Notifica multe e sanzioni via PEC: quando è obbligatoria?

Multe e sanzioni notificate tramite PEC: la circolare operativa del Ministero dell'Interno pubblicata il 20 febbraio 2018 illustra tutte le istruzioni e le regole previste. Importanti novità in arrivo per i titolari di posta elettronica certificata.

Notifica multe e sanzioni via PEC: quando è obbligatoria?

Potranno essere notificate a mezzo PEC non soltanto le multe stradali ma anche le sanzioni amministrative collegate e le ordinanze di ingiunzione.

A chiarire come funziona e quando è obbligatoria la notifica delle multe via PEC è la circolare operativa del Ministero dell’Interno del 20 febbraio 2018.

Al suo interno sono contenute importanti novità sia sugli atti che potranno esser recapitati tramite indirizzo di posta elettronica certificata che sui soggetti che saranno destinatari in via immediata delle novità previste dal Decreto Ministeriale del 18 dicembre 2017.

Una circolare estensiva circa l’ambito di applicazione delle nuove misure, che punta a dare il pieno via libera al primo atto della “smaterializzazione” delle comunicazioni tra PA e cittadini al centro del Codice per l’Amministrazione Digitale.

Notifica tramite PEC per multe e sanzioni amministrative collegate

La circolare del Ministero dell’Interno estende l’ambito di applicazione delle regole previste dal DM pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 dicembre 2017: potranno essere notificate tramite PEC non soltanto le multe ma anche le sanzioni amministrative che sono parte integrante del verbale di constatazione, ovvero le sanzioni richiamate dal Codice della Strada.

A queste, inoltre, si aggiungono le sanzioni relative all’utilizzo del cronotachigrafo, strumento obbligatorio per i veicoli commerciali ed industriali (autocarri, autotreni o autoarticolati) adibiti al trasporto di cose che superino il peso di 3,5 tonnellate.

Ed ancora, secondo la circolare ministeriale, le regole sulla notifica a mezzo PEC riguarda tutti i verbali di contestazione relativi a sanzioni amministrative, ordinanze di ingiunzione e ogni altra comunicazione relativa a qualsiasi procedimento amministrativo secondo il combinato disposto dagli articolo 3-bis e 6 del CAD.

Secondo quanto previsto dagli articoli sopra richiamati del Codice dell’Amministrazione Digitale qualsiasi comunicazione o provvedimento della PA deve essere portato a conoscenza del destinatario tramite domicilio digitale da esso dichiarato che può essere anche da un indirizzo PEC.

Il tutto nel rispetto del principio di economicità della Pubblica Amministrazione e, nell’ultimo caso, nel rispetto delle regole previste dal CAD.

Ministero dell’Interno - circolare 20 febbraio 2018
Scarica la circolare ministeriale con tutte le novità previste sulla notifica delle multe e delle sanzioni amministrative per violazioni del Codice della Strada

Notifica multe e sanzioni via PEC: ecco per chi sarà obbligatoria

Per l’entrata in vigore del domicilio digitale bisognerà attendere la pubblicazione dell’apposito decreto richiamato dal CAD e, per ora, destinatari di multe e sanzioni via PEC saranno tutti i soggetti obbligati a dotarsi di indirizzo di posta elettronica certificata.

Si tratta, specifica la circolare, dei soggetti che hanno fornito il proprio indirizzo mail certificato a seguito di attività di accertamento dell’illecito ma, soprattutto, dei professionisti obbligati ad iscriversi presso albi ed elenchi (come commercialisti o avvocati soltanto per fare qualche esempio) e per i soggetti tenuti all’iscrizione presso il Registro delle Imprese.

I domicili digitali e gli indirizzi PEC dovranno esser ricercati negli appositi elenchi, come l’elenco INI-PEC per le imprese e i professionisti, l’indice IPA previsto dal CAD o l’Indice nazionale dei domicili digitali per i soggetti non obbligati a dotarsi di posta elettronica certificata.

Notifica tramite posta ordinaria: costi a carico del destinatario

La notifica tradizionale sarà quindi possibile ammessa soltanto quando non sarà possibile risalire ad un valido indirizzo PEC consultando gli appositi indici indicati dalla circolare del Ministero dell’Interno.

In tal caso i costi di spedizione saranno a carico del destinatario, che potrà tuttavia opporsi all’addebito qualora titolare di indirizzo PEC. Ed inoltre si chiarisce che le multe e sanzioni notificate tramite posta ordinaria saranno valide anche nel caso in cui fosse possibile la notifica telematica.

Tempi di notifica diversi per mittente e destinatario

Le multe che viaggeranno a mezzo PEC segneranno la separazione del termine di notifica per il mittente, ovvero la PA, e per il destinatario.

L’atto inviato tramite posta elettronica certificata sarà considerato spedito a seguito della generazione della notifica di avvenuta consegna ed indipendentemente dal fatto che il destinatario abbia o meno preso visione della multa e della sanzione amministrativa prevista.

Ovviamente, anche i termini per il ricorso dovranno esser calcolati a partire dalla data di consegna dell’atto indicato nella ricevuta recapitata all’organo della Pubblica Amministrazione interessato.

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