Lavoro nero, aumento sanzioni in Legge di Bilancio 2019

Alessio Mauro - Leggi e prassi

Lavoro nero, aumento sanzioni del 20% in Legge di Bilancio 2019. Novità anche in merito alle violazioni su orario di lavoro e sulle regole in materia di sicurezza sul lavoro.

Lavoro nero, aumento sanzioni in Legge di Bilancio 2019

Lavoro nero, aumento del 20% delle sanzioni in Legge di Bilancio 2019: è questa una delle novità previste dalla Manovra, che ridisegna la disciplina sanzionatoria sulle violazioni commesse dai datori di lavoro.

La novità prevista dal testo approvato alla Camera, ora al Senato per il via libera definitivo, si unisce ad ulteriori inasprimenti sulle sanzioni commesse in materia di lavoro.

Non solo le assunzioni irregolari e la mancata comunicazione al centro per l’impiego, ma anche la disciplina sanzionatoria in caso di violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro subirà un incremento a partire dal 2019.

La stretta al lavoro nero e all’inosservanza delle regole in materia di lavoro si unisce alle nuove assunzioni a tempo indeterminato previste per l’Ispettorato nazionale del lavoro, in tutto 930, che verranno effettuate tra il 2019 e il 2021.

Lavoro nero, aumento del 20% delle sanzioni in Legge di Bilancio 2019

È il comma 232, art. 1 della Legge di Bilancio 2019 ad inasprire le sanzioni per violazioni in materia di lavoro.

Nel caso di impiego in nero di lavoratori la sanzione prevista aumenterà del 20% e nello specifico l’incremento riguarderà le violazioni che riguardano l’obbligo di preventiva comunicazione al Centro per l’Impiego, la somministrazione irregolare, la mancata comunicazione di distacco all’estero e le violazioni sull’orario di lavoro.

La Legge di Bilancio 2019 prevede infatti che gli importi delle sanzioni saranno incrementate del 20% per le seguenti violazioni:

  • disposizioni di cui all’articolo 3 del decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 12, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2002, n. 73,
  • disposizioni di cui all’articolo 18 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, all’articolo 12 del decreto legislativo 17 luglio 2016, n. 136,
  • disposizioni di cui all’articolo 18-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66.

L’importo della sanzione aumenterà di un ulteriore 20% nel caso in cui, nei tre anni precedenti, lo stesso datore di lavoro sia stato già destinatario di sanzioni di natura amministrativa o penale per le stesse violazioni.

Sicurezza sul lavoro, stretta alle violazioni

La stretta alle violazioni in materia di lavoro riguarderà anche gli obblighi in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.

L’incremento previsto dalla Legge di Bilancio 2019 è pari al 10% per le violazioni previste dal Testo Unico in materia di Sicurezza sul Lavoro, il decreto legislativo n. 81/2008.

Inoltre, con apposito decreto del Ministero del Lavoro, potranno essere individuate ulteriori disposizioni in materia di lavoro e legislazione sociale per le quali si applicherà l’aumento delle sanzioni nella misura del 20%.

Il quadro delle novità fin qui delineato sarà reso operativo anche grazie al piano di nuove assunzioni presso l’Ispettorato nazionale del lavoro, per il quale in Legge di Bilancio 2019 vengono stanziate nuove risorse.

Contrasto al lavoro nero, 930 assunzioni di ispettori a tempo indeterminato dal 2019 al 2021

L’attività di contrasto al lavoro nero e irregolare e alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro sarà perseguita anche grazie alle nuove assunzioni programmate dalla Legge di Bilancio 2019.

Nello specifico, l’Ispettorato nazionale del lavoro potrà assumere per incremento della dotazione organica ben 300 nuovi ispettori nel 2019, parimenti nel 2020 e nel 2021.

In tutto si tratta di 930 nuovi assunti a tempo indeterminato per i quali sono messi a disposizione 6.000.000 euro per il 2019, 24.000.000 di euro per l’anno 2020 e 37.000.000 euro annui a decorrere dall’anno 2021.

Oltre ai nuovi ispettori, la Legge di Bilancio 2019 aumenta a quattro il numero di posizioni dirigenziali generali disponibili e a 94 quelle non generali e, inoltre, ulteriori 12 unità di personale dirigenziale di livello non generale potranno essere assunti anche attingendo dalla graduatoria del concorso del 2006.

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