Pensione di reversibilità 2022, coniuge separato spetta senza vincoli: le istruzioni della circolare INPS

Tommaso Gavi - Pensioni

Pensione di reversibilità 2022, spetta al coniuge separato o con addebito. Lo chiariscono le istruzioni della circolare INPS numero 19 del 1° febbraio 2022: il soggetto viene equiparato a tutti gli effetti al coniuge superstite.

Pensione di reversibilità 2022, coniuge separato spetta senza vincoli: le istruzioni della circolare INPS

Pensione di reversibilità 2022, ne ha diritto il coniuge separato o con addebito.

Lo chiarisce la circolare numero 19 del 1° febbraio con cui l’INPS fornisce le istruzioni da seguire.

La pensione ai superstiti spetta al coniuge separato, anche se con addebito o per colpa senza diritto agli alimenti, in quanto viene equiparato al coniuge superstite.

La nuova circolare modifica quanto previsto circolare INPS numero 185 del 2015, paragrafo 2.1 e chiarisce quali sono le procedure da seguire.

Pensione di reversibilità 2022, spetta al coniuge separato per colpa o con addebito: le istruzioni INPS

La pensione di reversibilità, che insieme alla pensione indiretta rientra tra i trattamenti pensionistici ai superstiti è l’oggetto della circolare INPS numero 19 del 1° febbraio 2021.

INPS - Circolare numero 19 del 1° febbraio 2022
Riconoscimento del diritto alla pensione ai superstiti in favore del coniuge separato per colpa o con addebito della separazione con sentenza passata in giudicato senza diritto agli alimenti. Nuove istruzioni operative.

Il documento di prassi fornisce, tra le altre, le istruzioni per il coniuge separato, anche se con addebito o per colpa senza diritto agli alimenti.

A livello generale l’articolo 22 della legge 21 luglio 1965, n. 903, prevede il diritto alla pensione ai superstiti in favore del coniuge superstite.

Tra i requisiti non è richiesto che il coniuge sia a carico del soggetto al momento della morte, ma unicamente l’esistenza del rapporto coniugale.

Sulla stessa linea, il coniuge separato anche se con addebito o per colpa senza diritto agli alimenti viene equiparato al coniuge superstite.

Mentre la sentenza numero 450 del 1989 della Corte Costituzionale riconosce il diritto alla pensione al coniuge separato, solo nel caso in cui lo stesso abbia diritto agli alimenti a carico del coniuge deceduto, la sentenza della Corte Costituzionale numero 286 del 1987 non prevede alcuna differenza di trattamento.

Tale orientamento ha prevalso nell’interpretazione della Corte di Cassazione e ha portato modificare quanto previsto al paragrafo 2.1 della circolare numero 185 del 2015.

Nello specifico, il recente documento di prassi dell’INPS sottolinea quanto segue:

“Con la presente circolare, su conforme parere del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, si recepisce il menzionato orientamento costante della giurisprudenza della Corte di Cassazione e si forniscono istruzioni in ordine alla gestione delle domande già presentate o respinte, nonché in merito alla ricostituzione o alla revoca delle pensioni già liquidate ad altre categorie di superstiti.”

La circolare fornisce quindi le nuove istruzioni da seguire.

Pensione di reversibilità 2022, cosa prevede la circolare INPS

Il documento di prassi dell’INPS fornisce le istruzioni, alla luce del citato orientamento della Cassazione.

La circolare si sofferma sui seguenti aspetti:

  • premessa;
  • destinatari;
  • definizione delle domande;
  • ricostituzione o revoca delle pensioni già liquidate ad altre categorie di superstiti;
  • gestione dei ricorsi giudiziari e amministrativi.

Tra i destinatari della pensione di reversibilità c’è il coniuge separato, anche se con addebito o per colpa senza diritto agli alimenti. Il soggetto viene equiparato sotto ogni profilo al coniuge superstite.

Di conseguenza ha diritto alla pensione ai superstiti.

Le domande che saranno presentate a partire dal 1° febbraio 2022 e quelle pendenti dovranno seguire le istruzioni della circolare INPS in questione.

Su richiesta degli interessati devono essere riesaminate le domande respinte, a patto che non sia intervenuta una sentenza passata in giudicato.

Per i riesami si devono applicare le disposizioni previste per la decadenza e la prescrizione.

Se la pensione ai superstiti è stata liquidata ad un’altra categoria di superstite, il riconoscimento del diritto alla pensione in favore del coniuge separato comporta:

“la ricostituzione o la revoca della pensione già liquidata, con effetto dalla decorrenza originaria.”

Non si procederà, tuttavia, al recupero delle somme corrisposte.

La circolare, infine, fornisce indicazioni in merito ai ricorsi giudiziari e amministrativi.

Per i giudizi in primo grado o in appello, quindi in corso, le strutture territoriali devono accogliere e liquidare le istanze di parte, nei limiti della prescrizione quinquennale a partire dalla data della domanda iniziale.

Per quanto riguarda i ricorsi amministrativi pendenti, per i quali è in corso l’istruttoria, le strutture territoriali dovranno verificare se si può modificare il provvedimento di diniego impugnato.

Nel caso in esame:

“provvederanno alla liquidazione in autotutela del trattamento pensionistico ai superstiti e definiranno il ricorso in via amministrativa per cessata materia del contendere, qualora il provvedimento adottato risulti pienamente satisfattivo della pretesa avanzata con il ricorso.”

I ricorsi già inoltrati al competente Comitato ma non inseriti nell’ordine del giorno, saranno restituiti alle strutture territoriali per le necessarie verifiche.

Per i ricorsi già inseriti nell’orine del giorno, le strutture territoriali dovranno comunicare se è stato emesso il provvedimento di liquidazione del trattamento in autotutela.

In questo modo il Comitato può prendere atto della cessazione della materia di contesa.

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