Reddito di cittadinanza o REI? L’INPS chiarisce: «Il trattamento più favorevole»

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Reddito di cittadinanza o REI? Polemiche sull'importo dell'assegno riconosciuto ad alcuni beneficiari, che sarebbe inferiore a quello già percepito con il Reddito di Inclusione. L'INPS con un comunicato chiarisce: «sarà assicurato il trattamento più favorevole».

Reddito di cittadinanza o REI? L'INPS chiarisce: «Il trattamento più favorevole»

Reddito di cittadinanza o REI? Dopo le polemiche sull’importo dell’assegno riconosciuto ad alcuni beneficiari, che sarebbe inferiore a quello già percepito con il reddito di inclusione, arriva il comunicato stampa dell’INPS: “sarà assicurato il trattamento più favorevole” .

Il REI ha lasciato il posto al reddito di cittadinanza. Due meccanismi, due modalità, due forme diverse per una sostanza simile. Offrire un sostegno economico ai cittadini che ne hanno bisogno è lo scopo delle due misure gestite dall’INPS.

Reddito di cittadinanza o REI? L’INPS chiarisce: «Il trattamento più favorevole»

Dal 1° marzo il reddito di Inclusione non può essere più richiesto, e da aprile non può essere più riconosciuto né rinnovato per una seconda volta. Ma a coloro i quali è stato riconosciuto il diritto al beneficio prima di aprile 2019 viene erogato per tutta la durata inizialmente prevista.

Resta il fatto che tutti, anche i beneficiari del REI, possono richiedere il reddito di cittadinanza e rinunciare all’assegno percepito in precedenza nel caso in cui si ottenga la nuova card.

Il regime transitorio, così come delineato dall’INPS nella circolare numero 43 del 2019, non fa una piega. Ma nel passaggio dalla teoria alla pratica sono sorti dei problemi.

Alcuni beneficiari del REI hanno richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza con una sorpresa spiacevole: l’importo del nuovo assegno sarebbe risultato inferiore a quello del vecchio.

L’inconveniente ha generato una serie di polemiche e il presidente dell’INPS Pasquale Tridico, con il comunicato stampa diffuso il 19 aprile, ha chiarito:

“Ho letto di una cittadina che afferma che sarebbe stata ammessa al reddito di Cittadinanza per ricevere un sussidio di importo inferiore a quello che riceveva per il ReI. Stiamo eseguendo tutte le necessarie verifiche, ma l’ipotesi in questione è veramente remota, essendo il RdC una misura più generosa del ReI. In ogni caso è evidente che, ove mai un caso del genere dovesse verificarsi, al cittadino che non aveva terminato la fruizione del Rei sarà assicurato il trattamento più favorevole.

Dunque, nel caso in cui i cittadini abbiano i requisiti per beneficiare del REI e del reddito di cittadinanza, e l’assegno abbia due importi diversi, hanno diritto al sostegno economico di valore superiore.

INPS - Comunicato stampa diffuso il 19 aprile 2019
Comunicato stampa: dichiarazioni del presidente Tridico sul reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza e REI, le polemiche e i chiarimenti INPS sull’importo

L’assegnazione dei primi importi ha generato tutt’altro che soddisfazione. Troppo basso il valore rispetto alle aspettative. E anche su questo il presidente INPS ha messo le cose in chiaro:

“Il 65% delle 473 mila pratiche fino ad oggi accettate del reddito di cittadinanza ha un importo tra i 400 e 1200 euro. La media dell’assegno è di 520 euro. È questo il dato che bisogna raccontare, tutto è stato calcolato in modo equo. Spiace che si soffermi sui casi di singoli che avendo già un reddito percepiscono importi tra i 40 e 150 euro. Questi casi rappresentano il 17% della platea”.

E in effetti 40 euro è la cifra minima riconosciuta, come si legge anche nel manuale INPS dedicato.

Il reddito di cittadinanza si calcola sommando due quote:

  • l’integrazione al reddito, che può arrivare fino ad un massimo di 6.000 euro annui, 500 euro al mese, e viene calcolata tenendo conto del numero e della tipologia di componenti il nucleo;
  • il contributo per l’affitto o per il mutuo, che in caso di locazione della casa di abitazione non può essere superiore a 3.360 euro annui, pari a 280 euro mensili per il reddito di cittadinanza. In caso di mutuo arriva fino a 150 euro al mese.

Anche il reddito di inclusione è uno strumento di integrazione al reddito. La soglia con cui confrontare le risorse economiche del nucleo familiare è pari, per un singolo, a 2.250 euro e cresce all’aumentare del nucleo familiare.

Nella tabella che segue il beneficio massimo destinato a coloro che non ricevono altri trattamenti e hanno risorse reddituali pari a zero:

Numero componenti​Importo REI mensile
​1 ​187, 50 €
2 294,50€
3 382,50€
4 461,25€
5 ​534,37 €
​6 o più ​539,82 €

Per i due strumenti di supporto economico il meccanismo da applicare e i fattori da considerare sono diversi. Al di là di ogni aspettativa per alcuni, in questa prima tornata, la nuova misura di sostegno è stata meno generosa della vecchia.

Nonostante i chiarimenti INPS, resta il fatto che il debutto ufficiale del reddito di cittadinanza, tanto atteso, a qualcuno ha lasciato l’amaro in bocca.

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