Errori dichiarazione dei redditi 2023: nuovi tentativi di truffe segnalati dall’Agenzia delle Entrate

Alessio Mauro - Irpef

Nuovi tentativi di truffe segnalati dall'Agenzia delle Entrate. L'oggetto: errori nella dichiarazione dei redditi e richiesta di pagamento per la regolarizzazione. Attenzione: eliminare l'email senza cliccare su link o allegati

Errori dichiarazione dei redditi 2023: nuovi tentativi di truffe segnalati dall'Agenzia delle Entrate

Nuovi tentativi di truffe ai danni dei contribuenti sono stati segnalati dall’Agenzia delle Entrate con l’avviso del 22 settembre scorso, pubblicato sul portale istituzionale.

In questo caso le false comunicazioni riguardano errori relativi alle dichiarazioni dei redditi 2023.

Le email, inviate in modo illecito a nome dell’Agenzia delle Entrate, hanno l’obiettivo di ottenere denaro, sfruttando il mancato versamento in conseguenza dell’adempimento.

L’Amministrazione finanziaria suggerisce di non cliccare su alcun link, né di rispondere al mittente, ma di cancellare immediatamente il messaggio.

Errori dichiarazione dei redditi 2023: nuovi tentativi di truffe segnalati dall’Agenzia delle Entrate

Le false email dell’Agenzia delle Entrate presentano come oggetto “Foglio prospetto AGE”.

La comunicazione informa l’utente in merito alla sospensione di un pagamento a causa di un errore nella dichiarazione dei redditi 2023.

Nel messaggio si chiede al contribuente di inviare la propria dichiarazione dei redditi, in particolare il quadro RW per poter risolvere il problema, come evidenziato in un esempio pubblicato sul portale dell’Agenzia delle Entrate.

Si tratta del tentativo di ottenere un primo contatto per poi richiedere illecitamente denaro, sfruttando il tema del mancato versamento in conseguenza dell’adempimento.

Un altro messaggio messaggio si riferisce a possibili anomalie nelle dichiarazioni dei redditi relative a precedenti periodi di imposta, in merito a redditi non dichiarati, derivanti da interessi, dividendi e altri proventi relativi ad attività estere.

In questo caso il contribuente è invitato a provvedere alla regolarizzazione della situazione, tramite l’istituto del ravvedimento operoso, versando l’importo dovuto con le sanzioni ridotte.

Un terzo caso che viene presentato riguarda ancora una volta il ravvedimento operoso e, in particolare, la mancata dichiarazione di redditi relativi a dividenti, interessi e altro.

In questo caso viene fornito anche un falso prospetto con le somme dovute per evitare sanzioni amministrative.

Il primo consiglio dell’Agenzia delle Entrate è quello di controllare con attenzione il mittente delle comunicazioni. L’Amministrazione finanziaria consiglia, inoltre, di non cliccare link o aprire allegati, ma di cancellare immediatamente l’email ricevuta.

Dai tentativi di phishing alle false comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate

Non è la prima volta che l’Agenzia delle Entrate segnala tentativi di frodi o di furto di dati, operate da soggetti che inviano comunicazioni fingendosi l’Amministrazione Finanziaria.

Non molto tempo fa, nella prima metà del mese di settembre, erano state segnalate truffe tramite falsi SMS, inviati a nome dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Anche in questo caso si sfrutta la credibilità degli enti istituzionali per rubare i dati bancari degli utenti.

Negli scorsi mesi, invece, le truffe segnalate riguardavano i rimborsi fiscali.

In questo caso la comunicazione tramite SMS conteneva dei link per verificare l’avvenuto accredito degli importi sul proprio conto corrente.

Così come per i casi precedenti, l’Agenzia delle Entrate si dichiara completamente estranea ai messaggi e alle comunicazioni inviate.

Il consiglio è ancora una volta quello di provvedere immediatamente alla cancellazione, senza cliccare su alcun link.

Per ulteriori informazioni si può fare riferimento alla pagina dedicata al phishing, presente sul portale istituzionale dell’Amministrazione finanziaria.

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