 2023. Per gli assegni che hanno subito variazioni rispetto al mese precedente il versamento arriverà nell'ultima settimana del mese. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto lavoro conferma la nuova maggiorazione dell'importo

Pagamento assegno unico luglio 2023: in arrivo i versamenti INPS, ufficiale la nuova maggiorazione

I pagamenti dell’assegno unico per il mese in corso arriveranno il 17, 18 e 19 luglio. Questa prima finestra riguarda i beneficiari del sostegno per i figli a carico nel caso in cui l’assegno non abbia subito variazioni rispetto al mese precedente.

Chi, invece, riceve un importo diverso rispetto al mese precedente per via di cambiamenti delle condizioni del nucleo familiare oppure ha presentato una nuova domanda otterrà l’accredito nell’ultima settimana del mese.

Le date specifiche per il pagamento della prestazione sono state annunciate tramite il comunicato stampa dell’Istituto. INPS e Banca d’Italia hanno concordato, infatti, le date dei pagamenti delle rate da luglio a dicembre del 2023.

Le famiglie che percepiscono anche il reddito di cittadinanza riceveranno l’assegno direttamente sulla carta prepagata insieme all’altro sussidio economico, a partire dal 27 del mese.

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La legge di conversione del decreto lavoro è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale confermando la maggiorazione dell’importo per nuclei familiari in determinate condizioni.

Pagamento assegno unico luglio 2023: in arrivo i versamenti INPS, ufficiale la nuova maggiorazione

Sta per partire il pagamento dell’assegno unico di luglio 2023, la prestazione a cui hanno diritto le famiglie con figli a carico.

L’assegno viene concesso su domanda (valida per un anno) e spetta dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni, mentre non ci sono limiti d’età per i figli con disabilità.

I pagamenti seguono il nuovo calendario ordinario che l’INPS ha diffuso lo scorso aprile, nel quale si fa distinzione tra tra gli assegni che non hanno subito variazioni nel mese precedente e quelli che, invece, sono cambiati in ragione di mutamenti delle condizioni del nucleo familiare.

Le date da segnare in calendario, dunque, sono quelle indicate nella tabella di seguito.

Data Tipologia domanda
Dal 10 al 20 di ogni mese Assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente
Dal 20 al 30 di ogni mese Assegni che hanno subito variazioni rispetto al mese precedente per via di cambiamenti delle condizioni del nucleo familiare

Nuove domande presentate nel mese precedente

Come si legge nel comunicato stampa pubblicato il 10 luglio, l’INPS, per agevolare le famiglie che percepiscono la prestazione e rispondere alle esigenze di certezza dei tempi di erogazione ha concordato con la Banca d’Italia le date dei pagamenti delle rate da luglio a dicembre del 2023.

Nello specifico, l’INPS erogherà le somme relative al mese corrente in favore dei beneficiari della prestazione già nei mesi precedenti oppure nei casi in cui la rata della prestazione non abbia subito variazioni il 17, 18 e 19 luglio 2023;

Chi riceve un importo diverso da quello di giugno oppure chi ha presentato una nuova domanda dovrà attendere qualche giorno in più, il pagamento arriverà nell’ultima settimana del mese.

Queste, invece, le date per il pagamento dell’assegno unico da agosto a dicembre 2023:

  • 18, 21, 22 Agosto;
  • 15, 18, 19 Settembre;
  • 17, 18, 19 Ottobre;
  • 16, 17, 20 Novembre;
  • 18, 19, 20 Dicembre.

Anche in questi casi il pagamento della prima rata della prestazione avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Nella stessa data, verrà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito. I nuclei beneficiari del conguaglio saranno avvisarti tramite mail o SMS e potranno verificare il dettaglio del calcolo sul sito INPS o rivolgendosi ad intermediari.

Discorso a parte, invece, per le famiglie che ricevono anche il reddito di cittadinanza. In questo caso, l’assegno unico di luglio 2023 sarà erogato insieme all’altro sussidio direttamente sulla carta prepagata del RdC a partire dal 27 del mese.

Pagamento assegno unico luglio 2023: accredito INPS e importo della prestazione

Quanto si riceve con l’assegno unico di luglio 2023? L’importo spettante non è lo stesso per tutti, il valore della prestazione, infatti, cambia in base a determinati fattori:

  • il valore ISEE del nucleo familiare;
  • il numero di figli a carico;
  • eventuali maggiorazioni riconosciute.

Esistono però alcuni parametri di riferimento, come specificato in diverse occasioni dall’INPS: per il 2023 l’importo base della prestazione per figlio, senza alcuna maggiorazione, va da un minimo di 54,10 euro, in assenza di ISEE o con un valore pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per ISEE fino a 16.215 euro.

Per controllare l’accredito INPS, così come lo stato della domanda presentata, è possibile collegarsi al fascicolo previdenziale del cittadino, disponibile nell’area riservata del Portale dell’Istituto, al quale si accede tramite le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.

Dal menu è necessario cliccare sulla vocePrestazione” e poi su “Pagamenti”, selezionando l’anno di riferimento, in questo caso 2023. Cliccando su “Consulta e gestisci le domande presentate”, invece, si può verificare lo stato della domanda.

Attraverso il Centro Notifiche, poi, è possibile controllare quando arriva l’assegno unico.

Pagamento assegno unico luglio 2023: nuova maggiorazione nel decreto lavoro

Si ricorda che il 30 giugno è scaduto l’ultimo termine a disposizione per prestare il valore ISEE aggiornato al 2023 in modo da ricevere gli arretrati spettanti da gennaio. Senza una DSU aggiornata, infatti, l’INPS ha erogato l’assegno con importo minimo.

Chi ha fatto domanda per l’assegno a giugno riceverà l’assegno con tutti gli arretrati nell’ultima settimana di luglio.

Con la pubblicazione della legge di conversione del decreto lavoro, poi, è del tutto confermata la maggiorazione dell’importo dell’assegno per i nuclei familiari in specifiche condizioni.

Si tratta dell’aumento del valore di 30 euro che viene riconosciuto alle famiglie con un solo genitore vedovo e lavoratore. Questa maggiorazione finora era concessa solamente ai nuclei familiari in cui entrambi i genitori risultano occupati e titolari di reddito da lavoro.

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