Un superbonus per le mamme: verso una detrazione figli fino a 17.500 euro

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Verso una super detrazione in base al numero di figli per le lavoratrici madri

Un superbonus per le mamme: verso una detrazione figli fino a 17.500 euro

Al MEF si lavora per nuove misure di sostegno alle lavoratrici madri con l’obiettivo di favorire la natalità e il lavoro femminile.

Dal prossimo anno potrebbe debuttare una nuova super detrazione per le mamme con figli.

Secondo le prime anticipazioni, l’obiettivo è quello di arrivare ad un sistema che sostituisca le attuali detrazioni individuali con benefici fiscali parametrati in base al numero di figli e membri del nucleo familiare.

Le detrazioni spetterebbero, però, solamente alle lavoratrici madri, escludendo i padri, tranne in caso di incapienza delle prime.

Ad ogni modo, si tratta per ora solo di ipotesi teoriche. I tecnici dovranno valutare soprattutto gli eventuali impatti sulle finanze pubbliche.

In arrivo una possibile super detrazione per le lavoratrici madri

Non solo bonus mamme, bonus nido e assegno unico: dal prossimo anno potrebbero arrivare nuove misure volte a sostenere la natalità e le lavoratrici madri.

L’ultima ipotesi messa in campo è quella di un “superbonus” per le mamme lavoratrici. Non un contributo economico, bensì una maxi detrazione parametrata in base al numero di figli.

Che il potenziamento delle misure di sostegno alla natalità e all’occupazione femminile siano degli obiettivi di Governo non è una novità. Lo stesso Ministero dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervento qualche giorno fa alla Camera in audizione sulla transizione demografica aveva ribadito la necessità di intervenire sull’occupazione femminile, precisando come “possono essere previste alcune specifiche detrazioni che indirettamente influenzano l’offerta di lavoro femminile”.

L’idea a cui starebbero lavorando i tecnici di via XX Settembre, anticipa il Messaggero, sarebbe quella di introdurre un sistema che prenda il posto delle attuali detrazioni individuali lasciando spazio ad una scala fiscale parametrata al numero dei componenti del nucleo familiare, quindi in base al numero di figli.

L’obiettivo sarebbe, quindi, quello di rimodulare le detrazioni riconosciute oggi a single e uomini in favore delle lavoratrici con figli.

La detrazione sarebbe pari a 2.500 euro per il primo figlio, per salire poi a 7.500 euro alla nascita del secondo.

Passerebbe, poi, a 12.500 euro per il terzo e a 17.500 euro al quarto figlio, per una media quindi di 5.000 euro per figlio.

La detrazione, però, verrebbe riconosciuta solamente alla madre. Potrebbe essere riconosciuta al padre esclusivamente in caso di incapienza da parte della donna.

Superbonus lavoratrici madri: resta l’incognita sulle risorse

Ricordiamo che l’ultima Legge di Bilancio ha riscritto le regole di calcolo delle detrazioni fiscali: dalla dichiarazione del prossimo anno, infatti, si dovrà tenere conto di un nuovo limite di spesa complessivo, che si calcola in base al reddito e al numero di figli o figlie.

Le nuove detrazioni toccano i contribuenti con redditi oltre i 75.000 euro, ma hanno una intensità diversa in base alla composizione della famiglia.

Un nuovo intervento si inserirebbe quindi in questo quadro, ma resta da capire se effettivamente riuscirà ad essere messo in campo.

Il superbonus per le lavoratrici madri resta per ora solo un’ipotesi suggestiva. Resta infatti da capire se un simile intervento risulterà compatibile con i conti pubblici, con le risorse già “prenotate” da altri interventi ritenuti prioritari da parte del Governo a partire dalla riduzione dell’IRPEF per il ceto medio, con il taglio del secondo scaglione dal 35 per cento attuale al 33 per cento.

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