Rottamazione delle cartelle 2023: nella richiesta anche i debiti fino a 1.000 euro

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Dall'Agenzia delle Entrate Riscossione arrivano le FAQ, risposte a domande frequenti, sulla domanda di accesso alla tregua fiscale 2023: nella richiesta di rottamazione delle cartelle possono essere inseriti anche i debiti fino a 1.000 euro che potenzialmente rientrano nello stralcio

Rottamazione delle cartelle 2023: nella richiesta anche i debiti fino a 1.000 euro

Dall’Agenzia delle Entrate Riscossione arrivano i chiarimenti per orientarsi tra rottamazione delle cartelle 2023 e stralcio dei debiti fino a 1.000 euro.

Tra le risposte fornite con le apposite FAQ pubblicate il 20 gennaio, anche le indicazioni sulle somme da inserire nella richiesta di accesso ai benefici della tregua fiscale che deve essere presentata entro la scadenza del 30 aprile 2023.

Nella richiesta di rottamazione delle cartelle 2023 anche i debiti fino a 1.000 euro

Chi ha dei debiti fino a 1.000 euro che potrebbero rientrare nello stralcio previsto dalla Legge di Bilancio 2023 può inserire anche queste somme nella richiesta di accesso ai benefici della rottamazione quater delle cartelle:

  • pagamento delle somme dovute a titolo di capitale e spese per procedure esecutive e diritti di notifica, senza corrispondere interessi e sanzioni, interessi di mora e aggio (per le multe stradali e le altre sanzioni amministrative la definizione agevolata si applica solo agli interessi, comunque denominati, e alle somme maturate a titolo di aggio.);
  • versamento delle somme dovute in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2023 o con un piano di rateazione di 5 anni.

La rottamazione delle cartelle 2023, per cui è possibile presentare domanda online utilizzando l’apposito servizio attivo dal 20 gennaio sul portale istituzionale, riguarda tutti i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, comprese le somme che seguono:

  • contenute in cartelle non ancora notificate;
  • interessate da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione;
  • già oggetto di una precedente rottamazione, anche se decaduta per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del relativo precedente piano di pagamento.

A queste voci si aggiungono anche i carichi affidati dalle casse o dagli enti previdenziali di diritto privato in caso di provvedimento adottato dall’ente entro il 31 gennaio 2023, trasmesso, sempre entro la stessa data, all’Agenzia delle entrate-Riscossione e pubblicato sul proprio sito internet.

Dal momento che per i debiti fino a 1.000 euro che vanno dal 2000 al 2015 la Legge di Bilancio 2023 ha previsto, in base a precise regole, un annullamento automatico che si concretizzerà solo il 31 marzo 2023, l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha chiarito come orientarsi tra le due diverse strade della tregua fiscale con delle FAQ, risposte a domande frequenti, dedicate alla richiesta di accesso rottamazione delle cartelle.

Le istruzioni sulla richiesta di accesso alla rottamazione delle cartelle 2023 e lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro

Chi procede, quindi, prima del 31 marzo 2023 con la domanda per ottenere la definizione agevolata può inserire anche i debiti fino a 1.000 euro che potrebbero essere annullati per effetto dello stralcio previsto sempre dalla Legge di Bilancio 2023.

Non c’è alcun rischio di pagare somme maggiori di quelle dovute e di perdere, quindi, eventuali vantaggi che si otterrebbero dalle novità della tregua fiscale.

“Gli importi da saldare infatti, a titolo di “Rottamazione-quater”, riportati nella “Comunicazione” che Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023, terranno già conto dell’annullamento determinato dallo “Stralcio” dei debiti fino a mille euro che sarà effettuato il 31 marzo 2023”.

Specifica l’Agenzia delle Entrate Riscossione fornendo chiarimenti anche a coloro che si trovano a dover gestire il passaggio dalla rottamazione ter alla rottamazione quater e hanno dei debiti fino a 1.000 euro che potrebbero rientrare nello stralcio.

Anche in questo caso è possibile presentare la richiesta di accesso ai nuovi benefici e per l’esito l’Agenzia delle Entrate Riscossione terrà conto dell’eventuale annullamento previsto per il 31 marzo 2023.

Tutte le risposte alle domande frequenti sulla definizione agevolata prevista dalla Legge n. 197 del 2022 nel testo integrale delle FAQ diffuse il 20 gennaio 2023.

Agenzia delle Entrate Riscossione - FAQ Definizione agevolata Legge n. 197/2022
Risposte a domande frequenti sulla rottamazione delle cartelle 2023: testo aggiornato al 20 gennaio

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