5 per mille: la verifica dell’elenco dei beneficiari e dei soggetti esclusi

Cristina Cherubini - Associazioni

Disponibili sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali gli elenchi contenenti i soggetti ammessi alla distribuzione del 5 per mille riferito al periodo d'imposta 2023 da verificare per risolvere criticità alla base di eventuali esclusioni

5 per mille: la verifica dell'elenco dei beneficiari e dei soggetti esclusi

A seguito dell’approvazione dell’algoritmo con il D.D. n. 373 dell’11 dicembre 2023, utilizzato da Infocamere, sono stati pubblicati gli elenchi dei soggetti ammessi ed esclusi dalla erogazione del contributo 5 per mille per il periodo d’imposta 2023.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con una nota si riserva altresì di modificare tali elenchi formati attraverso un algoritmo ed approvati con il D.D. 407 del 28 dicembre 2023, a fronte di eventuali ulteriori controlli.

Tutti i soggetti interessati al beneficio del 5 per mille dovranno quindi controllare tali elenchi ed eventualmente verificare le motivazioni che hanno comportato una loro eventuale esclusione.

5 per mille: accreditamento dei soggetti beneficiari

Il processo di accreditamento degli enti per il 5 per mille 2023, che ha portato alla redazione degli elenchi dei beneficiari e dei soggetti esclusi, si è concluso lo scorso anno, ad oggi sarà quindi possibile verificare solo se vi sono stati degli errori di ufficio, o eventuali carenze che hanno comportato l’esclusione dell’ente anche in vista del prossimo anno finanziario.

Difatti le nuove procedure hanno visto per il 2023 le seguenti modalità di accreditamento distinte in base al fatto che l’ente considerato risultasse iscritto nell’elenco permanente o no:

  • Gli enti che risultavano già iscritti nell’elenco permanente 2022, nel caso in cui fossero già iscritti anche al RUNTS, non dovevano far altro che entrare sulla piattaforma del registro e inserire l’BAN sul quale ricevere l’accredito del contributo;
  • le ODV e le APS che erano sempre in fase di trasmigrazione erano automaticamente accreditate al 5 per mille 2023, ma era comunque opportuno entrare in piattaforma, barrare il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserire l’Iban;
  • Gli enti di nuova costituzione ed iscrizione al RUNTS non potendo risultare iscritti all’elenco permanente, avrebbero dovuto, in fase di iscrizione al portale del Registro Unico, barrare il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserire il codice IBAN o la Provincia di Tesoreria, entro l’11 aprile 2023.

Oltre l’11 aprile, è stato possibile completare il procedimento di accreditamento per il 5 per mille 2023 entro e non oltre il 2 ottobre 2023, versando però la sanzione di 250 euro.

5 per mille: particolarità per le onlus iscritte in Anagrafe Unica

Discorso diverso era quello previsto per le ONLUS ancora iscritte all’elenco tenuto dall’Anagrafe Unica che grazie alle proroghe previste dal legislatore non avevano ancora adeguato lo statuto e intrapreso il percorso che le avrebbe portate ad iscriversi o meno al RUNTS con una nuova veste giuridica e fiscale.

Il decreto legge n. 198 del 2022 aveva difatti previsto che anche per l’anno 2023 le Onlus iscritte all’Anagrafe unica potevano continuare ad essere destinatarie del 5 per mille con le modalità previste per gli “enti del volontariato” dal dpcm 23 luglio 2020.

Per tali enti restava quindi all’Agenzia delle Entrate la competenza ai fini dell’accreditamento, della verifica dei requisiti di accesso e della pubblicazione dei relativi elenchi.

Nel caso in cui le ONLUS fossero risultate iscritte negli elenchi permanenti presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate non avrebbero dovuto presentare nessun tipo di ulteriore domanda, ad eccezione di eventuali variazioni degne di nota ai fini della validazione dell’accreditamento.

Le ONLUS invece che non erano presenti negli elenchi avevano l’obbligo di presentare domanda in via telematica direttamente all’Agenzia delle Entrate entro e non oltre l’11 aprile 2023.

Ad oggi quindi è bene consultare gli elenchi pubblicati sull’apposita sezione del sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al fine di poter verificare la corretta iscrizione dei soggetti destinatari tra i beneficiari del contributo, in modo da poter eventualmente risolvere possibili motivi ostativi per il 2024.

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