Cooperative compliance: pronti gli albi dei certificatori, in arrivo la formazione

Alessio Mauro - Dichiarazioni e adempimenti

Le procedure della nuova cooperative compliance entrano nel vivo: pronti gli albi dei professionisti abilitati per la certificazione del TCF, a partire da fine ottobre nuovi commercialisti e avvocati potranno formarsi

Cooperative compliance: pronti gli albi dei certificatori, in arrivo la formazione

Le aziende che hanno chiesto di aderire alla cooperative compliance possono affidarsi a una prima rosa di professionisti per la certificazione del tax control framework, il sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale.

Ad annunciare la predisposizione degli albi dei certificatori è l’Agenzia delle Entrate insieme al Consiglio Nazionale dei Commercialisti e al Consiglio Nazionale Forense che in questi mesi, con il coinvolgimento del Ministro dell’Economia e delle Finanze, hanno lavorato in sinergia per avviare le procedure del nuovo adempimento collaborativo.

Entro fine ottobre partirà anche la formazione per i professionisti che non hanno ancora i requisiti per certificare i TCF.

“Con il primo popolamento dell’elenco si entra nella piena fase operativa del tax control framework e si apre una nuova era del fisco”. Ha commentato Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Un avvio significativo anche per il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Francesco Greco, che ha sottolineato: “prende ufficialmente avvio un nuovo ambito di operatività per l’avvocatura, con un ruolo di garanzia sia per le imprese sia per il sistema tributario”.

Cooperative compliance: pronti gli albi di commercialisti e avvocati certificatori, in partenza la formazione

Il debutto degli albi è la prima importante tappa di un percorso avviato nei mesi scorsi: ad aprile, infatti, è stato siglato un protocollo di intesa per individuare i titoli e le competenze da prendere in considerazione per il rilascio dell’attestazione utile all’iscrizione e per i relativi percorsi formativi.

Sia per gli avvocati che per i commercialisti è il consiglio nazionale di appartenenza ad attestare il possesso dei requisiti di professionalità dei certificatori, figure chiave nell’ambito del nuovo adempimento collaborativo destinato a un numero di aziende sempre più ampio.

I primi professionisti ad entrare negli albi sono coloro che hanno avviato da principio il percorso per diventare certificatori del Tax Control Framework dal momento che possedevano già titoli e competenze per l’iscrizione e risultano esonerati dai percorsi formativi previsti per ottenere l’abilitazione.

“Commercialisti e avvocati diventano protagonisti del processo di compliance all’interno degli strumenti di valutazione, misurazione e controllo del rischio fiscale, con un ruolo di garanzia sia per le imprese che per il sistema tributario”.

Ha sottolineato de Nuccio, anticipando già i prossimi passi.

“Siamo fermamente convinti che questa sarà una concreta opportunità di lavoro per tanti colleghi e per questo il nostro Consiglio nazionale, insieme a quello forense, sta già organizzando corsi di formazione che partiranno a strettissimo giro per consentire a tutti i colleghi interessati di entrare nell’elenco dei certificatori”.

Entro la fine di ottobre anche altri commercialisti e avvocati potranno intraprendere il percorso per l’iscrizione: partiranno, infatti, i primi corsi di formazione finalizzati ad acquisire le competenze utili a dare il via libera sui sistemi di cui le aziende devono dotarsi in relazione alla cooperative compliance.

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