Assunzioni al Sud: in arrivo il bando di concorso per 2.800 tecnici

Stefano Paterna - Pubblica Amministrazione

Bando di concorso in arrivo per 2.800 assunzioni di tecnici al Sud. Cinque i profili ricercati: ingegneri, esperti gestionali, project manager del territorio, amministrativi giuridici e project data analyst. La selezione avverrà per titoli e attraverso una prova telematica e si concluderà a luglio. Le assunzioni saranno solo a tempo determinato.

Assunzioni al Sud: in arrivo il bando di concorso per 2.800 tecnici

Assunzioni al Sud per 2.800 tecnici, il bando di concorso è in arrivo per l’inizio di aprile: entro l’1 o il 2 sarà pubblicato.

Ad assicurarlo sono stati il 25 marzo, durante una conferenza stampa a Palazzo Vidoni, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta e la Ministra per la Coesione territoriale Mara Carfagna, dopo l’ok ricevuto dalla Conferenza Unificata.

L’obiettivo del nuovo concorso è quello di dotare le PA del Mezzogiorno di professionalità giovani di alta qualità, “native digitali”, in grado di supportare da subito le amministrazioni nella complessa gestione del Pnrr o Recovery Plan che dir si svoglia.

Tuttavia, si tratterà comunque di assunzioni a tempo determinato di massimo 36 mesi.

In particolare i profili tecnici ricercati sono cinque:

  • ingegneri,
  • esperti gestionali,
  • project manager del territorio,
  • amministrativi giuridici,
  • project data analyst.

Le regioni che saranno interessate dal bando sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La sfida invece è rappresentata dalla volontà di tenere comunque, nonostante la pandemia da Coronavirus, un concorso pubblico per prove e non per soli titoli, che termini entro il mese di luglio.

Assunzioni al Sud, bando di concorso per 2.800 tecnici: modalità e termini

“È una sfida bellissima, un’innovazione per modalità e tempi: in cento giorni assumeremo 2.800 professionisti ‘high skill’ per le amministrazioni del Sud”.

Questo è quanto dichiarato dal Ministro Brunetta il 25 marzo 2021, che ha anche aggiunto:

“È il primo test per la rivoluzione nel reclutamento dell’intera Pubblica amministrazione. Dimostreremo che si possono fare concorsi digitali serissimi, in presenza, in sicurezza e in tempi ristretti. Se funziona, vorremmo applicare questo stesso criterio per tutte le procedure di assunzione nella PA, a cominciare da quelle legate ai progetti del Recovery”.

In pratica, il modello adottato prevede candidature online nei 15 giorni successivi alla pubblicazione del bando tramite la piattaforma digitale di Formez Step One 2019.

Sulla base delle candidature si otterrà una prima graduatoria per titoli di 8.400 idonei, articolata per i cinque profili professionali, entro il mese di maggio.

A giugno invece si terrà la prova con test a risposta multipla in modalità telematica: 40 quesiti a i quali rispondere in 60 minuti.

Le sedi saranno decentrate su tutto il territorio nazionale, tenendo conto del numero dei candidati e delle necessità dovute all’emergenza sanitaria.

Tutto il processo concorsuale dovrebbe concludersi a luglio con la pubblicazione delle graduatorie dei vincitori e degli idonei e le 2.800 assunzioni a tempo determinato.

Lo chiamano “Bando Competenze”: cinque profili ricercati al Sud, ma solo per 36 mesi

“Mi piacerebbe chiamarlo “Bando Competenze” ”- ha affermato in conferenza stampa il ministro Carfagna - “perché porterà al Sud non un generico rafforzamento degli organici, ma personale selezionato per rispondere alle necessità degli interventi che saranno previsti nel Pnrr: ingegneri, analisti, esperti in progettazione e pianificazione, specialisti nella gestione di interventi complessi”.

Ma di cosa si occuperanno nel dettaglio questi giovani tecnici? Per alcuni dei profili ricercati la risposta è ovvia, essendo tutto sommato figure ben conosciute anche nell’ambito delle pubbliche amministrazioni come ingegneri ed esperti amministrativi e giuridici.

Gli altri invece sono un po’ da scoprire e in conferenza stampa così sono stati decritti:

  • gli esperti gestionali supporteranno la programmazione e pianificazione degli interventi e la loro gestione, monitoraggio e controllo, compresi i processi di
  • rendicontazione richiesti dai diversi soggetti finanziatori;
  • i progettisti territoriali si occuperanno di progettare e gestire percorsi di animazione e innovazione sociale basati sui bisogni del territorio e la definizione e messa in pratica di servizi per la cittadinanza;
  • il compito dei project data analyst sarà l’analisi dei sistemi esistenti e la progettazione di dati logici per i sistemi.

Rimane, però, da chiedersi perché mai tutta questa “epocale” rivoluzione nei criteri di reclutamento di personale pubblico molto qualificato, debba infine concludersi solo con delle assunzioni a tempo determinato di massimo tre anni.

La domanda da rivolgere a Brunetta e Carfagna è ancora più pertinente, in considerazione del fatto che la nostra Pubblica Amministrazione è in difficoltà per diversi fattori: l’elevata età anagrafica, le scarse competenze digitali, il numero sempre più ridotto dei dipendenti pubblici rispetto agli altri paesi europei e la lentezza dei concorsi.

Ora quale attrattiva può avere per giovani davvero in possesso di alte qualificazioni un bando di concorso per assunzioni di massimo 36 mesi?

Dalla risposta al quesito dipenderà il successo dell’operazione e soprattutto la gestione del Pnrr al Sud.

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