Decreto Flussi 2024: domanda di nulla osta dal 5 febbraio

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Il decreto Flussi 2023-2025 prevede l'ingresso in Italia di 452.000 lavoratori non comunitari. Dopo la conclusione delle procedure per lo scorso anno, nel 2024 sono attesi 151.000 lavoratori e lavoratrici. Sono 3 i click day previsti per le domande di nulla osta: il 5, il 7 e il 12 febbraio

Decreto Flussi 2024: domanda di nulla osta dal 5 febbraio

Il prossimo click day per il decreto flussi è previsto nelle giornate del 5, del 7 e del 12 febbraio 2024.

Per l’anno in corso, infatti, il DPCM del 27 settembre 2023 con la programmazione triennale degli ingressi prevede l’arrivo di 151.000 lavoratori e le lavoratrici non comunitarie.

Come di consueto le domande saranno accolte secondo l’ordine cronologico. Le tre date sono riferite rispettivamente ai lavoratori subordinati non stagionali di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia, agli altri lavoratori subordinati non stagionali e infine a quelli stagionali.

La ripartizione in dettaglio delle quote è fornita dalla circolare congiunta del 27 ottobre 2023.

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Decreto Flussi 2024: domanda di nulla osta dal 5 febbraio

Dopo la conclusione delle procedure previste per il 2023 si avvicinano i termini per la presentazione della domanda di nulla osta previsti per il 2024 nell’ambito del decreto flussi 2023/2025.

Il DPCM del 27 settembre 2023, infatti, ha previsto per la prima volta una programmazione triennale degli ingressi di persone non comunitarie per motivi di lavoro.

Nel triennio arriveranno in Italia oltre 450.000 lavoratori e le lavoratrici.

Numero ingressi Anno
136.000 unità 2023
151.000 unità 2024
165.000 unità 2025

Lo scorso dicembre è stato possibile inviare la domanda relativa alle quote previste per il 2023.

Con l’inizio del nuovo anno si avvicina, dunque, il click day per le domande relative alle quote previste per il 2024.

Come per lo scorso anno, si tratta in realtà di tre momenti differenti, a seconda della tipologia di contratto.

Per il 2024 ci saranno tre diversi click day, uno per i lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia, uno per gli altri lavoratori subordinati non stagionali e infine l’ultimo per i lavoratori stagionali.

Secondo quanto specificato all’articolo 8, comma 2 del DPCM, le date da segnare in calendario sono, dunque, le seguenti:

  • 5 febbraio 2024 per lavoro subordinato non stagionale di cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia*;
  • 7 febbraio 2024 per il lavoro subordinato non stagionale;
  • 12 febbraio 2024 per il lavoro stagionale.

*Cittadini dei seguenti Paesi: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina

Tutte le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2024, ma si ricorda che le richieste saranno accolte secondo l’ordine cronologico di presentazione. Per il 2023, infatti, così come negli anni passati, le quote disponibili sono andate esaurite in pochi minuti.

DPCM 27 settembre 2023 - Decreto Flussi
Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025

Decreto Flussi 2024: la ripartizione delle quote di ingresso in Italia

Nello specifico, le quote di ingresso per il 2024 (151.000) sono ripartiti nel modi seguente:

  • 61.250 ingressi per lavoro subordinato non stagionale;
  • 700 ingressi per lavoro autonomo;
  • 89.050 ingressi per lavoro subordinato stagionale.

Come si legge si legge nel testo del decreto e della circolare congiunta (n. 5969/2023) del Ministero del Lavoro, del Ministero dell’Interno, del Ministero dell’Agricoltura e del Ministero del Turismo i lavoratori non stagionali e autonomi sono ammessi per i seguenti settori:

  • autotrasporto merci per conto terzi;
  • edilizia;
  • turistico-alberghiero;
  • meccanica;
  • telecomunicazioni;
  • alimentare;
  • cantieristica navale;
  • trasporto passeggeri con autobus;
  • pesca;
  • acconciatori;
  • elettricisti;
  • idraulici.

Per quanto riguarda gli ingressi per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero la ripartizione è la seguente:

  • 41.000 unità per il settore agricolo;
  • 31.000 unità per il settore turistico-alberghiero.

Le quote sono specificate in dettaglio nella tabella fornita all’interno della circolare e riportata di seguito.

Prima di poter procedere all’invio della domanda per il nulla osta, i datori di lavoro (ad esclusione del lavoro stagionale) devono verificare presso il centro per l’impiego competente che non ci siano altri lavoratori già presenti sul territorio nazionale disponibili a ricoprire il posto per cui si intende far arrivare personale dall’estero.

Una verifica che si effettua inviando al CPI una richiesta di personale, trasmettendo l’apposito modulo disponibile sul sito dell’ANPAL e del Ministero del Lavoro.

Per tutti i dettagli e le istruzioni per la presentazione della domanda si attende l’apposita circolare congiunta per il 2024.

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