Con la prossima Legge di Bilancio si preannunciano novità anche per la NASpI, l'indennità di disoccupazione. Si va verso l’erogazione dell'anticipo in due rate
Con la Legge di Bilancio 2026 è in arrivo una stretta sulla NAspI anticipata.
A prevedere la novità è uno degli emendamenti al testo del DdL all’esame del Senato, il quale prevede l’erogazione dell’anticipo in due rate e non più in un’unica soluzione.
Cosa cambia e in quali casi è possibile chiedere l’anticipo delle somme spettanti a titolo di indennità di disoccupazione?
Anticipo NASpI in due rate: le possibili novità nella Manovra
Continua la discussione attorno alla prossima Legge di Bilancio. Il testo dovrà arrivare in Aula al Senato per il voto nel corso della settimana ma mancano ancora dei tasselli e serve mettere il punto sulle novità, inserite o da inserire.
Tra le novità delle ultime ore anche il provvedimento che riguarda la NASpI e, più in particolare, l’anticipo della somma.
La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, come noto, è l’indennità mensile per la disoccupazione, che viene concessa su richiesta a chi ha perso il lavoro.
La somma viene erogata mese per mese, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi quattro anni. In alcuni casi specifici è possibile chiedere il pagamento anticipato dell’intera somma spettante.
Ed è proprio su questo aspetto che si focalizza l’intervento. Ad oggi l’anticipo viene erogato in un’unica soluzione. Se venisse confermata la modifica la somma sarebbe pagata in due rate:
- il 70 per cento subito;
- il 30 per cento al termine della durata della NASpI e comunque non oltre 6 mesi dalla data di presentazione della domanda di anticipo.
La seconda rata, inoltre, verrebbe erogata previa verifica della mancata rioccupazione e della titolarità di pensione diretta, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità.
Una stretta, dunque, sul pagamento della NASpI anticipata, con i beneficiari che non potrebbero più ottenere tutto l’importo spettante in un’unica soluzione e che si troverebbero a dover rispettare specifiche condizioni per ottenere la quota restante.
NASpI anticipata: chi può fare domanda e come
Come previsto dall’articolo 8 del Dlgs n. 22 del 2015, ad oggi, l’anticipo della NASpI consiste nell’erogazione in un’unica soluzione di tutte le mensilità non ancora ricevute dal beneficiario.
L’anticipo può essere richiesto solamente in determinate circostanze, cioè quando l’interessato ha intenzione di:
- avviare un’attività lavorativa autonoma;
- avviare un’impresa individuale;
- sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa con rapporto mutualistico di attività lavorativa da parte del socio;
- sviluppare a tempo pieno e in modo autonomo l’attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che, essendo cessato, ha dato diritto all’indennità di disoccupazione.
La somma liquidata in un’unica soluzione è imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (tranne nel caso in cui l’importo è destinato alla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa con rapporto mutualistico di attività lavorativa da parte del socio). Resta da vedere se lo stesso si applicherà anche alle rate.
I beneficiari della NASpI che intendono richiedere la liquidazione anticipata devono presentare l’apposita domanda all’INPS entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma, dell’impresa individuale o dalla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa.
Nel caso in cui l’attività sia iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che una volta cessato ha dato luogo all’indennità di disoccupazione, la richiesta per l’anticipo deve essere inviata entro 30 giorni dalla domanda per la NASpI.
La richiesta va trasmessa online direttamente all’INPS, utilizzando il servizio dedicato, presente sul sito istituzionale.
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