Ricerca e sviluppo industriale, nuovi fondi per le imprese dal MISE

Alessio Mauro - Incentivi alle imprese

Ricerca e sviluppo industriale, dal MISE 591 milioni di euro per le imprese. Lo rende noto il comunicato del 28 giugno, sull'imminente pubblicazione di un nuovo decreto in Gazzetta Ufficiale. Le risorse si aggiungono ai 500 milioni previsti dal Fondo nazionale complementare al PNRR.

Ricerca e sviluppo industriale, nuovi fondi per le imprese dal MISE

Ricerca e sviluppo industriale, il Ministero dello Sviluppo economico mette a disposizione delle imprese nuove risorse per oltre 591 milioni di euro.

Ad anticipare il contenuto di un nuovo decreto che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale è il comunicato stampa del 28 giugno 2022.

La nuova dotazione finanziaria si aggiunge a quella iniziale prevista dal Fondo nazionale complementare al PNRR, pari a 500 milioni di euro.

I nuovi fondi serviranno a finanziare i progetti delle imprese, presentati nell’ambito degli accordi per l’innovazione.

Ricerca e sviluppo industriale, nuovi fondi per le imprese dal MISE

Il MISE dispone l’immediato rifinanziamento della misura per incentivare gli investimenti in ricerca e sviluppo industriale sull’intero territorio dello Stato.

Lo rende noto il comunicato stampa del 28 giugno 2022, che dà conto dell’imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di un nuovo decreto ministeriale, già registrato dalla Corte dei Conti.

Le nuove risorse per il finanziamento di progetti presentati dalle imprese nell’ambito degli accordi per l’innovazione ammonterebbero a oltre 591 milioni di euro.

Tali risorse potenziano la dotazione finanziaria prevista dal Fondo nazionale complementare al PNRR, che poteva contare inizialmente su 500 milioni di euro.

I fondi erano già stati richiesti interamente nella prima giornata di apertura dello sportello online, lo scorso 11 maggio 2022.

Le domande in graduatoria sono state 340, e hanno richiesto un nuovo intervento sugli incentivi.

A riguardo il Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, sottolinea quanto di seguito riportato:

“Agire con velocità per individuare soluzioni concrete e recuperare nuove risorse necessarie a finanziare misure che si sono dimostrate valide è la via giusta per avvicinare la pubblica amministrazione agli imprenditori che hanno avuto coraggio di fare impresa e credere nel futuro.”

Una nuova finestra di incentivi da 500 milioni di euro sarà prevista per il prossimo autunno.

Ricerca e sviluppo industriale e potenziamento dell’attrazione degli investimenti esteri

Oltre al rifinanziamento degli incentivi per ricerca e sviluppo industriale, il MISE intende potenziare l’attrazione per gli investimenti esteri.

In questo caso a renderlo noto è il comunicato stampa del 29 giugno 2022.

Un nuovo decreto MISE istituisce una segreteria tecnica a supporto del Comitato interministeriale per l’attrazione degli investimenti esteri, attuando la disposizione del Decreto Aiuti.

All’organismo sono attribuiti i seguenti compiti:

  • la ricognizione di potenziali investitori strategici esteri;
  • l’elaborazione di proposte di investimento e di strategie di offerta settoriale;
  • l’implementazione di banche dati;
  • la creazione di uno sportello unico a supporto degli investitori esteri per pratiche e adempimenti.

Per far fronte alle delocalizzazioni e per favorire gli investimenti esteri, la struttura ha come scopo anche quello di favorire la collaborazione con gli strumenti messi in campo dall’ICE e Invitalia.

In merito, il Ministro Giorgetti ha dichiarato quanto si può leggere di seguito:

“Riportare le produzioni in Italia da una parte e favorire gli investimenti esteri nel nostro Paese per lo sviluppo e il rilancio della nostra industria rappresentano due passaggi importanti sui quali ho puntato molto. Per il reshoring non servono le chiacchiere ma strumenti concreti e coordinati. Credo che la strada che abbiamo individuato, con l’organismo guidato da Teti riuscirà a mettere a terra progetti avvalendosi di tutti gli strumenti a disposizione: dalla collaborazione con gli altri ministeri alle opportunità offerte dal PNRR. Lavorando in sinergia con altre direzioni del ministero e con strategie a breve, medio e lungo termine, sarà possibile dare nuovi strumenti alla nostra industria”, conclude il ministro.”

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