Fondo perduto perequativo, requisiti rispettati anche se il calo non dipende solo dal Covid

Rosy D’Elia - Imposte

Fondo perduto perequativo, l'Agenzia delle Entrate chiarisce: requisiti rispettati anche se il calo non dipende solo dal Covid. Quello che conta per valutare il peggioramento del risultato di esercizio sono i dati fiscali inseriti nella dichiarazione dei redditi. I dettagli nella risposta all'interpello numero 199 del 20 aprile 2022.

Fondo perduto perequativo, requisiti rispettati anche se il calo non dipende solo dal Covid

Fondo perduto perequativo: per valutare se i requisiti vengono rispettati, non contano le ragioni del calo. Si ha diritto ai sostegni anche se il peggioramento non è strettamente causato dall’emergenza Covid.

Per valutare il risultato economico di esercizio si considerano i dati fiscali inseriti nella dichiarazione dei redditi nei campi indicati dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 4 settembre 2021.

I chiarimenti nella risposta all’interpello numero 199 del 20 aprile 2022.

Agenzia delle Entrate - Risposta all’interpello numero 199 del 20 aprile 2022
Articolo 1, commi 16-27 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito dalla legge 23 luglio 2021, n. 106. Contributo a fondo perduto perequativo.

Fondo perduto perequativo, requisiti rispettati anche se il calo non dipende solo dal Covid

Come di consueto, lo spunto per fare luce sulla questione arriva dall’analisi di un caso pratico.

Protagonista è una società che nel 2020 ha registrato una diminuzione del volume d’affari di circa il 20 per cento rispetto al 2019 e ha ricevuto negli anni della pandemia diversi sostegni tra cui anche il contributo a fondo perduto perequativo.

Avendo subito un peggioramento economico d’esercizio pari ad almeno il 30 per cento, requisito fondamentale per ottenere gli aiuti previsti dall’articolo 1 del DL Sostegni bis, è stata richiesta e ottenuta la misura di sostegno.

La società, però, segnala all’Agenzia delle Entrate che il calo non è stato determinato solo dall’emergenza Covid ma anche da un componente negativo straordinario per la liquidazione di un socio uscente dalla compagine societaria.

Evidenziando le ragioni alla base delle perdite, quindi, chiede conferma del diritto a beneficiare del fondo perduto perequativo.

Le motivazioni non sono rilevanti. Quello che conta, chiarisce la risposta all’interpello numero 199 del 20 aprile 2022, ai fini del calcolo del “peggioramento del risultato d’esercizio” (o del “risultato economico d’esercizio”) è il dato fiscale desumibile dal rigo della dichiarazione dei redditi espressamente indicato nella Tabella A allegata al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 4 settembre 2021 con cui sono stati indicati i campi delle dichiarazioni dei redditi da prendere in considerazione per accedere ai benefici.

Fondo perduto perequativo, la verifica sui requisiti è sui dati fiscali inseriti nelle dichiarazioni dei redditi

Il contributo a fondo perduto perequativo è stato introdotto dall’articolo 1, commi 16-27, dal Decreto Sostegni bis.

Con un apposito decreto il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fissato come soglia minima per l’accesso ai sostegni un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo all’anno d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 pari ad almeno il 30 per cento rispetto al periodo d’imposta in corso al 2019.

Mentre l’Agenzia delle Entrate con il provvedimento numero 227357 del 4 settembre 2021 ha indicato gli specifici campi delle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2020 da prendere come riferimento per individuare i risultati economici d’esercizio da confrontare.

Come sottolinea l’Agenzia dell’Entrate, questa forma di sostegno a differenza dei precedenti aiuti non si basa sul calo di un mese o di una media mensile di fatturato e corrispettivi, ma sul peggioramento dell’intero risultato economico d’esercizio subito durante tutto il 2020, anno caratterizzato dall’emergenza Covid, rispetto al 2019.

Per calcolare le somme da erogare o da riconoscere come credito d’imposta, poi, sono state considerate e sottratte le altre forme di contributi a fondo perduto già ricevute.

Il legame con la pandemia, dunque, è strettissimo. Ma, tirando le somme, risultano fondamentali i dati fiscali contenuti nella dichiarazione dei redditi e indicati dall’Agenzia delle Entrate come rilevanti per il confronto dei due periodi e non le ragioni che li hanno determinati.

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