Bonus caregiver, dal DdL Locatelli al Reddito di cura: la Legge di Bilancio 2026 avvia la discussione sui sostegni per chi assiste disabili gravi, rimettendo in campo la necessità di misure ulteriori rispetto a quanto previsto ad oggi dalla Legge 104
Un bonus caregiver per estendere le tutele previste ad oggi dalla Legge 104 in favore di chi presta assistenza a familiari con disabilità.
La discussione sulla Legge di Bilancio 2026 accoglie anche la richiesta di un contributo economico per i caregiver: si tratta del Reddito di cura, porta la firma del M5S e si intreccia al disegno di legge annunciato dalla Ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli con decorrenza dal 2027.
Quello che si prospetta è in ogni caso un percorso per fasi: la Manovra 2026 si prepara a istituire un Fondo per la copertura delle misure a sostegno dei caregiver, ma la messa a terra di un bonus ad hoc seguirà molto probabilmente un iter separato.
Legge 104, cos’è il bonus caregiver
Già con la presentazione del Documento Programmatico di Finanza Pubblica è tornata in auge la discussione sui caregiver familiari.
Dopo alcuni anni di interventi a livello locale, e con misure previste a macchia di leopardo, l’obiettivo è definire una cornice unica di sostegni in favore di chi presta assistenza a familiari con disabilità, affiancandosi alle tutele previste ad oggi dalla Legge 104.
L’articolo 53 del DdL di Bilancio 2026 in fase di discussione stanzia 1,15 milioni per il 2026 e 207 milioni all’anno a partire dal 2027 per la copertura finanziaria di interventi legislativi a sostegno dei caregiver familiari, inserendo un nuovo tassello nel progetto di riforma da tempo annunciato dalla Ministra della Disabilità Alessandra Locatelli.
Nelle ultime settimane si è quindi molto parlato di un bonus caregiver, alla luce delle anticipazioni fornite dalla stessa Ministra tramite le pagine di Avvenire sul disegno di legge che nel 2026 dovrebbe finalmente riconoscere la figura dei “prestatori di cura”.
Si tratta della persona che assiste il coniuge, l’altra parte dell’unione civile, il convivente di fatto, un parente o un affine entro il secondo grado con grave disabilità accertata ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della Legge 104, o familiari non autosufficienti e titolari dell’indennità di accompagnamento.
La proposta governativa in fase di messa a punto, che sarà discussa in Consiglio dei Ministri nel 2026, prevede un sistema di tutele differenziate in base all’impegno di cura settimanale. A beneficiare del bonus economico sarebbero in particolare i conviventi che prestano assistenza per più di 91 ore settimanali, per un valore monetario pari a 1.200 euro trimestrali e fino a un massimo di 4.800 euro annui.
Il requisito delle 91 ore di assistenza si affiancherebbe poi a un limite di reddito lavorativo annuo per il caregiver pari a 3.000 euro lordi e al requisito ISEE di 15.000 euro.
Nel sistema del DdL Locatelli si prevedono poi misure di sostegno di natura non economica secondo un sistema a scalare, sulla base del carico di assistenza calcolato per ore prestate settimanalmente.
| Fascia | Carico assistenziale | Condizione di convivenza | Tutele |
|---|---|---|---|
| 1 | superiore a 91 ore settimanali | Convivente | Bonus economico e altre tutele |
| 2 | Da 30 a 91 ore settimanali | Convivente | Tutele non economiche (a scalare) |
| 3 | Da 30 a 91 ore settimanali | Non convivente | Tutele non economiche (a scalare) |
| 4 | Inferiore a 30 ore settimanali | Convivente o non convivente | Tutele non economiche (a scalare) |
Questa la “cornice” del disegno di legge che, stando alle anticipazioni, dovrebbe approdare a inizio anno in Consiglio dei Ministri, con decorrenza però effettiva del bonus per i caregiver solo dal 2027. Una proposta alla quale si affianca però la discussione partita dopo la presentazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2026, che puntano a dare un’accelerata ai sostegni per i prestatori di cura.
Bonus caregiver, nella discussione sulla Legge di Bilancio 2026 entra il reddito di cura
È il Movimento 5 Stelle ad aver proposto l’istituzione dal 2026 di un Reddito di cura , al fine di sostenere economicamente l’attività di assistenza continuativa prestata a domicilio in favore di persone con disabilità gravissima.
La proposta prevede in particolare l’istituzione di un bonus per i caregiver di familiari conviventi con gravi disabilità, che prestano cura e assistenza domiciliare in via continuativa e a titolo non professionale
La prestazione, stando ai contenuti dell’emendamento, spetterebbe ai titolari di ISEE fino a 30.000 euro e il bonus andrebbe dai 400 ai 600 euro mensili di importo, calibrato in base al numero di beneficiari e al totale delle risorse a disposizione (3 miliardi di euro annui dal 2026).
Si tratta quindi di un intervento ben diverso, a partire dalla platea così come sul fronte delle risorse in campo.
Ed è proprio il nodo dei fondi il principale scoglio: l’emendamento propone di coprire la misura con un aumento dell’imposta sui servizi digitali, con un contributo straordinario da parte delle imprese del settore energetico e in parte attingendo al Fondo per gli interventi di politica economica.
La discussione è tuttavia solo alle primissime battute e sull’emendamento si attende il lavoro della Commissione Bilancio del Senato. In una Legge di Bilancio dalla coperta corta è improbabile che riuscirà a trovare spazio la richiesta di un anticipo dei tempi per l’istituzione di un bonus per i caregiver.
Quel che è certo è che la discussione è in corso e che non si escludono novità. Più plausibile che arrivi a compimento il piano messo a punto dalla Ministra Locatelli, che incontra però limiti evidenti non solo nella platea dei beneficiari del contributo economico (con il discrimine delle 91 ore di assistenza così come del reddito annuo), ma anche delle tempistiche d’avvio.
La strada tracciata non è quindi delle migliori, ma in ogni caso segna l’avvio di un percorso che punta a dare risposte concrete e uniformi ai prestatori di cura.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Legge 104, il bonus caregiver tenta la via della Legge di Bilancio 2026