Beni strumentali: bonus 4.0 con proroga al 30 giugno 2024 per gli ordini del 2022

Tommaso Gavi - Incentivi alle imprese

Proroga dal 30 novembre al 30 giugno 2024 per la consegna dei beni strumentali. Il rinvio nel decreto Milleproroghe in fase di approvazione. Riguarda gli ordini confermati entro il 31 dicembre 2022

Beni strumentali: bonus 4.0 con proroga al 30 giugno 2024 per gli ordini del 2022

La scadenza per la consegna dei beni strumentali passerà dal 30 novembre 2023 al 30 giugno 2024.

La proroga, che è all’esame del Consiglio dei Ministri di oggi, riguarda i beni 4.0 oggetto di ordini effettuati entro il 31 dicembre 2022.

Le imprese che entro tale data hanno versato almeno il 20 per cento del valore dei beni da acquistare potranno provvedere a completare gli investimenti entro i primi sei mesi del prossimo anno, beneficiando del credito d’imposta nella misura prevista in precedenza.

Per l’ufficialità si attende la fine del Consiglio dei Ministri e la pubblicazione del testo del decreto Milleproroghe 2024 in Gazzetta Ufficiale.

Beni strumentali: bonus 4.0 con proroga al 30 giugno 2024 per gli ordini del 2022

Tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di oggi, 28 dicembre 2023, c’è l’approvazione del decreto Milleproroghe 2024.

Il provvedimento conterrà diversi rinvii di termini e scadenze in calendario. Tra questi, oltre alla nuova proroga di un anno per l’esclusione delle prestazioni sanitarie per il divieto di emissione di fattura elettronica, c’è anche il rinvio dal 30 novembre scorso al 30 giugno 2024 per la consegna dei beni strumentali.

Lo spostamento in avanti della scadenza, che era precedentemente stata oggetto di proroga da parte del decreto Milleproroghe 2023, riguarda i beni 4.0 che sono stati prenotati nel 2022, ovvero entro il 31 dicembre dello scorso anno.

Potranno beneficiare del nuovo rinvio di sette mesi, che permette di continuare a beneficiare del credito d’imposta con aliquote più alte, interessa le imprese che entro lo scorso anno hanno versato almeno il 20 per cento del valore dei beni da acquistare.

Tali imprese, qualora il rinvio sia confermato nel testo del decreto che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, avranno quindi tempo ulteriore per completare gli investimenti.

Beni strumentali: le condizioni da rispettare per beneficiare della proroga

Per accedere alla proroga, che dovrebbe essere inserita nel decreto in fase di approvazione da parte dell’Esecutivo, si dovranno rispettare le condizioni già previste per beneficiare del precedente rinvio.

L’ordine dell’impresa deve essere accettato entro il 31 dicembre del 2022. Entro tale data deve essere stato effettuato il pagamento di un acconto pari almeno al 20 per cento del valore del bene 4.0.

Una volta ufficializzata la proroga, i soggetti in questione potranno continuare a beneficiare dell’agevolazione con le aliquote stabilite per il 2021, che sono riportate nella seguente tabella riassuntiva.

Valore degli investimenti Aliquota da applicare
fino a 2,5 milioni di euro 40 per cento
fino a 10 milioni di euro 20 per cento
fino a 20 milioni di euro 10 per cento

Hanno diritto all’agevolazione tutte le imprese, a prescindere da:

  • natura giuridica;
  • settore economico di appartenenza;
  • dimensione;
  • regime contabile;
  • sistema per determinare il reddito.

Rispetto alle aliquote previste per gli scorsi anni, l’ammontare del credito d’imposta verrà ridotto.

Nel caso dei beni strumentali immateriali, infatti, dal 1° gennaio 2024 l’aliquota agevolativa passerà dal 20 al 15 per cento.

Anche in questo caso, per beneficiare dell’aliquota maggiore, si dovrà versare un acconto del 20 per cento entro il 31 dicembre 2023.

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