Concorso magistratura: nuove regole per l’accesso alle prove, le novità del Decreto Aiuti ter

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Concorso magistratura, l’assunzione di nuovi magistrati sarà più veloce grazie alle novità introdotte dal Decreto Aiuti ter. I candidati potranno partecipare subito dopo la laurea e senza l’obbligo di aver frequentato tirocini o scuole di specializzazione. Sarà consentito usare il computer per sostenere le prove scritte.

Concorso magistratura: nuove regole per l'accesso alle prove, le novità del Decreto Aiuti ter

Concorso magistratura, arrivano le nuove regole per velocizzare le procedure.

I candidati potranno partecipare subito dopo aver ottenuto la laurea e potranno utilizzare il computer per sostenere le prove scritte.

Sono queste le novità introdotte dal Decreto Aiuti ter, approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 settembre e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 223 del 23 settembre 2022.

Le nuove regole saranno applicate già dal prossimo concorso con l’obiettivo di favorire l’assunzione di personale, in ottica PNRR.

Sempre a partire dal prossimo bando di concorso, sarà possibile sostenere le prove scritte utilizzando strumenti informatici.

Concorso magistratura: nuove regole per l’accesso alle prove, le novità del Decreto Aiuti ter

Tra le novità previste dal Decreto Aiuti ter, approvato il 16 settembre dal Consiglio dei Ministri e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 223 del 23 settembre 2022, è incluso il provvedimento che modifica le regole di accesso al concorso per la magistratura.

L’obiettivo, in linea con il PNRR, è quello di velocizzare l’assunzione dei nuovi magistrati e ridurre i tempi delle procedure di reclutamento, consentendo inoltre maggiore partecipazione.

L’accesso ai concorsi per la magistratura ordinaria, infatti, è esteso anche ai neolaureati in giurisprudenza, che abbiano conseguito il titolo in seguito a corsi universitari di almeno quattro anni.

Le nuove regole saranno in vigore già a partire dal prossimo bando di concorso e dunque potranno partecipare tutti gli aspiranti magistrati in possesso della laurea in giurisprudenza, senza aver necessariamente frequentato tirocini o scuole di specializzazione per le professioni legali.

Vengono meno, perciò, i requisiti relativi al titolo di dottorato di ricerca in materie giuridiche e di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di almeno due anni.

In ogni caso, gli aspiranti magistrati in possesso di tali requisiti che intendano partecipare alle selezioni possono farlo.

Concorso magistratura: si può utilizzare il computer per la prova scritta

All’articolo 33 del Decreto Aiuti ter sono previste novità anche in merito allo svolgimento delle prove concorsuali.

Gli aspiranti magistrati, infatti, potranno sostenere la prova scritta anche servendosi di strumenti informatici, in particolar modo il computer.

Le modalità di svolgimento saranno definite da apposito decreto del Ministero della Giustizia.

Anche in questo caso le nuove regole saranno in vigore a partire dal prossimo bando di concorso.

Inoltre, sempre nell’ottica di velocizzare le procedure di concorso, il Decreto prevede la possibilità per i professori universitari che fanno parte delle commissioni esaminatrici, di chiedere direttamente al proprio ateneo l’esonero dall’attività didattica.

Questi, infatti, potranno sospendere a tempo parziale o totale l’attività di insegnamento, senza la necessità di un decreto ministeriale, per dedicarsi a tempo pieno alle prove concorsuali.

Decreto Aiuti ter - Gazzetta ufficiale n. 223 del 23 settembre 2022
Disposizioni in materia di concorso per l’accesso alla magistratura ordinaria

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