Decreto Flussi: dall’Ispettorato del Lavoro chiarimenti su procedure, verifiche e asseverazione

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Con la nota n. 2066 del 21 marzo 2023 l'Ispettorato Nazionale del Lavoro fornisce alcuni chianti in merito alle novità introdotte al Decreto Flussi 2023. In particolare rispetto alla semplificazione delle procedure, alla capacità economica del datore di lavoro, alla verifica di congruità e all'asseverazione

Decreto Flussi: dall'Ispettorato del Lavoro chiarimenti su procedure, verifiche e asseverazione

Arrivano i chiarimenti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) sul decreto Flussi 2023, in particolare in relazione al nuovo provvedimento “Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare”.

Si tratta del nuovo decreto legge n. 20, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 59 del 10 marzo 2023 che introduce diverse misure per semplificare la programmazione dei flussi di ingresso in Italia per motivi di lavoro e per velocizzare le procedure di rilascio del nulla osta al lavoro.

L’Ispettorato, nel riepilogare le principali novità introdotte, fornisce diverse precisazioni per quanto riguarda la programmazione dei flussi e la semplificazione delle procedure di rilascio del nulla osta, la capacità economica del datore di lavoro, la verifica di congruità e l’asseverazione.

Decreto Flussi: dall’Ispettorato del Lavoro chiarimenti su procedure, verifiche e asseverazione

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro tramite la nota n. 2066 del 21 marzo 2023 fornisce diversi chiarimenti sul Decreto Flussi 2023, la cui finestra per le domande sarà aperta dal 27 marzo.

In particolare, riguardo le novità introdotte dal decreto legge n. 20 “Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare”, in vigore dallo scorso 10 marzo dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri.

La novità principale è relativa alla programmazione dei flussi d’ingresso, per cui le quote massime di lavoratori non comunitari che possono entrare in Italia per motivi di lavoro vengono definite non più annualmente ma per il triennio 2023/2025, con la possibilità di adottare ulteriori decreti laddove necessario.

A questi proposito, sottolinea l’INL, il rinnovo della domanda non deve essere accompagnato dalla documentazione richiesta se è già stata presentata regolarmente con la prima istanza. Inoltre, in fase di assegnazione della manodopera agricola sarà data precedenza ai datori di lavoro che hanno presentato domanda ma che non sono rientrati nelle quote.

Altra importante novità introdotta è quella relativa alla semplificazione delle procedure di rilascio del nulla osta al lavoro. Questo sarà concesso più rapidamente e permetterà di lavorare anche in attesa del permesso di soggiorno. Il rinnovo di quest’ultimo poi avrà una durata di 3 anni anziché di 2.

Inoltre, la verifica relativa al rispetto dei contratti di lavoro e alla congruità del numero delle richieste presentate viene affidata ai consulenti del lavoro e alle associazioni più rappresentative dei datori di lavoro.

Decreto Flussi: i chiarimenti dell’Ispettorato del Lavoro sulla capacità economica del datore di lavoro

L’INL, sul punto della capacità economica dell’impresa che presenta la richiesta di assunzione di lavoratori non comunitari, ribadisce i requisiti reddituali già richiamati con circolare n. 3 del 5 luglio 2022 e definiti dall’articolo 9 del DM 27 maggio 2020, relativo alle modalità di presentazione delle istanze di emersione di rapporti di lavoro.

Il datore di lavoro, che sia persona fisica, ente o società, infatti, è tenuto a dimostrare specifici requisiti di reddito per poter assumere lavoratori stranieri.

Per la presentazione di una sola domanda, è richiesta una soglia minima di 30.000 euro di reddito imponibile o di fatturato, così come emerso dall’ultima dichiarazione dei redditi o bilancio di esercizio.

Per quanto riguarda, invece, il settore del lavoro domestico o di assistenza alla persona, il reddito imponibile del datore di lavoro, unico componente del nucleo familiare, deve essere di almeno 20.000 euro.

Tale limite sale a 27.000 euro se la sua famiglia è composta da più componenti conviventi.

“Possono concorrere nella formazione del requisito reddituale del datore di lavoro sia il reddito del coniuge e dei parenti entro il secondo grado di parentela, anche se non conviventi, sia eventuali redditi esenti certificati (come, ad esempio, l’assegno di invalidità).”

La verifica del requisito reddituale non si effettua nei confronti del datore di lavoro affetto da patologie o disabilità e che abbia richiesto un lavoratore straniero per la sua assistenza.

Decreto Flussi: i chiarimenti dell’Ispettorato del Lavoro sulle verifiche di congruità e asseverazione

Come detto le verifiche di congruità saranno effettuate dai consulenti del lavoro e dalle associazioni più rappresentative dei datori di lavoro. Si tratta dei controlli relativi a capacità patrimoniale, equilibrio economico–finanziario, fatturato, numero dei dipendenti e tipo di attività svolta dall’impresa.

Nel caso in cui lo stesso datore di lavoro presenti più di una domanda, la congruità del numero delle richieste presentate in relazione alla sua capacità economica andrà valutata di volta in volta, dato che oltre al limite minimo non è riconducibile a quote reddituali prefissate.

Se le verifiche danno esito positivo, viene rilasciata al datore un’apposita asseverazione che questo deve produrre insieme alla domanda di assunzione.

L’asseverazione non è richiesta per le istanze presentate dalle organizzazioni dei datori di lavoro più rappresentative che hanno firmato un apposito protocollo di intesa con il Ministero del Lavoro.

Resta, dunque, l’impianto normativo introdotto dall’art. 44 del Decreto Semplificazioni (n. 73/2022) e illustrato dalla circolare INL n. 3/2022.

Ad ogni modo resta ferma la possibilità da parte degli Ispettorati territoriali di svolgere controlli a campione sul rispetto dei requisiti e delle procedure.

Per tutti gli altri dettagli si rimanda al testo integrale della nota INL n. 2066.

Ispettorato Nazionale Lavoro - Nota n. 2060 del 21 marzo 2023
Decreto-legge 10 marzo 2023 n. 20 – Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare. – Misure per la semplificazione e accelerazione delle procedure di rilascio del nulla osta al lavoro.

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