Comodato d’uso: registrazione gratis online

Tommaso Gavi - Dichiarazioni e adempimenti

Come registrare un contratto di comodato d'uso online? La registrazione è semplice e gratuita grazie a “RAP”, il software online dell'Agenzia delle Entrate. Ecco la nostra guida video con tutte le istruzioni da seguire per non commettere errori

Il modello di Registrazione Atti privati (RAP) può essere usato per la registrazione di alcune tipologie di atti.

Tutti i contribuenti ma anche mediatori e intermediatori possono utilizzare il servizio online dell’Agenzia delle Entrate per la registrazione di un contratto di comodato d’uso.

Lo stesso applicativo può essere utilizzato anche per la richiesta di registrazione online dei verbali di distribuzione degli utili delle società o per la registrazione dei preliminari di compravendita.

Per il comodato d’uso, in particolare, è molto importante conoscere la procedura di registrazione. In primo luogo perché chi volesse studiarla potrà registrare questo contratto in modo gratuito, quindi senza dover pagare un terzo per poterlo fare (fermo restando che, in casi particolari, consigliamo di rivolgersi a un professionista esperto di fisco per avere un quadro chiaro e complessivo della situazione fiscale collegata al comodato stesso). In secondo luogo perché la registrazione del comodato in alcuni casi può creare vantaggi fiscali importanti, si pensi al caso della registrazione tra genitori e figli, che consente al proprietario dell’immobile di godere di uno sconto IMU del 50 per cento.

Quali sono i passaggi da seguire?

Contratto di comodato d’uso: regole, documentazione e imposte

Cos’è il comodato d’uso e quali sono le regole da rispettare?

Il comodato d’uso è il contratto con il quale una parte consegna all’altra un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto.

Il comodato è per sua natura gratuito e a disciplinarlo è l’articolo 1803 del Codice civile.

Per la stipula di un contratto di comodato d’uso devono essere rispettate determinate regole: se riguarda beni immobili deve essere registrato obbligatoriamente entro 30 giorni dalla firma.

Nel caso di contratto verbale, la registrazione è obbligatoria solo se viene indicato in un altro atto sottoposto a registrazione.

Per la registrazione del contratto di comodato si deve pagare:

  • l’imposta di registro in misura fissa, pari a 200 euro;
  • l’imposta di bollo, pari a 16 euro, ogni 4 facciate scritte e comunque ogni 100 righe.

Con il modello RAP, attraverso il relativo servizio web, è possibile presentare la richiesta di registrazione del contratto all’Agenzia delle Entrate direttamente online.

Non è necessaria l’istallazione di alcun software. Una volta inserite tutte le informazioni necessarie, il sistema calcola in automatico le imposte da pagare e permette di versarle contestualmente attraverso un addebito su conto corrente.

I documenti che devono essere allegati nella fase di registrazione sono i seguenti:

  • copia dell’atto da registrare, sottoscritto dalle parti;
  • copia di eventuali documenti allegati all’atto da registrare, per esempio scritture private, inventari, mappe, planimetrie e disegni;
  • carta d’identità in corso di validità delle parti che hanno sottoscritto il contratto.

Come registrare un contratto di comodato gratis e online con il software dell’Agenzia delle Entrate RAP

Tra gli atti privati che possono essere registrati con l’applicativo RAP ci sono i contratti di comodato d’uso.

Per la registrazione è necessario seguire specifici passaggi, accedendo al servizio dopo essersi autentificati nell’area privata del portale dell’Agenzia delle Entrate.

Nella sezione “Registrazione contratto di comodato”, nel menù “Servizi”, si dovrà selezionare “Compilazione e invio via web modello RAP” e cliccare su “Accedi al servizio”.

Una volta arrivati nella homepage del servizio si dovrà cliccare su “Nuova richiesta”.

Per prima cosa si deve prendere visione dell’informativa sulla privacy, inserendo la spunta nella relativa casella e cliccando su “Procedi”.

