Caldo record: pause frequenti e turni adeguati per prevenire i rischi sul lavoro, la guida INAIL

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Il caldo record di questi giorni è un problema concreto soprattutto per chi svolge attività all'aperto o in situazioni che non permettono condizioni di comfort adeguate. La guida dell'INAIL, pubblicata l'11 luglio 2022, informa su come prevenire i rischi sul lavoro legati alle alte temperature. Alla base pause frequenti e turni adeguati alle condizioni climatiche. Le temperature elevate possono essere indicate nella causale per i trattamenti di CIGO.

Caldo record: pause frequenti e turni adeguati per prevenire i rischi sul lavoro, la guida INAIL

Caldo record, le alte temperature aumentano la probabilità di infortunio sul lavoro, pause frequenti e riorganizzazione dei turni le soluzioni da adottare.

La guida dell’INAIL, pubblicata l’11 luglio 2022 nell’ambito del progetto Worklimate, fornisce indicazioni su come prevenire i rischi sul lavoro legati al caldo.

Le principali difficoltà sono per i lavoratori che svolgono la propria attività all’aperto, direttamente esposti alle condizioni climatiche, oppure in situazioni che non permettono livelli di comfort adeguati.

Pause frequenti e turni adeguati, così come una corretta idratazione, sono alcune delle misure di prevenzione fondamentali conto le alte temperature. In specifiche condizioni, il caldo può essere la causale per richiedere i trattamenti di CIGO.

Caldo record: pause frequenti e turni adeguati per prevenire i rischi sul lavoro, la guida INAIL

L’11 luglio 2022 nell’ambito del progetto Worklimate, l’INAIL ha pubblicato un vademecum dedicato alla prevenzione del rischio caldo dovuto alle alte temperature.

L’estate 2022 si sta rivelando una delle più roventi mai registrate, abbiamo già sperimentato un caldo record, con i termometri che hanno segnato livelli molto alti.

L’impatto del caldo è particolarmente rischioso sul posto di lavoro, soprattutto negli ambienti dove non è possibile disporre delle condizioni ideali di comfort, come nei casi di limitazioni legate alle necessità produttive, oppure di attività all’aperto, ad esempio il lavoro agricolo o dell’edilizia.

Le condizioni di malessere legate al caldo sono correlate ad un aumento del rischio di infortunio sul lavoro.

Per questo motivo è importante formarsi ed informarsi sulle principali azioni in materia di salute e sicurezza, creando consapevolezza e limitando la possibilità di rischio.

Nel caso delle attività all’aperto, uno degli interventi per gestire al meglio i rischi legati al caldo eccessivo è quello di modificare i turni di lavoro adattandoli il più possibile alle condizioni climatiche e limitando l’esposizione dei lavoratori al calore.

Ad esempio, è possibile pianificare le operazioni che richiedono maggiore sforzo fisico durante i momenti più freschi della giornata, riprogrammare le attività non prioritarie in giorni con condizioni più favorevoli oppure alternare i turni tra lavoratori così da minimizzare l’esposizione individuale al caldo o al sole.

Altrettanto utile è programmare pause brevi ma frequenti in aree ombreggiate o climatizzate. In questo modo si favorisce il raffreddamento e si limita il rischio di errore umano, più probabile in condizioni di lavoro continuativo in condizioni difficili.

Rischio caldo: le alte temperature possono essere causale per trattamenti di CIGO

L’INAIL ricorda che, come specificato nel messaggio n. 1856/2017 dell’INPS, le elevate temperature (sopra i 35 gradi), che impediscono lo svolgimento di fasi di lavoro in luoghi dove non è possibile proteggersi dal sole oppure che comportano l’utilizzo di materiali e lavorazioni che non sopportano il forte calore, possono dare titolo a trattamenti di cassa integrazione (CIGO).

In questo senso è rilevante anche il livello della temperatura percepita. Nel caso questa sia superiore alla temperatura reale, e superiore ai 35 gradi indicati, può essere utilizzata ugualmente come causale di CIGO.

Naturalmente, oltre agli aspetti legati all’organizzazione del lavoro, non bisogna trascurare le misure di prevenzione individuali. Tra gli aspetti principali da considerare per una corretta gestione del rischio c’è sicuramente l’idratazione, in condizioni di esposizione al calore è necessario che l’acqua sia sempre disponibile e facilmente accessibile.

Altrettanto importante dove possibile è l’abbigliamento giusto. Si consiglia di scegliere abiti leggeri che coprano la maggior parte del corpo, soprattutto la testa, quando si lavora sotto i raggi diretti del sole.

Nel caso ve ne sia la possibilità, per raffreddare gli ambienti chiusi, è utile ricorrere a condizionatori e ventilatori, da usare nel modo corretto, come spiegato dal Ministero della Salute.

Bisogna prestare, poi, particolare attenzione alle patologie croniche che aumentano le probabilità di rischio legate al caldo. Si tratta ad esempio di disturbi alla tiroide, obesità, asma, diabete o patologie cardiovascolari.

Anche in questi casi una corretta idratazione è il metodo principale per prevenire eventuali rischi.

Tutti i dettagli nella guida redatta dall’INAIL.

INAIL - Guida informativa per la gestione del rischio caldo – progetto Worklimate
Guida informativa per la gestione del rischio dovuto alle alte temperature

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