Proroga cartelle, pace fiscale e non solo: dall’AdER le novità del decreto Rilancio

Proroga delle scadenze per cartelle, pace fiscale ed avvisi di accertamento: dall'Agenzia Entrate Riscossione arrivano chiarimenti sulle novità del decreto Rilancio n. 34 del 19 maggio 2020.

Proroga cartelle, pace fiscale e non solo: dall'AdER le novità del decreto Rilancio

Proroga delle scadenze anche per cartelle, avvisi di accertamento, ma soprattutto per la pace fiscale: le novità del decreto Rilancio sono al centro delle FAQ pubblicate dall’Agenzia Entrate Riscossione.

Il decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 interviene per attutire gli effetti della mole di scadenze legate alle cartelle esattoriali, compresi i contestati controlli annunciati dal Presidente Ruffini in Audizione presso la Commissione Finanze della Camera lo scorso 22 aprile 2020, che saranno sospesi per tutto l’anno.

Sono tante le novità introdotte dal decreto Rilancio, ed uno dei punti più importanti riguarda il rinvio delle scadenze della rottamazione e del saldo e stralcio delle cartelle: le rate da versare nel 2020 vengono prorogate al 10 dicembre, senza la possibilità di fruire dei 5 giorni di tolleranza.

Un salvagente anche per i decaduti dalla pace fiscale nel 2019, ai quali viene fornita l’opportunità straordinaria di accedere ad un nuovo piano di rateazione delle cartelle.

Un insieme di misure per le quali le FAQ AdER fanno chiarezza.

Analizziamo di seguito quali sono gli atti oggetto di proroga e le nuove scadenze da rispettare.

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Proroga cartelle, pace fiscale e non solo: dall’AdER le novità del decreto Rilancio

Una pagina informativa ad hoc ed una serie di FAQ consentono all’Agenzia Entrate Riscossione di analizzare le novità introdotte dal decreto legge n. 34/2020, il decreto Rilancio.

Partendo dai termini per il pagamento di cartelle, avvisi di addebito ed accertamento, l’AdER evidenzia come la scadenza della sospensione sia stata differita al 31 agosto 2020. Ad essere interessati dal rinvio sono i pagamento in scadenza dall’8 marzo al 31 agosto, che potranno essere effettuati entro il 30 settembre 2020.

I pagamento sospesi potranno essere effettuati anche mediante rateizzazione. La domanda per dilazionare il versamento dovrà essere presentata all’Agenzia delle Entrate entro il 30 settembre 2020, al fine di evitare le procedure di recupero.

La proroga delle scadenze riguarda ovviamente anche i piani di rateizzazione in corso. Le rate in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo ed il 31 agosto 2020 dovranno essere versate entro il termine del 30 settembre 2020.

Proroga rottamazione ter e saldo e stralcio delle cartelle

Tra i pagamenti oggetti di proroga vi sono anche le scadenze delle rate di rottamazione ter e saldo e stralcio delle cartelle. Chi è in regola con il pagamento delle rate scadute nel 2019 potrà versare le somme dovute entro il 10 dicembre 2020.

La proroga della pace fiscale prevista dal decreto Rilancio perde però la possibilità per i “ritardatari” di sfruttare il termine di tolleranza di cinque giorni. La scadenza categorica per pagare le rate della rottamazione e del saldo e stralcio delle cartelle è quindi fissata al 10 dicembre 2020.

Accanto alla proroga delle rate, il decreto Rilancio consente ai decaduti dalla pace fiscale di beneficiare di una deroga alle regole ordinarie.

Chi non ha pagato le rate di rottamazione ter o saldo e stralcio in scadenza nel 2019, ed è quindi decaduto dai benefici della definizione agevolata, può rateizzare il debito residuo, presentando domanda ai sensi dell’ex articolo 19 del DPR n. 602/1973.

Rateizzazioni, decadenza nel caso di mancato pagamento di 10 rate

Per i piani di dilazione già in essere alla data dell’8 marzo 2020 e per i provvedimenti di accoglimento delle richieste presentate fino al 31 agosto 2020, la decadenza del debitore dalle rateizzazioni accordate si determina nel caso di mancato pagamento di dieci rate, anche non consecutive (invece delle cinque rate ordinariamente previste).

Niente pignoramenti fino al 31 agosto 2020

Il decreto Rilancio sospende fino al 31 agosto 2020 i pignoramenti presso terzi su stipendi e pensioni. Le somme oggetto di pignoramento non devono essere sottoposte ad alcun vincolo di indisponibilità ed il soggetto terzo pignorato deve renderle fruibili al debitore; ciò anche in presenza di assegnazione già disposta dal giudice dell’esecuzione.

Cessati gli effetti della sospensione, e quindi dal 1° settembre 2020, riprenderanno ad operare gli obblighi imposti al soggetto terzo debitore.

Agenzia delle Entrate Riscossione - FAQ sul decreto Rilancio
Scarica i chiarimenti AdER sulle novità in materia di riscossione previste dal decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020

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