Semplificazioni contabili per gli enti locali nella gestione dei fondi del PNRR

Luca Antonio Esposito - Bilancio e principi contabili

Il D.L. 77/2021 ha introdotto importanti semplificazioni contabili per gli enti locali: le novità previste per ridurre gli ostacoli burocratici nella gestione dei fondi del PNRR, Piano Nazionale di Riprese e Resilienza.

Semplificazioni contabili per gli enti locali nella gestione dei fondi del PNRR

Il recente DL 77/2021 rubricato “Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento nelle procedure” ha apportato interessanti novità (art. 15) da un punto di vista contabile per le amministrazioni pubbliche locali.

In particolare, le agevolazioni si inseriscono nel quadro generale di semplificazione per consentire una gestione snella, efficace ed efficiente dei fondi provenienti dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, superando alcuni ostacoli che potrebbero rallentare e limitare la gestione degli stessi.

Nello specifico ad essere oggetto della disposizione legislativa sono gli enti di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118.

Il D.L. 77/2021 e le semplificazioni contabili per gli enti locali

Oggetto della modifica sono i limiti che la legge 145/2018, con l’articolo 1 comma 897 e 898, impone alle amministrazioni locali nella gestione dell’avanzo vincolato, accantonato e destinato.

L’avanzo di amministrazione, che ai sensi dell’articolo 187 comma 1 del 267/2000 si distingue in vincolato, destinato, accantonato e libero, è costituito dalla differenza tra le entrate e le spese a cui va sommata la gestione dei residui attivi.

Nello specifico i limiti sull’avanzo di gestione degli enti locali vincolano lo stesso ad un importo non superiore a quello di cui alla lettera A del prospetto riguardante il risultato di amministrazione al 31 dicembre dell’esercizio precedente calcolato al netto della quota minima obbligatoria accantonata per il fondo crediti di dubbia esigibilità e del fondo anticipazione di liquidità a cui si incrementa l’importo del disavanzo da recuperare iscritto nel primo esercizio del bilancio di previsione.

Inoltre, tali risorse, qualora non completamente utilizzate confluiscono direttamente nel risultato di amministrazione con l’intento di velocizzarne il loro utilizzo e porre in essere i necessari impieghi.

In più, elemento ulteriore di agevolazione si inserisce nella disciplina delle entrate accertate.

Le regole in materia, limitatamente alle risorse provenienti dal PNRR E PNC, Piano Nazionale Complementare, considerano le entrate accertate sulla base della formale deliberazione senza la necessità di dover attendere l’impegno di spesa dell’amministrazione.

Il tutto si inserisce nel più generale piano di snellimento e impiego dei fondi di provenienza europea con il precipuo fine di contribuire alla ripartenza e alla crescita del sistema paese.

Il rischio di scongiurare inutili intoppi legati a questioni burocratiche ha spinto, quindi, il governo ad adottare e intervenire sulla disciplina degli impegni di spesa degli enti locali con l’obiettivo ultimo dell’agevolazione e delle semplificazioni contabili.

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