Deleghe fattura elettronica, i commercialisti chiedono la proroga

Alessio Mauro - Commercialisti ed esperti contabili

Deleghe fattura elettronica, proroga di almeno un anno: a chiedere il rinvio della scadenza è il Consiglio Nazionale dei Commercialisti, nella lettera inviata all'Agenzia delle Entrate il 4 dicembre 2020.

Deleghe fattura elettronica, i commercialisti chiedono la proroga

Deleghe fattura elettronica, serve la proroga. A chiederlo è il Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Massimo Miani.

Nella lettera indirizzata all’Agenzia delle Entrate il 4 dicembre 2020 viene evidenziata la difficoltà di procedere con il rinnovo delle deleghe in scadenza alla fine dell’anno. Serve una proroga quantomeno annuale, evidenziano i commercialisti.

Alla proroga delle deleghe relative ai servizi di fatturazione elettronica, i commercialisti affiancalo la richiesta di chiarimenti sulle polizze assicurative per i visti di conformità relativi al superbonus del 110%.

Deleghe fattura elettronica, i commercialisti chiedono la proroga

Il rinnovo delle deleghe per i servizi di fatturazione elettronica è uno degli adempimenti di dicembre 2020. Quelle rilasciate dalla data di avvio dell’e-fattura sono ormai in scadenza, considerando che la validità delle stesse è pari a 2 anni, e non 4 come previsto per la generalità dei servizi online dell’Agenzia delle Entrate.

Un appuntamento che però si inserisce in un contesto complesso. La proroga delle deleghe per la fattura elettronica viene sollecitata dal CNDCEC, alla luce del perdurare dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid-19.

L’esigenza di ridurre al minimo i momenti di contatto con persone diverse da familiari e collaboratori rende tutt’altro che idoneo incontrare i propri clienti al solo fine di rinnovare le deleghe in scadenza a fine 2020.

L’auspicio del Presidente del CNDCEC Miani, evidenziato nella lettera inviata all’Agenzia delle Entrate il 4 dicembre 2020, è che possa essere disposta una proroga delle deleghe almeno annuale.

C’è poi il tema del superbonus del 110% al centro della missiva del Consiglio Nazionale. Serve fare chiarezza sulle polizze assicurative per il visto di conformità.

Superbonus del 110%, fare chiarezza sull’assicurazione per il visto di conformità

I temi aperti sul fronte fiscale sono tanti, e tra questi c’è quello dell’assicurazione richiesta ai commercialisti per il rilascio del visto di conformità relativo alle comunicazioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Il Presidente del CNDCEC Massimo Miani scrive al Direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini che:

“sono giunte al Consiglio nazionale dei commercialisti segnalazioni su iniziative da parte di alcune Direzioni territoriali dell’Agenzia delle entrate, finalizzate al controllo della validità di tali visti, con cui viene richiesto ai professionisti (peraltro, tramite lettera inviata agli Ordini territoriali dei Commercialisti) l’invio di copia della polizza assicurativa che “dovrà prevedere specifica clausola di copertura per tale attività di apposizione del visto di conformità sul modello di opzione per la cessione o per lo sconto in fattura”.

Una richiesta in contrasto rispetto a quanto disposto dal decreto Rilancio e rispetto alle indicazioni fornite dal Direttore Ruffini in Audizione presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria del 18 novembre.

Durante l’incontro, il Direttore delle Entrate ha evidenziato che:

“non è necessario prevedere alcuna specifica clausola di copertura per i visti di conformità relativi al Superbonus del 110% nelle polizze assicurative già stipulate dai professionisti per il rilascio dei visti di conformità sulle dichiarazioni fiscali in corso di validità”.

Servono quindi istruzioni di prassi chiare, per evitare incertezze interpretative da parte delle Direzioni territoriali dell’Agenzia delle Entrate ed ulteriori adempimenti (non obbligatori) a carico dei commercialisti.

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