Quali sono gli standard di formazione per gli assistenti familiari? Dal Ministero del Lavoro arrivano le nuove linee guida

L’offerta formativa per badanti e assistenti familiari messa in campo dalle regioni dovrà prevedere programmi di almeno 70 ore.
Gli interessati saranno guidati nell’apprendimento di diverse competenze, dalle attività di assistenza alle nozioni di salute e sicurezza, passando per il digitale.
A fornire il quadro di riferimento è il nuovo decreto del Ministero del Lavoro che individua le linee guida in merito alla definizione degli standard formativi degli assistenti familiari impegnati nelle attività di supporto e assistenza alle persone anziane non autosufficienti.
Badanti e assistenti familiari: dal Ministero del Lavoro le linee guida per la formazione
Chi è l’assistente familiare e che compiti svolge?
Si tratta di una figura molto comune in Italia, conosciuta più comunemente con il termine “badante”, che si occupa principalmente di compiti di cura e assistenza verso persone non autosufficienti come ad esempio persone anziane o con disabilità.
Come noto, tali compiti possono spaziare dalle attività di supporto nel quotidiano (come ad esempio la cura della persona, la preparazione dei pasti, l’accompagnamento o la comunicazione) al monitoraggio dello stato di salute, ma anche ad attività di sostegno emotivo e relazionale. L’attività è svolta presso il domicilio della persona accudita, a ore oppure in regime di convivenza familiare, in relazione alla tipologia contrattuale di riferimento.
Il decreto legislativo n. 29/2024, in attuazione di quanto disposto dalla legge n. 33/2023 con il cosiddetto “patto per la terza età”, ovvero la riforma delle politiche relative all’assistenza alle persone anziane, ha previsto, oltre all’assegno di assistenza finalizzato al sostegno economico delle persone anziane non autosufficienti, anche la definizione delle linee guida per la definizione degli standard formativi degli assistenti familiari.
Qui l’articolo 38 indica come obiettivo, infatti, il raggiungimento di standard formativi uniformi su tutto il territorio nazionale, così da migliorare e rendere omogenea l’offerta formativa da parte delle regioni per le professioni di cura e ottenere la qualificazione professionale di assistente familiare.
Il nuovo decreto ministeriale approva le nuove linee guida che definiscono gli standard formativi minimi richiesti agli assistenti impegnati nelle attività di supporto alle persone anziane non autosufficienti.
Le linee guida, come detto, aiutano ad inquadrare gli standard minimi di formazione. Nell’elenco fornito dal ministero, le competenze richieste sono suddivise in aree specifiche:
- Competenze tecnico-professionali: relative alle attività di assistenza alla persona e alla capacità di garantire un adeguato presidio dei bisogni quotidiani;
- Competenze per la salute e la sicurezza: comprendono nozioni di primo soccorso, conoscenza delle principali patologie croniche e degenerative, e aspetti di prevenzione e sicurezza, anche in chiave ambientale nel contesto domestico;
- Competenze personali e sociali: abilità relazionali, empatia, flessibilità e capacità di collaborazione, in linea con il quadro europeo LifeComp;
- Competenze di intraprendenza: capacità di prendere l’iniziativa, affrontare l’incertezza, l’ambiguità e il rischio e di lavorare con gli altri secondo il modello EntreComp;
- Competenze digitali: livello minimo 3 del quadro europeo DigComp, per l’utilizzo dei principali strumenti digitali, di comunicazione con familiari e con la rete dei servizi;
- Competenze linguistiche: comprensione, conversazione e scrittura in italiano (livello minimo B1 del Quadro comune europeo delle lingue).
Badanti e assistenti familiari: percorsi di formazione da 70 ore
Le linee guida, come detto, forniscono anche alle regioni gli standard per definire l’offerta formativa. La durata minima dei percorsi è di 70 ore, in cui sono compresi orientamento, accompagnamento e tirocinio. A seconda delle competenze di ingresso, possono essere previsti moduli aggiuntivi di lingua italiana e competenze digitali.
Per agevolare la partecipazione in relazione agli orari e ai contesti di lavoro, l’organizzazione
dell’offerta formativa deve rispondere al massimo grado di flessibilità, prevedendo:
- una programmazione e progettazione modulare finalizzata a consentire la massima personalizzazione;
- l’utilizzo delle modalità formative a distanza;
- l’attivazione dei servizi di individuazione e validazione delle competenze.
Per poter partecipare alle offerte formative messe in campo dalla regioni, agli assistenti familiari sono richiesti alcuni requisiti minimi, nello specifico, il compimento del diciottesimo anno di età e la padronanza della lingua italiana al livello A2. Ai cittadini stranieri è inoltre richiesto di essere in possesso di regolare permesso di soggiorno o in attesa di rinnovo.
Tutti i dettagli nel testo integrale del decreto e delle linee guida allegate.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Badanti e assistenti familiari: dal Ministero del Lavoro le linee guida per la formazione