Reddito di cittadinanza: in arrivo altri 32.000 SMS con la comunicazione di sospensione

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Domani 25 agosto 2023 altre famiglie perderanno l'accesso al reddito di cittadinanza. Sono in arrivo infatti altri 32.000 SMS con la comunicazione sospensione della prestazione. Ad anticiparlo è stato il direttore centrale della comunicazione dell’INPS

Reddito di cittadinanza: in arrivo altri 32.000 SMS con la comunicazione di sospensione

Domani arriveranno altri 32.000 nuovi SMS dall’INPS che comunicano ai percettori la sospensione del reddito di cittadinanza per via del superamento del limite di 7 mensilità per il 2023.

Ad anticiparlo è stato il direttore centrale della comunicazione dell’Istituto intervenuto questa mattina nella trasmissione di Rai3Agorà Estate”.

In totale, precisa il direttore, fino a dicembre saranno circa 240.000 i nuclei che perderanno l’accesso al reddito di cittadinanza.

Dal 1 ° settembre per loro sarà disponibile il nuovo supporto per la formazione e il lavoro, una indennità di 350 euro mensili prevista per la partecipazione a percorsi di formazione e attivazione al lavoro.

Reddito di cittadinanza: in arrivo altri 32.000 SMS con la comunicazione di sospensione

Come noto ormai, la Legge di Bilancio ha previsto l’abolizione definitiva del reddito di cittadinanza a partire dal 1° gennaio del 2024, mentre per quest’anno è stata notevolmente ridotta la durata massima della fruizione del beneficio.

La novità si applica ai nuclei familiari al cui interno non sono presenti minori, persone con disabilità o con più di 60 anni, i quali possono ricevere il sussidio economico nel limite massimo di 7 mensilità.

Si tratta quindi dei cosiddetti soggetti occupabili che sono attivabili al lavoro e che non sono stati presi in carico dai servizi sociali.

Chi riceve il reddito di cittadinanza in continuità da gennaio, dunque, ha superato il nuovo limite con la mensilità di luglio. Queste persone, al momento circa 159.000 nuclei familiari, hanno ricevuto a fine mese un freddo SMS che comunicava loro l’avvenuta sospensione del reddito di cittadinanza.

La comunicazione inviata dall’INPS relativa alla fine dei pagamenti, però, è apparsa tutt’altro che chiara, il che ha contribuito ad aumentare la confusione delle persone coinvolte, le quali si sono riversate nei centri sociali per maggiori indicazioni ma anche sotto le sedi INPS per protestare.

“Domanda di RdC sospesa come previsto dall’art.13 del DL 48/2023 conv. legge 85/2023. In attesa di eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali.”

Un messaggio burocratico e che non fornisce alcun dettaglio o ulteriori spiegazioni che ha portato pochi giorni dopo al rilascio di un comunicato stampa da parte dell’INPS in cui più o meno velatamente si scusava per la forma della comunicazione.

Come preventivato, sono in arrivo nuove comunicazioni da parte dell’Istituto che avvisano della sospensione del reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza: ad agosto sospeso ad altri 32.000 nuclei, da settembre via al supporto per la formazione e il lavoro

Domani, 25 agosto 2023 partiranno altri 32.000 SMS destinati ad altri ormai ex percettori del sussidio economico. Ad anticiparlo è stato questa mattina nella trasmissione di Rai 3Agorà Estate” il direttore centrale della comunicazione dell’INPS, Diego De Felice.

“A luglio sono stati 159.000 i nuclei a ricevere l’SMS, domani verrà comunicato a quelli che hanno la settima mensilità ad agosto. Saranno 32.850 nuclei. Da qui a dicembre ne arriveranno altri per circa 40.000. Alla fine la sospensione sarà comunicata in totale a 240.000 nuclei.”

A cambiare sembra però essere la forma e il contenuto del messaggio che arriverà ai cittadine e alle cittadine interessati:

“Gentile utente, il 31 agosto terminerà il suo periodo di fruizione del RdC. Dal 1° settembre parte la nuova misura Supporto Formazione e Lavoro. Info e FAQ sui siti INPS e Ministero Lavoro.”

Una forma decisamente meno fredda e burocratica rispetto all’ultima, che informa i destinatari su cosa possono fare ora che si ritrovano senza reddito di cittadinanza.

La sostanza però non cambia, dopo la ricezione della settima mensilità scatta la sospensione del sussidio.

Gli ex percettori potranno beneficiare a partire dal 1° settembre del nuovo supporto per la formazione e il lavoro. Dopo aver inviato l’apposita domanda all’INPS, tramite la piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) si potrà stipulare il patto di attivazione digitale per poi individuare almeno tre agenzie per il lavoro e firmare il patto di servizio personalizzato.

Una volta completati tutti i vari passaggi, tramite la piattaforma sarà possibile ricevere offerte di lavoro e servizi di orientamento/accompagnamento al lavoro, così come essere indirizzati a progetti di formazione. La partecipazione alle attività determina il riconoscimento dell’indennità mensile di 350 euro, nel limite di 12 mesi.

Se la data da rispettare è quella del 1° settembre, c’è da dire anche che i tempi sono stretti dato che ad oggi i decreti attuativi del SFL e della relativa piattaforma non sono ancora stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, così come non ci sono le specifiche istruzioni INPS sulla procedura di domanda per richiedere la nuova prestazione.

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