Saldi estivi al via oggi, 5 luglio 2025, in tutta Italia: anche nel periodo degli sconti resta l'obbligo di accettare i pagamenti con POS. È il cliente che sceglie

Dall’Abruzzo al Veneto, passando per Lazio e Puglia, i saldi iniziano oggi, 5 luglio 2025. Ma non mancano le eccezioni: Trento e provincia, così come l’Alto Adige seguono un calendario differenziato.
Anche nel periodo degli sconti le regole sui pagamenti non cambiano: sono i clienti che scelgono se pagare in contanti o tramite POS.
Iniziano i saldi estivi 2025: resta l’obbligo di accettare pagamenti con POS
A Roma come a a Palermo, a Venezia come a Napoli, i cartelli colorati dei saldi estivi 2025 colorano le città da oggi, 5 luglio.
Nelle prossime settimane, secondo scadenze diverse per territorio, i cittadini e le cittadine potranno acquistare i capi di stagione a prezzi più vantaggiosi. A stabilire le regole quadro per applicare gli sconti sono le disposizioni del nuovo Codice del Consumo, contenute nel decreto legislativo numero 206 del 6 settembre 2005.
Regioni | Periodo saldi estivi 2025 |
---|---|
Abruzzo | 5 luglio per 60 giorni |
Basilicata | 5 luglio - 2 settembre |
Calabria | 5 luglio per 60 giorni |
Campania | 5 luglio per 60 giorni |
Emilia Romagna | 5 luglio per 60 giorni |
Friuli Venezia Giulia | 5 luglio - 30 settembre |
Lazio | 5 luglio per 6 settimane |
Liguria | 5 luglio - 18 agosto per 45 giorni |
Lombardia | 5 luglio - 2 settembre per 60 giorni |
Marche | 5 luglio - 1 settembre |
Molise | 5 luglio per 60 giorni |
Piemonte | 5 luglio per 8 settimane |
Puglia | 5 luglio - 2 settembre |
Sardegna | 5 luglio per 60 giorni |
Sicilia | 5 luglio - 15 settembre |
Toscana | 5 luglio per 60 giorni |
Umbria | 5 luglio per 60 giorni |
Valle d’Aosta | 5 luglio - 30 settembre per 60 giorni |
Veneto | 5 luglio - 31 agosto |
Trento e Provincia | per 60 giorni, i commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi |
Alto Adige | Dal 16 luglio con regole differenziate per territorio |
Secondo le stime di Confcommercio, che riepiloga calendario e obblighi per gli esercenti, i saldi estivi 2025 sono un affare da 3,3 miliardi di euro: le famiglie spenderanno in media 203 euro.
Al di là del singolo importo, però, al momento di pagare è chi acquista che sceglie le modalità tra contanti e metodi tracciabili.
Negli anni scorsi lo stesso Governo aveva messo in campo l’ipotesi di una soglia minima per accettare i pagamenti con POS, ma poi l’inserimento del limite non ha mai trovato un riscontro pratico.
La norma parla chiaro: gli esercenti, così come tutti i “soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali”, hanno l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici. E la regola non prevede alcuna eccezione, neanche durante il periodo di saldi, come sottolinea la stessa Confcommercio.
Per chi non permette ai cittadini e alle cittadine di pagare gli acquisti effettuati tramite POS sono previste le sanzioni previste dall’articolo 15, comma 4 bis, del Decreto-legge n. 179 del 2012.
L’esercente è chiamato a pagare una somma pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento.
Dagli scontrini ai pagamenti, gli acquisti diventano sempre più digitali
D’altronde la prospettiva è quella di una sempre maggiore integrazione tra lo scontrino elettronico e i pagamenti tracciabili, anche per favorire i controlli.
I registratori telematici e i software per la memorizzazione e la trasmissione dei corrispettivi dovranno essere collegati dal 1° gennaio 2026 e per i prossimi anni si va verso una rivoluzione anche per la stampa dello scontrino.
In Parlamento si discute della necessità di ridurre l’uso della carta non riciclabile impiegata per i documenti commerciali e della possibilità di passare al digitale anche per gli scontrini degli acquisti. Per ora, però, sono solo ipotesi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Iniziano i saldi estivi 2025: chi acquista sceglie come pagare