Cessione del credito più veloce con la piattaforma Federcontribuenti. Intervista al Vicepresidente Vergani

Cessione del credito, da Federcontribuenti arriva una soluzione al problema delle somme incagliate. Si tratta della piattaforma Federbonus, che da fine settembre sarà operativa per gli scambi a partire da 500.000 euro. A parlarne ai microfoni di Informazione Fiscale il Vicepresidente Stefano Vergani

Cessione del credito più veloce con la piattaforma Federcontribuenti. Intervista al Vicepresidente Vergani

Cessione del credito con tempi più veloci, grazie alla piattaforma messa a punto da Federcontribuenti.

A parlarne ai microfoni di Informazione Fiscale il Vicepresidente con Delega all’Organizzazione, Stefano Vergani, Responsabile Nazionale Politiche Innovative.

Federbonus mette in contatto cessionari e cedenti e, oltre a velocizzare l’incontro tra domanda e offerta, punta a consentire a chi ha crediti fiscali ancora da monetizzare di avvicinarsi il più possibile alla cifra attesa, abbattendo quindi le percentuali di cessione.

Novità sono in arrivo da fine mese, con l’apertura della piattaforma anche alle cessioni di crediti di importo più basso: la soglia passerà a 500.000 euro.

Cessione del credito più veloce con la piattaforma Federcontribuenti. Intervista al Vicepresidente Vergani

La tematica dei bonus edilizi è al centro dell’attenzione nelle ultime settimane, sia alla luce della situazione attuale che delle prospettive future.

Dalla Legge di Bilancio 2024 si attendono ancora novità sul fronte dei bonus casa e, se da un lato è destinata ad arrivare a scadenza l’esperienza del superbonus del 110 per cento, dall’altro si profila l’ipotesi di un nuovo ecobonus sociale, misura rientrata nell’ultima revisione al PNRR.

Da affrontare però anche il problema dei crediti incagliati. Diverse le segnalazioni di imprese in difficoltà, così come famiglie e privati che rischiano di dover rinunciare al credito maturato in relazione ai lavori eseguiti per questioni molto spesso di natura burocratica.

Ed è con il fine di offrire uno strumento utile per favorire lo sblocco del mercato delle cessioni che nasce la piattaforma messa a punto da Federcontribuenti.

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Come illustrato dal Vicepresidente Vergani nel corso dell’intervista realizzata il 12 settembre da Informazione Fiscale, Federbonus mette:

“in relazione cessionari e cedenti, quindi chi ha dei crediti da farsi compensare e chi ha crediti da comperare.”

Uno strumento a due sportelli, che consente di velocizzare l’incontro di domanda e richiesta e soprattutto di:

“abbattere fortemente le percentuali di cessione e di acquisto, di modo che chi cede abbia il più vicino possibile la cifra ritenuta aspettativa, dall’altra parte non ci sia stato poi un gioco al rialzo per comparare crediti a condizioni a favore solo di chi acquista.”

Dal lancio della piattaforma, avvenuto nel mese di giugno, sono state caricate diverse centinaia di milioni di crediti fiscali ancora da monetizzare, pronti quindi per essere ceduti.

Cessione del credito, novità a fine settembre per la piattaforma Federbonus

Il Vicepresidente Vergani si sofferma quindi sulle novità in arrivo. Federbonus, nata inizialmente per le cessioni di pacchetti di crediti fiscali di almeno due milioni di euro, punta ad estendersi anche ai contribuenti con somme inferiori da incassare.

La soglia minima già passata ad un milione di euro scenderà ancora dalla fine del mese di settembre:

“toglieremo ancora questo vincolo e scenderemo anche a dei pacchetti di crediti fino a 500.000 euro, che poi riguardano un po’ diverse soglie di utilizzatori e dall’altra parte di prestatori d’opera”.

Un’iniziativa che punta a ridurre i tempi, i costi legati alla cessione del credito e “dare la possibilità alle imprese di avere nuovo nuovo spazio nel silos per mettere in cascina nuovi crediti nei confronti dei privati”.

Federbonus guarda quindi anche alle prospettive future, considerando i nuovi vincoli in materia di prestazioni energetiche previsti dalle direttive in arrivo da parte dell’Europa e che nei prossimi anni porteranno alla necessità di nuovi interventi.

Al netto di quanto già fatto dal superbonus e dalle agevolazioni ordinarie sulla casa, con le quali si coprirà “probabilmente il 25 e il 30 per cento del fabbisogno di risparmio energetico”, manca ancora un 70 per cento da raggiungere nel periodo tra il 2030 e il 2050.

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Per Stefano Vergano quindi sia sul fronte interno che su quello comunitario si cercherà di dare vita a:

“una seconda fase ancora più diffusa in questo senso e noi cercheremo di essere pronti per mantenere la nostra il nostro posizionamento in ordine di chiarezza, trasparenza, velocità ed economicità”.

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