A questo punto si dovrà scegliere la tipologia di atto da registrare, in questo caso “comodato”. Si dovrà inoltre scegliere il tipo di contratto (scritto) e cliccare su “Procedi”.

Si accede quindi alla sezione “Richiedente”.

In tale sezione in cui si deve specificare per chi si richiede la registrazione del contratto, scegliendo tra:

  • per me stesso, se il richiedente è una delle parti;
  • per altri, se la pratica è svolta da un intermediario o da un soggetto che non è parte del contratto.

Nella sezione è presente anche una casella “Mediatore” che deve essere utilizzata nel caso specifico.

Nei casi più comuni si dovrà inserire:

  • il codice fiscale del soggetto;
  • il nome e il cognome.

Si deve poi proseguire con la compilazione della sezione “Contatti”, in cui si potranno indicare recapiti presenti nell’area riservata o altri recapiti per l’atto.

Nello specifico si potranno indicare:

  • numero di telefono;
  • indirizzo email/PEC.

Cliccando su “Procedi” si accederà ad una schermata di riepilogo in cui si deve:

  • verificare la correttezza dei dati del richiedente;
  • inserire una breve descrizione del contratto.

Successivamente, è possibile procedere nella compilazione dei dati specifici del contratto selezionando “Vai alla compilazione”.

Come fare a registrare il contratto di comodato d’uso gratuito: tutti i passaggi da seguire

Una volta completata la prima fase della procedura, si passa alla compilazione di specifici quadri in cui devono essere selezionati i dati del contratto.

I quadri da compilare sono i seguenti:

  • dati generali;
  • soggetti;
  • contratto;
  • immobili;
  • inserimento contratto e suoi allegati;
  • calcolo imposte;
  • invio.

Partiamo dal quadro con i dati generali. Per prima cosa devono essere indicati i dati di contatto, obbligatoriamente almeno un indirizzo email/PEC.

Devono, inoltre, essere inseriti i seguenti dati:

  • Ufficio territoriale;
  • data di stipula del contratto;
  • numero di fogli;
  • numero di copie del contratto.

Nel caso siano presenti documenti allegati al contratto si deve compilare anche la specifica sezione, necessaria per il calcolo dell’imposta di bollo da pagare.

Infine si può spuntare la casella relativa all’eventuale condizione sospensiva e indicare se ci sono casistiche particolari, che ad esempio permettono l’esenzione dal versamento dell’imposta o richiedono metodi di calcolo diversi.

Il secondo quadro è relativo ai “Soggetti”, in questo caso devono essere indicati i dati relativi:

  • ai danti causa;
  • agli aventi causa.

I dati da indicare sono:

  • il codice fiscale;
  • il nome e il cognome, nei casi di persona fisica.

Gli altri campi vengono compilati in automatico alla conferma della schermata di lavoro.

Successivamente si passa alla sezione “Contratto”. In tale sezione devono essere compilati i seguenti campi:

  • tipo di comodato (in questo caso scritto);
  • la durata del contratto;
  • se il contratto è a tempo indeterminato;
  • il bene oggetto di comodato;
  • la descrizione sintetica del contratto.

Nel caso in cui nel contratto è prevista una clausola penale apposta volontariamente dalle parti si deve spuntare la relativa casella e successivamente cliccare su “Salva”.

Il quadro seguente è quello relativo agli “Immobili”. Per prima cosa si dovrà cliccare su “Inserisci immobile”.

Per l’immobile in questione si dovranno indicare:

  • provincia;
  • Comune;
  • codice del comune;
  • tipologia catasto;
  • eventuale spunta nella casella “in via di accatastamento”;
  • sezione urbana;
  • particella;
  • subalterno.

Per ciascun immobile si dovrà cliccare prima su “Conferma” e poi su “Salva”.

