Bonus mamme in ritardo per le dipendenti pubbliche. Il motivo? Sistemi NoiPA ancora da aggiornare

Anna Maria D’Andrea - Pubblica Amministrazione

Il bonus per le mamme lavoratrici introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 non è ancora stato riconosciuto alla maggior parte delle dipendenti pubbliche. Diverse le segnalazioni che arrivano in particolare dal personale della scuola e a spiegare i motivi dei ritardi è NoiPA. Sono in ancora corso le procedure per l'aggiornamento dei sistemi

Bonus mamme in ritardo per le dipendenti pubbliche. Il motivo? Sistemi NoiPA ancora da aggiornare

Bonus mamme ancora in standby per parte delle dipendenti pubbliche che ne avrebbero diritto.

Dopo la pubblicazione della circolare INPS del 31 gennaio scorso, sono diverse le segnalazioni di dipendenti statali che ancora non hanno ricevuto il bonus contributivo in busta paga, in particolar modo nella scuola.

Un ritardo dovuto alla necessità di attendere gli aggiornamenti dei sistemi per la predisposizione dei cedolini stipendiali, tutt’ora in corso. A comunicarlo è NoiPA, con un commento pubblicato sulla pagina Facebook dedicata al sistema di gestione stipendiale dei dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Bonus mamme in ritardo per le dipendenti pubbliche. Il motivo? Sistemi NoiPA ancora da aggiornare

Il mese di febbraio è stato il primo vero “banco di prova” per valutare l’impatto in busta paga del bonus mamme lavoratrici, agevolazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 e che consente di beneficiare di una riduzione contributiva pari ad un massimo di 250 euro al mese, fino al limite quindi di 3.000 euro annui.

Ad aver diritto all’esonero contributivo del 100 per cento sono, per il 2024, le lavoratrici madri con almeno di due figli, di cui il più piccolo di età inferiore a 10 anni, titolari di contratto a tempo indeterminato.

Per il biennio successivo, l’applicazione del bonus in busta paga sarà riconosciuto alle madri di tre o più figli, di cui il più piccolo di età inferiore a 18 anni.

Le istruzioni INPS per l’applicazione del bonus mamme sono state pubblicate alla fine del mese di gennaio e hanno evidenziato la necessità per le lavoratrici in possesso dei requisiti d’accesso di presentare apposita richiesta al datore di lavoro, con i dati dei figli a carico. Per la presentazione della domanda è in ogni caso atteso un apposito servizio da parte dell’INPS, che sostituirà di fatto l’invio della documentazione al datore di lavoro.

Procedure che sono le stesse sia per le dipendenti di aziende private che per le dipendenti pubbliche, anche se in quest’ultimo caso il bonus per le lavoratrici stenta a partire.

A dimostrarlo sono diversi commenti pubblicati sulle pagine social INPS, che evidenziano per l’appunto le difficoltà da parte delle pubbliche amministrazioni di gestire la fase operativa di applicazione dell’incentivo in busta paga. Le segnalazioni arrivano per lo più da docenti e, in via generale, dal personale della scuola.

Sul fronte pratico quindi si assiste a ritardi generalizzati nelle procedure per il riconoscimento del bonus mamme per le statali.

NoiPA, in corso gli aggiornamenti per il bonus mamme 2024

In risposta ad un commento pubblicato da una docente sulla pagina Facebook del portale NoiPA, si legge che:

“sono in corso le attività per l’adeguamento del sistema alla misura prevista dalla Legge di Bilancio 2024. Sarà nostra cura informare le Amministrazioni circa gli adempimenti da assolvere per il corretto riconoscimento del beneficio.”

Pur mancando quindi note ufficiali, sui social di NoiPA viene di fatto riconosciuto il ritardo nell’applicazione del bonus alle mamme lavoratrici sulla base di quanto previsto dalla Manovra.

I lavori per adeguare i sistemi alle novità sono ancora in corso e si attendono quindi novità sulla data a partire dalla quale tutte le Amministrazioni potranno procedere con il riconoscimento delle somme spettanti alle lavoratrici, comprensive di arretrati.

Il prossimo banco di prova è l’emissione del cedolino NoiPA del mese di marzo, che come di consueto sarà disponibile entro il giorno 23.

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