Fringe benefit dipendenti: il Governo valuta la razionalizzazione delle regole

Tommaso Gavi - Imposte

La razionalizzazione dei fringe benefit è tra i piani del Governo, ma i tempi non sono ancora certi. Intanto sono arrivati i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate sulla compilazione della CU 2024. Novità per lo sblocco anche per i crediti del bonus turismo e per le nuove pratiche di cessione con Poste Italiane. Le notizie di Fisco e Lavoro della settimana

Fringe benefit dipendenti: il Governo valuta la razionalizzazione delle regole

Tante le novità che hanno caratterizzato la settima compresa tra il 2 e l’8 ottobre 2023. Una riguarda i fringe benefit, nello specifico i prestiti ai dipendenti che rientrano tra le somme escluse dalla tassazione entro il limite indicato.

Il Governo, in linea con quanto indicato nella legge delega della riforma fiscale, valuta una razionalizzazione delle regole della tassazione per contrastare l’aumento dei tassi di interesse.

Sul tema dei fringe benefit sono arrivate inoltre indicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate per i datori di lavoro: i dati relativi ai figli a carico dovranno essere inseriti nella CU 2024, anche nei casi in cui le detrazioni non sono riconosciute.

Nel dibattito sui temi Fiscali trova una proposta la possibilità di abbassare a 100.000 euro il limite di reddito per poter beneficiare degli sconti fiscali. Ad inizio settimana anche la segnalazione dell’invio di lettere di compliance dall’Agenzia delle Entrate per le indebite compensazioni mediante F24.

Infine novità anche in tema di superbonus e bonus turismo: Poste Italiane riapre all’acquisto dei crediti, permesso sulla base di determinate condizioni, in arrivo anche il provvedimento per sbloccare la cessione del credito per gli alberghi e le altre strutture ricettive.

Novità per i dipendenti: finanziamenti con tassi agevolati tra i fringe benefit

Tante le novità di Fisco e Lavoro che sono state protagoniste della settimana compresa tra il 2 e l’8 ottobre 2023.

Tra queste quelle che potrebbero arrivare dalla percorso della legge delega per la riforma fiscale, approvata in Parlamento.

Alla valutazione del Governo un intervento di razionalizzazione delle regole dei fringe benefit, che riguarderebbe anche i prestiti dei dipendenti.

Con l’aumento dei tassi, infatti, i valori in alcuni casi finiscono per non rappresentare un trattamento di favore effettivamente ricevuto dal dipendente.

Per potrebbero arrivare dei correttivi, anche se ancora con tempi certi. Misure che si aggiungerebbero alla più generale rideterminazione dei limiti massimi per la non tassabilità: con la Legge di Bilancio 2024 potrebbe essere riconfermata la soglia di 3.000 euro per i dipendenti con figli a carico. Potrebbe inoltre essere innalzato il tetto massimo anche per la generalità di lavoratori dipendenti che ricevono le somme dai propri datori di lavoro: il limite potrebbe arrivare almeno a 1.000 euro.

Oltre alle possibili anticipazioni sulle modifiche alla normativa, chiarimenti sono arrivati anche sugli adempimenti da parte dei datori di lavoro. Nella CU 2024 dovranno essere indicati i figli a carico dei dipendenti anche se non vengono riconosciute detrazioni. Tra i motivi c’è proprio la necessità, per l’Amministrazione finanziaria, di avere un quadro chiaro per la corretta applicazione delle regole relative ai fringe benefit.

Con la Legge di Bilancio 2024 arriveranno anche altre novità. Una riguarda un nuovo limite di reddito per gli sconti fiscali. Tra le ipotesi l’abbassamento della soglia a 100.000 euro. Un intervento che rientra nella razionalizzazione delle 626 spese fiscali che incidono per 82 miliardi di euro sui conti pubblici.

Si dovrà attendere i prossimi mesi per seguire lo sviluppo della prossima Manovra e sapere quali saranno gli interventi che caratterizzeranno il quadro normativo a partire dal 1° gennaio 2024.

Bonus turismo e superbonus: novità in arrivo per lo sblocco dei crediti d’imposta

Novità nel corso della settimana sono arrivate anche sulla cessione dei crediti del superbonus e del bonus turismo.

Dallo scorso 3 ottobre Poste Italiane ha riaperto a nuove pratiche per la cessione delle somme, nel rispetto di determinate condizioni.

Le pratiche che potranno essere accettate sono quelle che riguardano prime cessioni da parte di persone fisiche. L’importo massimo è di 50.000 euro mentre la somma complessiva ammessa, compresi i crediti già acquistati in precedenza, è di 150.000 euro.

I nuovi acquisti riguardano esclusivamente la rata 2024, relativi a lavori effettuati nel 2023 o in periodi precedenti.

La riapertura di Poste Italiane è un segnale positivo per i cantieri sospesi per mancanza di un destinatario dei crediti già originati. Dopo la stipula del contratto con Poste Italiane, potranno riprendere gli acquisti ma esclusivamente per i casi in cui non sia stato scelto lo sconto in fattura.

La soluzione al problema dei crediti incagliati è ancora lontana e la nuova opportunità potrà riguardare una platea ristretta.

È in arrivo anche un altro sblocco, quello della cessione del credito per gli alberghi e le altre strutture ricettive.

Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, relativo alle misure previste dal DL n. 152 del 2021 dovrebbe essere pubblicato presto.

Dopo molto tempo sarà finalmente operativa la misura di sostegno al settore del turismo, per le strutture che realizzano interventi di riqualificazione.

Intanto c’è chi ha già provveduto alla compensazione delle somme con modello F24. Per tali soggetti il lasso di tempo tra l’entrata in vigore della norma e l’attivazione della possibilità della cessione del credito ha reso di fatto inutilizzabile l’opzione di fruizione indiretta.

Tante novità anche per la prossima settimana che chiuderà la prima parte del mese di ottobre 2023, con il dibattito sulla Legge di Bilancio che entrerà sempre più nel vivo.

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