Bonus giovani imprenditori agricoli 2023: come funziona l’esonero contributivo

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

La Legge di Bilancio 2023 ha prorogato al 31 dicembre il bonus per i giovani imprenditori agricoli. I coltivatori diretti e IAP con meno di 40 anni d'età che si iscrivono alla previdenza agricola possono beneficiare dell'esonero contributivo del 100 per cento per due anni

Bonus giovani imprenditori agricoli 2023: come funziona l'esonero contributivo

I coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali sotto i 40 anni d’età possono beneficiare dell’esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi IVS in caso di nuova iscrizione nella previdenza agricola nel corso del 2023.

Lo prevede la Legge di Bilancio 2023, che ha prorogato la misura in vigore nel 2022 fino al prossimo 31 dicembre.

Lo sgravio spetta, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, per un massimo di 2 anni e non è cumulabile con altri incentivi dello stesso tipo.

L’agevolazione si applica nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento UE in materia di aiuti de minimis.

Bonus giovani imprenditori agricoli 2023: come funziona l’esonero contributivo

Viene confermato anche per quest’anno il bonus per i giovani imprenditori agricoli. La Legge di Bilancio 2023, infatti, ha prorogato l’incentivo fino al prossimo 31 dicembre.

Si tratta della misura che si pone l’obiettivo di promuovere l’imprenditoria giovanile in agricoltura. Si rivolge in particolare ai coltivatori diretti e agli IAP (imprenditori agricoli professionali) con meno di 40 anni.

I lavoratori appartenenti a tali categorie possono beneficiare di un esonero contributivo del 100 per cento sulla contribuzione dovuta presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti (IVS).

La misura prevista dalla Legge di Bilancio 2023, dunque, proroga di un anno quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022, che a sua volta estendeva la validità dell’esonero.

I coltivatori diretti e gli IAP sotto i 40 anni d’età, quindi, per le nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate fino al 31 dicembre 2023, possono beneficiare dell’esonero dal versamento del 100 per cento dell’accredito contributivo IVS presso l’assicurazione generale obbligatoria.

Lo sgravio spetta per un massimo di 2 anni ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Bonus giovani imprenditori agricoli 2023: non è cumulabile con altri esoneri

Il bonus per gli imprenditori agricoli sotto i 40 anni fa parte del pacchetto di misure previste dalla Legge di Bilancio 2023 per favorire l’occupazione insieme ai bonus per l’assunzione dei giovani under 36, dei percettori del reddito di cittadinanza e a quello per l’assunzione di donne che si trovano in particolari condizioni svantaggiate.

L’esonero contributivo per i coltivatori diretti e gli IAP non è cumulabile con altri sgravi o incentivi dello stesso tipo, previsti dalla normativa vigente, che stabiliscono riduzioni delle aliquote di finanziamento.

Come si legge nell’articolo 1, comma 503 della Legge di Bilancio 2020, la cui validità è stata estesa al 31 dicembre 2023, sarà l’INPS a monitorare, utilizzando risorse umane, strumenti e risorse finanziarie a disposizione, il numero di iscrizioni effettuate e le conseguenti minori entrate contributive.

L’Istituto invierà una relazione mensile al Ministero del Lavoro, delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, MIMIT e al MEF.

Le disposizioni che disciplinano l’esonero per i giovani imprenditori agricoli si applicano nei limiti previsti dai regolamenti UE n. 1407/2013 e n. 1408/2013 della Commissione, relativi all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti de minimis.

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