Comunicazione lavoro usurante e notturno: proroga del termine al 17 aprile 2023

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Il termine per la comunicazione del lavoro notturno e per lo svolgimento di attività usuranti è stato prorogato al 17 aprile 2023. Lo comunica il Ministero del lavoro nella nota del 29 marzo. Per la comunicazione del lavoro a catena la scadenza resta fissata a 30 giorni dall'inizio dell'attività

Comunicazione lavoro usurante e notturno: proroga del termine al 17 aprile 2023

Circa due settimane di tempo in più a disposizione dei datori di lavoro che devono comunicare lo svolgimento di lavoro notturno o di attività usurante dei propri dipendenti.

Il termine previsto per il 31 marzo, infatti, è stato prorogato al 17 aprile 2023. L’annuncio è stato diffuso tramite il comunicato stampa pubblicato dal Ministero del Lavoro il 29 marzo.

Si tratta della comunicazione annuale che i datori di lavoro devono inviare al Ministero per monitorare i lavoratori impegnati in attività notturne e usuranti.

Resta fissata a 30 giorni dall’inizio dell’attività l’obbligo di comunicazione del cosiddetto lavoro a catena.

Comunicazione lavoro usurante e notturno: proroga del termine al 17 aprile 2023

Il Ministero del Lavoro con il comunicato stampa del 29 marzo 2023 annuncia la proroga per le comunicazioni del lavoro notturno e per la rilevazione del periodo o dei periodi di svolgimento delle attività usuranti.

Il termine, che di norma è fissato al 31 marzo di ogni anno, per il 2023 slitta al 17 aprile.

Si tratta degli adempimenti in capo ai datori di lavoro, i quali devono inviare annualmente al Ministero il documento di monitoraggio dei lavoratori impegnati in attività notturne e usuranti, come stabilito dall’art. 2, comma 5, e dall’art. 5, comma 1, del Decreto legislativo n. 67/2011.

Nello specifico, i datori di lavoro sono tenuti a comunicare al Ministero, in modalità telematica, i periodi dell’anno precedente in cui un proprio dipendente ha svolto una delle attività indicate dal Dlgs n. 67/2011 (art. 1, comma 1 lett. da A a D):

  • mansioni particolarmente usuranti di cui all’articolo 2 del DM del 19 maggio 1999;
  • lavori notturni;
  • attività all’interno di un processo produttivo in serie (cd. lavoro a catena);
  • conduzione di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

L’adempimento permette ai lavoratori di usufruire dei relativi benefici previdenziali per il conseguimento della pensione tramite il meccanismo delle quote.

Lavoro usurante e notturno: come inviare la comunicazione al Ministero

Il Ministero del Lavoro nel documento sottolinea come il termine per la comunicazione del lavoro a catena di montaggio (art. 1, comma 1, lett. C del D.lgs. n. 67/2011) resta fissato nel limite di 30 giorni dall’inizio dell’attività lavorativa con tale modalità.

Per adempiere all’obbligo entro la nuova scadenza del 17 aprile 2023, i datori di lavoro possono utilizzare il portale ministerialeCliclavoro”. Dopo aver effettuato l’accesso con credenziali SPID, CIE o CNS bisogna selezionare la voceLavori usuranti”.

L’adempimento può essere effettuato direttamente dal datore di lavoro oppure da professionisti abilitati.

Come stabilito dall’articolo 5,comma 3 del Dlgs n. 67/2011, l’eventuale omissione di ognuna delle comunicazioni obbligatorie viene punita con la sanzione amministrativa da 500 euro a 1500 euro.

In tema di lavori usuranti, inoltre l’INPS con la circolare n. 110 del del 21 marzo 2023 ha comunicato che chi svolge questo tipologia di attività ha tempo fino alla scadenza del prossimo 1° maggio per presentare la domanda di riconoscimento delle attività svolte come particolarmente faticose e pesanti per accedere alla pensione anticipata.

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