Tirocini curriculari 2022: Orlando, è necessario prevedere una retribuzione adeguata

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Nell'audizione alla Camera del 25 maggio 2022 il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha mostrato apprezzamento per il testo unificato in materia di tirocini curriculari. È importante che i tirocinanti ricevano una retribuzione adeguata e non solo un rimborso spese. Per evitare gli abusi, sì a regole chiare come la comunicazione obbligatoria e i limiti sulla durata massima e sul numero di tirocini attivabili.

Tirocini curriculari 2022: Orlando, è necessario prevedere una retribuzione adeguata

I tirocini curriculari devono prevedere una retribuzione adeguata, un semplice rimborso spese non è sufficiente a trattenere la forza lavoro.

Nell’audizione alla Camera il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha sottolineato l’importanza del tirocinio curriculare come primo momento di contatto per gli studenti con il mercato del lavoro.

Un compenso adeguato permette di competere con le offerte dall’estero e trattenere in Italia la forza lavoro. Può essere garantito da una compartecipazione di pubblico e privato.

Il testo unificato proposto per la regolamentazione dei tirocini curriculari riprende le principali linee guida istituite per quelli extracurriculari come la comunicazione obbligatoria, una indennità forfettaria minima, una durata massima per lo svolgimento e i limiti al numero di tirocini attivabili a seconda delle dimensioni dell’azienda.

Tirocini curriculari 2022: Orlando, è necessario prevedere una retribuzione adeguata

Nell’audizione alla Camera presso le Commissioni riunite Cultura, Scienza e Istruzione (VII) e Lavoro (XI) del 25 maggio 2022, il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha espresso il suo apprezzamento per il testo unificato per disciplinare i tirocini curriculari.

In particolare, oltre agli elementi imprescindibili come l’incompatibilità con il lavoro dipendente e le disposizioni in materia di salute e sicurezza, il testo adotta alcuni dei principali punti fermi delle linee guida per i tirocini extracurriculari:

  • le comunicazioni obbligatorie;
  • una durata massima per lo svolgimento, 6 mesi per studenti di scuola secondaria di secondo grado e 12 mesi per studenti universitari;
  • un’indennità forfettaria minima di 300 euro;
  • limite di tirocini attivabile da un’azienda a seconda delle sue dimensioni.

La comunicazione obbligatoria garantirebbe una conoscenza più adeguata dei numeri del fenomeno. Infatti, ad oggi non esiste un quadro completo per garantire un monitoraggio e una valutazione totalmente accurata dei tirocini curriculari.

Il dibattito è stato focalizzato soprattutto sulla questione della retribuzione minima, oltre al rimborso spese previsto.

Un’indennità per il tirocinante, sottolinea il Ministro, è importante per diversi motivi:

  • responsabilizza l’impresa a investire efficacemente sulla formazione, così facendo si crea un rapporto che potrebbe stendersi oltre il periodo di tirocinio;
  • garantisce equità di accesso all’opportunità formativa, soprattutto agli studenti che vorrebbero svolgerlo lontano da casa ma non dispongono delle risorse necessarie.

Il testo unificato sui tirocini curriculari, aggiunge Orlando, riempie un vuoto normativo su un tema così importante come la formazione e l’orientamento al lavoro.

Tirocini curriculari: una retribuzione adeguata colma il gap con gli altri Paesi

Le critiche sollevate alla proposta sono relative soprattutto al timore di una riduzione del numero di aziende disposte ad attivare percorsi formativi. Non solo per le spese aggiuntive dovute da eventuali indennità oltre al rimborso base, ma anche per le possibili sanzioni.

In uno degli interventi vengono inoltre richieste garanzie di tutela per le imprese che si fanno carico di questi ulteriori costi.

Tutti i gruppi parlamentari che sono intervenuto nella discussione sono d’accordo sulla necessità di garantire la sicurezza e la tutela dei tirocinanti, per evitare il rischio di incidenti e infortuni.

Proprio da questo punto si sviluppano le critiche riguardo l’imposizione di retribuzioni che vanno oltre il rimborso spese base, le quali aumentano per l’azienda i costi già elevati per l’attivazione e lo svolgimento in sicurezza.

Il Ministro, in risposta agli interventi, sottolinea la necessità di introdurre l’indennità per colmare il gap con i Paesi esteri che garantiscono offerte migliori. Il calo della curva demografica e la mancanza di forza lavoro (dovuta all’emigrazione) nei prossimi anni potrebbe portare a situazioni di difficoltà.

Ci dovrebbe essere una compartecipazione del pubblico e del privato sul progetto educativo. La retribuzione può anche essere per la maggior parte a carico dello Stato ma l’impresa deve partecipare almeno in minima parte così da garantire un investimento più serio nel percorso.

In sostanza, l’indennità per lo svolgimento dei tirocini curriculari, corrisposta almeno in parte dall’impresa, è necessaria per due motivi:

  • per cercare di evitare un flusso di emigrazione della forza lavoro sempre più consistente, anche alla luce dell’andamento della curva demografica;
  • per fare in modo che questi progetti abbiano come presupposto una effettiva convinzione dell’impresa di realizzare un progetto formativo per creare elementi di qualità.

“Tirocini a costo zero rischiano di produrre, a mio avviso, elementi che non garantiscono tutto l’impegno necessario al buon esito del progetto formativo.”

Infine, Orlando condivide il bisogno di un maggior numero di controlli nelle aziende, a questo proposito specifica che il Ministero sta lavorando con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ad aumentare del 45 per cento l’organico degli ispettori entro la fine dell’anno.

Audizione del Ministro Orlando alla Camera del 25 maggio 2022
Audizione Ministro Orlando Commissioni riunite VII (cultura, scienza e istruzione) e XI (lavoro) della Camera - Testo unificato su istituzione e disciplina dei tirocini curriculari.

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