Decreto Fiscale, arriva una sanatoria per l’IMU

Nel DL Fiscale trova spazio anche una sanatoria sull'IMU. Interessati i Comuni, che potranno rivedere i prospetti delle aliquote con errori o difformità entro il 15 settembre 2025

Decreto Fiscale, arriva una sanatoria per l'IMU

Una sanatoria per l’IMU. Con l’approvazione da parte della Camera della legge di conversione del DL Fiscale 2025, arrivano importanti novità per i Comuni e, di riflesso, per i contribuenti chiamati alla cassa.

Già il testo del decreto legge n. 84/2025, approvato il 4 giugno, ha previsto una proroga per l’approvazione del prospetto delle aliquote IMU, destinata a circa 74 Enti. Nel corso dei lavori in Commissione Finanze della Camera la portata della misura si è estesa, con l’introduzione di una sanatoria in caso di errori, ritardi o difformità.

Entro il 15 settembre 2025 sarà possibile trasmettere il prospetto aggiornato.

L’effetto pratico? Per il calcolo dell’IMU dovuta nell’anno diventa ancora più decisivo l’appuntamento con il saldo di dicembre.

Decreto Fiscale, arriva una sanatoria anche per l’IMU

È l’articolo 6 del decreto legge n. 84/2025, modificato in Commissione alla Camera, a prorogare al 15 settembre il termine ultimo per l’approvazione del prospetto delle aliquote IMU.

Si interviene sulla principale novità relativa all’imposta sulla casa per l’anno in corsa, partita dopo anni di attesa e che consente ai Comuni di stabilire aliquote differenziate per il calcolo dell’IMU.

L’approvazione del prospetto è fondamentale. In caso di assenza o difformità, la regola ordinaria prevede l’applicazione delle aliquote IMU base, quasi sempre più basse rispetto a quelle fissate dalle singole realtà locali.

Per il solo anno 2025 quindi, i Comuni che non hanno dato l’ok al prospetto entro il 28 febbraio scorso potranno rimettersi in pari entro il 15 settembre.

Per effetto delle novità approvate in sede di conversione del DL Fiscale 2025, alla proroga si affianca quella che la stessa norma definisce una “sanatoria”.

La nuova dead line del 15 settembre interesserà anche i Comuni che hanno deliberato l’approvazione delle aliquote in difformità del prospetto. In aggiunta, saranno considerate valide anche le delibere approvate in conformità rispetto alle regole previste, in particolare, dall’articolo 1, comma 757 della Legge n. 160/2019, dopo la scadenza del 28 febbraio.

La sanatoria per i Comuni impatta sul calcolo IMU 2025

La proroga ad ampio raggio prevista dalla nuova versione dell’articolo 6 del DL Fiscale 2025 assume un peso rilevante per i Comuni, che potranno di fatto evitare di dover applicare le aliquote IMU base.

L’effetto della novità è però duplice e impatta anche sui cittadini chiamati a versare l’imposta sulla casa.

Se la prima formulazione della norma interessava una platea limitata di Enti ritardatari, circa 74, ora il raggio d’azione si estende anche ai casi in cui il prospetto è stato approvato senza rispettare le regole generali.

L’impatto effettivo è difficile da misurare, e sarà solo dopo la scadenza del 15 settembre che si potrà verificare quanti Comuni hanno “rivisto” le regole per il calcolo.

L’appuntamento con il saldo IMU del 16 dicembre diventa ancora più decisivo. I cittadini saranno chiamati a verificare con attenzione eventuali variazioni approvate per l’anno in corso sfruttando il termine aggiuntivo di metà settembre.

I prospetti saranno pubblicati entro il 28 ottobre sul sito del Dipartimento delle Finanze.

Decreto Fiscale 2025 - il testo approvato dalla Camera
Scarica il testo della legge di conversione del decreto legge n. 84/2025 approvato il 22 luglio dalla Camera

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