Agenzia delle Entrate: sciopero nazionale il 2 aprile

Stefano Paterna - Pubblica Amministrazione

Sciopero dipendenti Agenzia delle Entrate: i promotori denunciano la contraddizione di un Agenzia che ottiene e vanta brillanti risultati, ma a quanto pare non premierebbe gli sforzi dei suoi dipendenti.

Agenzia delle Entrate: sciopero nazionale il 2 aprile

Il prossimo 2 aprile 2019 sarà sciopero nazionale dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate.

La notizia dello stato di agitazione dei dipendenti del Fisco, di per sé rilevante in qualsiasi periodo dell’anno lo è ancor di più perché l’evento si verifica proprio in apertura della campagna fiscale 2019, ovvero mentre centinaia di migliaia di cittadini saranno già impegnati nella compilazione delle dichiarazione dei redditi (soprattutto attraverso il modello 730), anche se ovviamente saranno assicurati i servizi pubblici essenziali.

La causa del contendere è il blocco della corresponsione delle somme del salario accessorio o Fua (Fondo Unico di Amministrazione) del personale dell’Agenzia relativo agli anni 2016 e 2017 che riguarda ben 30mila lavoratori.

Si tratta di voci aggiuntive a stipendi non particolarmente alti e che quindi sono determinanti per la categoria.

L’Agenzia delle Entrate va a gonfie vele…i suoi dipendenti meno

A rendere paradossale la situazione è il fatto che lo scorso 18 marzo l’Agenzia delle Entrate ha presentato un quadro lusinghiero dei risultati raggiunti e dei servizi offerti nel 2018 alla presenza del ministro dell’Economia e delle finanze Giovanni Tria: basti ricordare i 16 miliardi di euro derivanti dalle attività di controllo del Fisco con un incremento dell’11 per cento sul 2017.

Ma ad attendere il ministro Tria, poco prima della presentazione, c’era una folta delegazione dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e dei sindacati che li rappresentano, tutti arrabbiatissimi per le mancate certezze in materia di salario accessorio.

Sciopero Agenzia delle Entrate il prossimo 2 aprile 2019: comunicazioni dei sindacati di categoria

Il combinato disposto dell’evidenza dei risultati raggiunti e della mancanza delle risorse necessarie a compensarli ha causato la scelta di andare allo sciopero nazionale da parte di un ampio fronte sindacale che include Cgil, Cisl, Uil, Confsal/Unsa e Flp, mentre il sindacato di base Usb ha indetto una sua giornata di astensione dal lavoro per il 12 aprile.

“A distanza ormai di anni dall’effettuazione delle prestazioni e del raggiungimento degli obiettivi- si legge in un comunicato unitario delle organizzazioni sindacali che promuovono lo sciopero del 2 aprile - il personale dell’Agenzia si vede ancora incredibilmente negare le somme spettanti relative agli anni 2016 e 2017.

Come se non bastassero i ritardi nell’emanazione dei Decreti relativi allo stanziamento delle somme derivanti dal comma 165 e il progressivo e continuo decremento delle risorse complessive disponibili, nonostante gli sforzi compiuti in questi anni dalle donne e dagli uomini dell’Agenzia per permettere il buon funzionamento della struttura”

In particolare, i sindacati rimarcano la repentinità del mutamento di scenario e che per certi versi era evidente durante la presentazione dei risultati dell’Agenzia:

“Se il problema fino a pochi giorni fa era quello di reperire risorse aggiuntive per riconoscere tali sforzi, resi ancora più complessi dalle nuove attività attribuite e dai carichi di lavoro aumentati, oggi apprendiamo che l’Agenzia mette in discussione parte delle risorse storicamente affluite al Fondo, previste dallo Statuto dell’Agenzia e dal CCNL: quelle relative alle attività aggiuntive svolte per conto di altri Enti pubblici, che si attestano mediamente sui 30 milioni annui. La cosa incredibile è che questo avviene a distanza quasi di un anno dalla costituzione del Fondo che ha fatto l’Agenzia (che comprende tali somme) e su cui da tempo si protrae il negoziato”

La vertenza dei lavoratori delle Entrate ha pertanto tutti gli elementi per preannunciarsi particolarmente delicata e complessa.

Sciopero Agenzia delle Entrate il prossimo 2 aprile 2019: comunicato del Ministero della Pubblica Amministrazione

Lo sciopero dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate è stato annunciato da un comunicato stampa del Ministero della Pubblica Amministrazione, nel quale si può leggere che:

La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica comunica che le Associazioni Sindacali FP CGIL, CISL FP, UILPA CONFSAL/UNSA e FLP, con nota del 22 marzo 2019, ha proclamato lo sciopero nazionale del personale dell’Agenzia delle Entrate per tutta la giornata di lavoro del giorno 2 aprile 2019.

Al fine di contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona costituzionalmente tutelati ai sensi dell’art.1 della legge 12 giugno 1990, n.146, nel corso dello sciopero saranno assicurati, dalle Amministrazioni pubbliche interessate, adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici essenziali di cui all’articolo 2 della legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazioni ed integrazioni, mediante l’erogazione delle prestazioni indispensabili individuate dai contratti collettivi di lavoro, così come interpretati dalla Commissione di Garanzia ai sensi dell’art. 13 della citata legge n. 146/1990 e successive modificazioni ed integrazioni

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