Registrazione atti fra privati direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate e in modo gratuito: come inserire il contratto di comodato e i suoi allegati

La schermata successiva è quella per l’inserimento del contratto e dei suoi allegati.

Attraverso il quadro specifico si potrà inserire la copia dell’atto sottoscritto dalle parti, che deve essere redatto in formato elettronico o dattiloscritto.

Oltre all’atto devono essere inseriti anche:

  • gli eventuali allegati (ad esempio scritture private ed inventari, ricevute e quietanze, mappe e planimetrie);
  • copia di un documento di riconoscimento di entrambe le parti.

Tutti i documenti devono comporre un unico file, da caricare nei seguenti formati:

  • TIF;
  • TIFF;
  • PDF/A (PDF/A-1a o PDF/A-1b).

Per prima cosa si dovrà cliccare su “Inserisci allegato”.

Nello specifico si dovrà:

  • indicare il tipo di file;
  • scegliere il file;
  • scrivere una descrizione del file.

Successivamente si dovrà cliccare su “Conferma” e visualizzare lo stato di elaborazione del fila caricato e la validità del formato.

Prima di allegare il file si può anche procedere con la verifica del formato (ed eventualmente convertire i file nei formati richiesti) utilizzando la specifica funzione “Servizi per validare e convertire file”.

Come registrare un contratto di comodato: il calcolo delle imposte e l’invio della richiesta

L’ultimo quadro prima di quello di invio è relativo al calcolo delle imposte.

Grazie alla data di invio, il sistema calcola in automatico gli importi da pagare a titolo di:

  • imposta di registro;
  • imposta di bollo.

Nella schermata è presente anche la funzione “Verifica tardività”, che permette di calcolare in automatico le sanzioni e gli interessi eventualmente dovuti. Il calcolo è automatico e tiene conto del tempo intercorso tra la “data di stipula” dell’atto e la “data di invio”.

Prima di inviare la richiesta di registrazione è necessario inserire il codice fiscale e l’IBAN del soggetto titolare del conto su cui verrà addebitato l’importo dovuto. Si dovrà poi cliccare su “Salva”.

A questo punto si accede all’ultimo quadro, quello dell’invio.

Il quadro non deve essere compilato con ulteriori informazioni ma deve essere verificata la correttezza di quelle inserite. La richiesta di registrazione dell’atto si invia cliccando su “Procedi”.

Per confermare l’invio si dovrà inserire l’apposito codice PIN e cliccare su “Ok”.

Successivamente comparirà una schermata con l’esito dell’invio e il numero di protocollo.

Come visualizzare l’elenco delle richieste in corso di lavorazione e presentate

Una volta presentata la richiesta di registrazione del contratto di comodato d’uso è possibile visualizzare l’elenco delle richieste in corso di lavorazione e presentate.

Tale verifica è possibile attraverso la specifica funzionalità presente nell’homepage dell’applicativo RAP per la registrazione degli atti privati.

Cliccando su “Elenco richieste” è possibile verificare lo stato di ciascuna delle richieste inserite.

Selezionando ciascuna richiesta si può:

  • continuare nella compilazione di una richiesta iniziata ma non ancora inviata;
  • visualizzare una richiesta;
  • stampare una richiesta;
  • eliminare una richiesta già compilata ma non ancora inviata.

Come scaricare le ricevute delle richieste di registrazione dei contratti di comodato

Un’ulteriore funzionalità presente all’interno dell’homepage dell’applicativo RAP e quella che riguarda le ricevute delle richieste di registrazione dei contratti di comodato.

Selezionando la funzionalità “Ricevute” si può consultare e stampare le ricevute telematiche relative alle richieste di registrazione inviate con il modello RAP.

La ricevuta, riguardante la richiesta di addebito in conto, è prodotta solamente se la registrazione è andata a buon fine.

Attraverso la funzionalità in questione è possibile visualizzare la lista delle ricevute.

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