Gestione separata committenti, dall’INPS le comunicazioni di debito 2019

Eleonora Capizzi - Leggi e prassi

Gestione separata, l'INPS annuncia di aver elaborato e inviato le comunicazioni di debito alle aziende committenti per l'anno 2019 e fornisce istruzioni anche in caso di irregolarità nelle dichiarazioni. Le indicazioni sono contenute nel messaggio n. 4843 del 23 dicembre 2020.

Gestione separata committenti, dall'INPS le comunicazioni di debito 2019

Gestione separata, l’INPS con il messaggio n. 4843 del 23 dicembre 2020 ha annunciato di aver concluso le operazioni di elaborazione e di invio delle situazioni debitorie delle aziende committenti.

L’anno di competenza è il 2019, ed il messaggio INPS fornisce le istruzioni operative in caso di irregolarità nei pagamenti effettuati.

Come ogni anno l’Istituto invia alle aziende committenti, sia pubbliche e private, il prospetto relativo alle loro situazioni debitorie.

Si tratta di quelle aziende che hanno denunciato mediante il flusso Uniemens il pagamento di compensi ai soggetti iscritti alla Gestione separata per il periodo di competenza 2019 o per gli anni precedenti per i quali non siano ancora decorsi i termini di prescrizione.

INPS- messaggio 4843 del 23.12.2020- gestione separata committenti 2019 comunicazioni di debito
Messaggio INPS n. 4843 del 23.12.2020 sulla Gestione separata committenti 2019 con indicazioni riguardanti le comunicazioni di debito.

Gestione separata committenti, dall’INPS le istruzioni per le comunicazioni di debito 2019. Come regolarizzare la situazione debitoria

Come gli anni passati, l’INPS chiarisce alcuni aspetti utili alla regolarizzazioni in caso di mancati o errati pagamenti.

Sul punto l’Istituto ricorda:

  • per situazione debitoria si intende l’omesso pagamento della contribuzione, anche parziale, per ogni mese di competenza;
  • le sanzioni civili sono calcolate sulla contribuzione omessa e/o sul ritardato versamento ossia:
    • in caso di mancata corresponsione, pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti e con un importo mai superiore al 40 per cento a quello dei contributi non corrisposti entro la scadenza di legge;
    • in caso di mendace dichiarazione pari al 30 per cento e comunque mai superiore al 60 per cento dell’importo dei contributi non corrisposti entro la scadenza.

Nel caso di denuncia spontanea o comunque entro dodici mesi dalla scadenza, a condizione che il versamento venga effettuato entro trenta giorni dalla denuncia stessa, la sanzione è pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti e non superiore al 40 per cento dell’importo dei contributi non corrisposti entro la
scadenza.

La comunicazione viene inviata tramite PEC, in formato PDF, all’indirizzo email conosciuto dall’Istituto e conterrà i seguenti elementi:

  • testo fisso,
  • prospetti relativi alla situazione debitoria, relativa ai contributi e alle sanzioni;
  • istruzioni di pagamento da seguire per la compilazione delle delega di pagamento F24.

La comunicazione interrompe il decorso della prescrizione.

Gestione separata committenti, dall’INPS le istruzioni per le comunicazioni di debito 2019. L’utilità degli avvisi

L’Istituto ricorda, infine, che la comunicazione di debito costituisce un fattore propedeutico al recupero del credito.

Attraverso l’emissione dell’Avviso di Addebito, invero, le aziende committenti interessate dalla comunicazione e/o i loro intermediari, hanno l’onere di effettuare il controllo sui pagamenti eseguiti.

Nell’ipotesi in cui, eventualmente, scoprano di avere erroneamente denunciato compensi non corrisposti o corrisposti in misura inferiore, dovranno inviare con urgenza i flussi di correzione con lo scopo di evitare errate emissioni di Avvisi di Addebito.

Per tutte le indicazioni tecniche si rimanda al testo del messaggio.

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