Alunni con disabilità o BES: quando la classe è in DAD possono fare didattica in presenza

È possibile la didattica in presenza per alunni con disabilità e BES, se il resto della classe è in DAD: è quanto stabilisce la nota congiunta del MIUR e del Ministero della Salute, pubblicata il 21 gennaio 2022.

Alunni con disabilità o BES: quando la classe è in DAD possono fare didattica in presenza

Gli alunni con disabilità o BES possono effettuare la didattica in presenza anche quando la classe è in DAD o in didattica digitale integrata.

Sul piatto della bilancia ci sono due esigenze inderogabili: evitare i contagi a scuola e l’integrazione degli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali.

Sarà necessario indossare la mascherina FFP2, non accedere a scuola con una temperatura corporea superiore a 37,5° e mangiare a distanza di almeno due metri.

Sono queste alcune delle regole individuate dal MIUR e dal Ministero della Salute nella nota congiunta del 21 gennaio 2022, affinché gli alunni disabili e con BES possano frequentare le lezioni in presenza, anche se il resto della classe è in DAD o in didattica digitale integrata.

Per tutti gli altri ragazzi che seguono le lezioni a distanza, deve essere comunque garantito il collegamento telematico.

Alunni con disabilità o BES: quando la classe è in DAD possono fare didattica in presenza

Nelle regole dettate per il rientro a scuola, non ci sono disposizioni specifiche per alunni disabili o con BES.

Con la classe in DAD o in didattica digitale integrata, è però necessario prevedere dei criteri differenziati per le esigenze specifiche e indifferibili di inclusione, compatibili con la necessità di assicurare la massima sicurezza nei locali scolastici.

Pertanto, il MIUR e il Ministero della Salute hanno diffuso il 21 gennaio una nota congiunta in cui indicano le regole da seguire, affinché sia garantita la presenza in aula degli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali.

Nel comunicato del 21 gennaio 2022, diffuso sul portale del MIUR, si legge che:

“Le scuole siano tenute a prevedere specifiche condizioni per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali (BES), anche qualora siano state disposte severe misure restrittive finalizzate al contenimento della diffusione del virus”

Fondamentale è il consenso dei genitori: i ragazzi con disabilità e BES possono effettuare didattica in presenza dietro il loro consenso.

Una volta ottenuto, la scuola assicura la didattica in presenza ai ragazzi, purché siano rispettate le seguenti specifiche regole:

  • alunni e personale scolastico indossino la mascherina FFP2;
  • sanifichino le mani con apposito gel;
  • i locali scolastici siano spesso areati;
  • negli ambienti scolastici deve essere garantito idoneo distanziamento tra ragazzi e, in particolare, durante la consumazione dei pasti, deve essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri.

È pacifico che in nessun caso possono rimanere a scuola i ragazzi positivi al Covid-19, affetti da sintomatologia respiratoria o con una temperatura corporea superiore a 37,5°.

Per gli alunni in DAD o in didattica digitale integrata è in ogni caso assicurato il collegamento telematico per seguire le lezioni.

Nota congiunta MIUR e Ministero per la Salute del 21 gennaio 2022
Attività didattica in presenza – misure per alunni con disabilità e bisogni educativi speciali nelle classi in DAD/DDI.

Alunni con disabilità o BES: per loro la didattica in presenza è garantita sin dall’inizio della pandemia

L’esigenza di dettare queste regole è sorta in seguito alla pubblicazione di una FAQ sul portale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Alla domanda se sia consentito o meno agli alunni con disabilità o BES frequentare in presenza mentre il resto della classe è in DAD, si garantisce che l’inclusione scolastica di questi ragazzi è assicurata attraverso la didattica in aula, svolta con modalità di massima sicurezza.

Una disposizione simile era già contenuta nel DPCM del 2 marzo 2021, recante ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19.

Nel dettare le regole riguardo alla zona rossa, infatti, l’articolo 43 del provvedimento disponeva che:

“Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora (...) in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’Istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020”

Per effetto del decreto MIUR n. 89/2020, sono state successivamente diffuse le Linee Guida sulla Didattica Digitale integrata.

Con alunni con disabilità e BES, docenti e famiglie devono concordare volta per volta l’utilizzo della didattica digitale integrata.

A questo scopo, i ragazzi devono poter accedere alla registrazione delle lezioni per poterle riascoltare in qualsiasi momento. La didattica integrata deve infatti essere efficace come quella in presenza.

Nell’ordinanza MIUR n. 134/2020, invece, si dispone che la didattica in presenza è comunque garantita ai ragazzi con disabilità e BES; a loro si aggiungono anche gli studenti con patologie gravi o immunodepressi, per i quali è da privilegiare la didattica in presenza.

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