Decreto lavoro e INPS: dall’assegno di inclusione al bonus NEET, le misure attive e quelle ancora da attuare

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Sono diversi gli interventi previsti dal decreto lavoro che interessano l'INPS, dall'assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro al taglio del cuneo fiscale e il bonus NEET under 30. Le misure già attive e quelle ancora da attuare

Decreto lavoro e INPS: dall'assegno di inclusione al bonus NEET, le misure attive e quelle ancora da attuare

Molte delle misure previste dal decreto lavoro che coinvolgono anche l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) sono già attive, come ad esempio il taglio del cuneo fiscale e il bonus per l’assunzione di giovani NEET under 30.

Altre, invece, sono in fase di attuazione, come gli strumenti previsti in sostituzione del reddito di cittadinanza: il supporto per la formazione e il lavoro che dovrebbe essere attivo dal 1° settembre e l’assegno di inclusione che partirà dal prossimo 1° gennaio.

L’INPS nel documento pubblicato il 16 agosto fornisce una sintesi delle principali novità.

Decreto lavoro e INPS: dall’assegno di inclusione al bonus NEET, le misure attive e quelle ancora da attuare

Il decreto lavoro, n. 48/2023, convertito con modificazioni dalla legge n. 85/2023, ha introdotto una serie di novità, a partire dalla revisione delle politiche di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale e dalla nuova disciplina per la formazione e per l’accesso al mondo del lavoro in sostituzione del reddito di cittadinanza.

L’INPS ha pubblicato, il 16 agosto 2023, un documento che fornisce una sintesi delle principali disposizioni del decreto lavoro che interessano l’attività dell’Istituto.

L’assegno di inclusione (ADI) e il supporto per la formazione e il lavoro (SFL) sono le due nuove misure che prenderanno il posto del reddito di cittadinanza, abolito definitivamente dal 1° gennaio 2024 e la cui fruizione per il 2023 è limitata a 7 mensilità.

Il primo di questi due strumenti sarà in vigore dal prossimo gennaio ed è dedicato ai nuclei familiari in cui è presente almeno un minore, una persona con disabilità o con più di 60 anni.

Come per il RdC sono previsti requisiti relativi alla cittadinanza, all’autorizzazione al soggiorno e alle condizioni economiche. I beneficiari riceveranno per un periodo di 18 mesi, rinnovabile, un importo massimo di 500 euro mensili, 780 sommando il contributo per l’affitto, esenti da IRPEF.

Il supporto per la formazione e il lavoro, invece, dovrebbe essere attivo dal 1° settembre, anche se ancora al momento non ci sono i decreti attuativi della misura e della piattaforma SIISL, il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, al centro del funzionamento del SFL.

La misura prevede l’accesso a progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro e garantisce un’indennità di 350 euro mensili per la partecipazione.

Possono fare domanda tutte le persone di età compresa tra 18 e 59 anni, con un valore dell’ISEE familiare non superiore a 6.000 euro annui, e che non hanno i requisiti per accedere all’assegno di inclusione.

Se l’entrata in vigore dell’ADI è ancora abbastanza lontana, i tempi per l’attuazione del SFL e della sua piattaforma sono molto stretti. Tra poco meno di due settimane, infatti, dovrebbe essere possibile presentare le domande.

I decreti attuativi hanno ricevuto l’ok da parte del Garante della Privacy, ma si sono bloccati in Conferenza Stato-Regioni, dove non è stato raggiunto l’accordo.

Decreto lavoro e INPS: il taglio del cuneo fiscale, il bonus NEET e le altre misure già attive

Sono diverse, invece, le misure previste dal decreto lavoro che risultano già attive.

Una delle principali è sicuramente il nuovo taglio del cuneo fiscale che si aggiunge a quello già previsto dalla Legge di Bilancio 2023.

Dal periodo di paga di luglio, infatti, l’esonero contributivo applicabile alla quota dei contributi IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) a carico dei lavoratori e delle lavoratrici spetta al 7 per cento per le retribuzioni fino a 25.000 euro e al 6 per cento per quelle fino a 35.000 euro.

Retribuzione mensileValore del taglio del cuneo fiscale
Fino a 1.923 euro mensili 3 per cento da gennaio a giugno e sulla tredicesima mensilità
7 per cento da luglio a dicembre 2023
Fino a 2.692 euro mensili 2 per cento da gennaio a giugno e sulla tredicesima mensilità
6 per cento da luglio a dicembre 2023
Oltre i 2.692 euro mensili Non si ha diritto al taglio del cuneo fiscale

Altra novità per favorire l’occupazione è il nuovo bonus per l’assunzione di giovani NEET under 30, cioè ragazzi e ragazze che non lavorano né studiano o sono impegnati in percorsi di formazione.

I datori di lavoro che li assumono dal 1° giugno al 31 dicembre possono beneficiare di un contributo pari al 60 per cento della retribuzione imponibile a fini previdenziali. Le domande si possono inviare all’INPS dallo scorso 31 luglio, tutte le istruzioni sono contenute nella circolare n. 68 del 21 luglio 2023.

Per le famiglie che percepiscono l’assegno unico per i figli a carico, poi, è prevista una nuova maggiorazione dell’importo.

La somma aggiuntiva spetta dal 1° giugno 2023 a tutti i nuclei familiari vedovili, cioè in cui è presente un solo genitore e vedovo e lavoratore. Si tratta della maggiorazione di 30 euro che finora è stata prevista per i nuclei in cui entrambi i genitori risultano occupati. L’Istituto ha fornito tutte le indicazioni a riguardo nella circolare n. 76 del 10 agosto 2023.

Infine, un’altra delle misure previste dal decreto lavoro e già attive è quella che concede un nuovo periodo di cassa integrazione straordinaria (CIGS) per le imprese in crisi e difficoltà dal 1° ottobre 2022 al 31 dicembre 2023.

Si tratta nello specifico delle imprese, anche in liquidazione, che hanno già beneficiato di un precedente intervento di CIGS e che nel corso del 2022 non sono riuscite a completare i piani di riorganizzazione e ristrutturazione previsti inizialmente per motivi non imputabili al datore di lavoro.

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