Dichiarazione dei redditi 2025, seconda chiamata il 31 luglio per il versamento delle imposte. Non si applicano sanzioni, ma una maggiorazione sull'importo dovuto. Interessati dipendenti, pensionati e partite IVA escluse dalla proroga

Un pienone di appuntamenti con la dichiarazione dei redditi 2025 nel mese di luglio.
Giovedì 31 luglio è una delle date cardine sul fronte del versamento delle imposte emerse dal modello 730, così come dal modello Redditi. Questo il termine ultimo per pagare le somme dovute senza sanzioni.
La scadenza per versare l’IRPEF e le ulteriori imposte emerse dalla dichiarazione, a titolo di saldo e primo acconto, era fissata al 30 giugno. Resta sempre possibile pagare entro i trenta giorni successivi, applicando una lieve maggiorazione sulle somme dovute.
Dichiarazione dei redditi 2025, imposte senza sanzioni entro il 31 luglio
Sono diversi gli appuntamenti che nel 2025 scandiscono la fase di versamento delle imposte sulla dichiarazione dei redditi.
Il 30 giugno è scaduto il termine ordinario per pagare saldo e primo acconto, dall’IRPEF alla cedolare secca, appuntamento che per le partite IVA soggette all’applicazione degli ISA è stato rinviato al 21 luglio.
Non c’è due senza tre e infatti, entro il 31 luglio 2025, si tornerà a fare i conti con i pagamenti emersi dal modello 730 e dal modello Redditi.
Per chi era tenuto a pagare entro giugno, la fine di luglio coincide con gli ulteriori 30 giorni di tempo disponibili per i versamenti, senza l’applicazione di sanzioni. Al valore delle imposte da pagare si aggiungerà la maggiorazione dello 0,40 per cento.
La maggiorazione rappresenta un interesse corrispettivo che viene applicato quando si sceglie di versare le imposte (saldo e/o prima rata di acconto) entro il trentesimo giorno successivo alla scadenza ordinaria.
Quindi, se ipotizziamo un’IRPEF dovuta di 200 euro, con l’applicazione della maggiorazione dello 0,40 per cento l’importo dovuto ammonterebbe a 200,80 euro.
Sempre ammesso il pagamento a rate, dal 31 luglio al 16 dicembre
Anche chi sceglie di pagare le imposte entro il 31 luglio può pagare le somme dovute a rate.
Il calendario dei versamenti relativi alla dichiarazione dei redditi è il seguente:
Dipendenti, pensionati ed esclusi dalla proroga:
RATA | VERSAMENTO | INTERESSI % | VERSAMENTO (*) | INTERESSI % |
---|---|---|---|---|
1ª | 30 giugno | 0,00 | 30 luglio | 0,00 |
2ª | 16 luglio | 0,18 | 20 agosto | 0,18 |
3ª | 20 agosto | 0,51 | 16 settembre | 0,51 |
4ª | 16 settembre | 0,84 | 16 ottobre | 0,84 |
5ª | 16 ottobre | 1,17 | 17 novembre | 1,17 |
6ª | 17 novembre | 1,50 | 16 dicembre | 1,50 |
7ª | 16 dicembre | 1,83 |
(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento
Chi pagherà dal 31 luglio dovrà quindi annotare in calendario le ulteriori scadenze del 20 agosto, del 16 settembre, del 16 ottobre, del 17 novembre e del 16 dicembre.
Come indicato nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, sugli importi rateizzati si applicano gli interessi del 4 per cento annuo, calcolati secondo il metodo commerciale e considerando il periodo decorrente dal giorno successivo a quello di scadenza della prima rata fino alla data di scadenza della seconda.
Sugli importi da versare con le rate mensili successive, si applicano gli interessi dello 0,33 per cento in misura forfetaria, a prescindere dal giorno in cui è eseguito il versamento.
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