Superbonus, al via la fase 2 dei controlli: 12.000 lettere del Fisco in arrivo

Nuova ondata di lettere del Fisco in arrivo: il superbonus torna al centro dei controlli dell'Agenzia delle Entrate. Si prevedono 12.000 invii entro la fine del 2025, con il fine di individuare gli immobili riqualificati ma senza variazione catastale

Superbonus, al via la fase 2 dei controlli: 12.000 lettere del Fisco in arrivo

L’Agenzia delle Entrate si appresta a inviare 12.000 lettere di compliance entro la fine del 2025 nell’ambito dei controlli legati al superbonus.

Le verifiche avviate a inizio anno dal Fisco non si sono concluse e, al contrario, dopo le 3.000 missive inviate per allineare i valori catastali degli immobili riqualificati ma privi di rendita, ora si guarda a quelli con valore troppo basso rispetto ai lavori effettuati.

L’attività che vedrà coinvolti i contribuenti così come gli uffici dell’Agenzia delle Entrate nei prossimi mesi non è una novità, ma rientra nel piano intensificato di controlli previsto dalla Legge di Bilancio 2024.

L’obiettivo è favorire la comunicazione delle variazioni rilevanti ai fini catastali da parte di chi ha beneficiato dei vantaggi del bonus del 110 per cento.

Superbonus, al via la fase 2 dei controlli: 12.000 lettere del Fisco in arrivo

Le rendite catastali rappresentano un parametro rilevante per il calcolo delle imposte, da quelle dovute in caso di acquisto, successione e donazione fino ad arrivare all’appuntamento annuale con l’IMU.

Non sorprende quindi che l’Agenzia delle Entrate punti a individuare i casi in cui i valori registrati si discostano dalle realtà, in particolare per chi ha beneficiato di contributi pubblici per la riqualificazione degli immobili posseduti.

I controlli in partenza entro la fine del 2025, annunciati dal Sole24Ore, mirano quindi a favorire l’adempimento spontaneo da parte di chi ha avuto accesso ai benefici del superbonus, riqualificando la propria abitazione senza però comunicare le dovute variazioni catastali.

Sono 12.000 le lettere del Fisco in fase di messa a punto, che si aggiungono alle 3.000 già trasmesse certificate dal Documento programmatico di finanza pubblica approvato lo scorso 2 ottobre dal Governo.

I destinatari saranno i proprietari di immobili con rendita bassa, per i quali però sono state comunicate operazioni di cessione del credito in relazione ai lavori inclusi nel superbonus di valore rilevante.

Dopo il primo focus sugli immobili a rendita zero, l’occhio del Fisco è ora rivolto alle sproporzioni più evidenti, individuate mediante l’incrocio delle varie informazioni a disposizione negli archivi dell’Agenzia delle Entrate.

Controlli sul superbonus, 60.000 lettere dall’Agenzia delle Entrate entro il 2027

Alla fine dell’anno l’Agenzia delle Entrate punta quindi a rispettare il target delle 15.000 lettere di compliance sul superbonus. Ulteriori 20.000 saranno inviate nel 2026, e 25.000 missive verranno recapitate nel 2027.

In tutto si punta quindi a 60.000 lettere, con il fine di favorire il rispetto degli obblighi legati alla variazione dei dati catastali in caso di lavori sugli immobili.

Vale la pena specificare che la necessità di comunicare eventuali variazioni delle rendite del catasto non è prevista solo per chi ha avuto accesso al superbonus. Ogni volta che vengono eseguiti lavori sugli immobili, gli intestatari hanno l’obbligo di verificare se gli interventi abbiano determinato modifiche alla consistenza o un impatto sull’attribuzione della categoria e della classe dell’immobile stesso.

In tali casi, infatti, sono previste conseguenze sulla rendita catastale e i contribuenti sono chiamati a presentare una dichiarazione catastale di cui all’articolo 1, commi 1 e 2, del decreto del Ministro delle finanze del 19 aprile 1994, n. 701.

Nel caso degli interventi del superbonus, la Legge di Bilancio 2024 ha previsto l’intensificazione dei controlli nei casi in cui siano stati realizzati interventi che rientrano nella maxi detrazione senza la trasmissione della dichiarazione catastale.

Le lettere dell’Agenzia delle Entrate sono quindi trasmesse in attuazione dell’articolo 1, commi 86 e 87, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 e l’obiettivo iniziale è raggiungere i contribuenti con ruderi, case in costruzione ed edifici collabenti, migliorati grazie al superbonus ma per i quali la “fotografica” scattata dal catasto è rimasta inalterata.

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