Contributi fissi artigiani e commercianti, doppia scadenza il 20 agosto 2021

Anna Maria D’Andrea - Dichiarazioni e adempimenti

Contributi fissi artigiani e commercianti, prima e seconda rata in scadenza il 20 agosto 2021. Dopo la proroga, raddoppia l'appuntamento con i versamenti INPS, mentre tarda a partire l'esonero contributivo.

Contributi fissi artigiani e commercianti, doppia scadenza il 20 agosto 2021

Contributi fissi, doppia scadenza per artigiani e commercianti il 20 agosto 2021.

La prima e la seconda rata dei contributi INPS si accavallano e, dopo la proroga del versamento dovuto in via originaria entro il 17 maggio scorso, gli iscritti alle Gestioni artigiani e commercianti sono chiamati alla cassa.

A confermarlo è l’INPS, con una postilla contenuta nel messaggio n. 2731 pubblicato il 27 luglio 2021, avente ad oggetto la conferma circa la possibilità di applicare anche ai contributi a percentuale la proroga al 15 settembre 2021 prevista per saldo e primo acconto delle imposte sui redditi.

Sul doppio appuntamento del 20 agosto 2021 pesa la mancata emanazione del decreto attuativo del Ministero del Lavoro relativo all’esonero contributivo parziale che, per artigiani e commercianti, riguarda proprio i contributi fissi.

Il ritardo per l’avvio operativo della misura obbliga a pagare una somma destinata ad essere annullata o sensibilmente ridotta, nel rispetto dei requisiti previsti per accedere all’anno bianco contributivo.

Contributi fissi artigiani e commercianti, doppia scadenza il 20 agosto 2021

Dopo la proroga prevista dal decreto Sostegni bis, si avvicina la nuova scadenza per il versamento dei contributi fissi dovuti da artigiani e commercianti.

Il 20 agosto 2021, subito dopo il breve stop feriale, bisognerà versare la prima rata dei contributi INPS calcolati sul reddito minimale. Stesso termine anche per pagare la seconda rata.

A confermare l’impegno di metà agosto è l’INPS, nel messaggio n. 2731 del 27 luglio 2021. Il documento fa il punto degli appuntamenti con i versamenti contributivi, alla luce delle ultime proroghe previste dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis.

Se per la quota di contributi calcolata sul reddito eccedente il minimale sarà possibile applicare la proroga al 15 settembre 2021 disposta per saldo e acconto delle imposte sui redditi, nessun ulteriore rinvio è stato previsto per l’importo fisso, dovuto a prescindere dal reddito incassato.

Come si legge nel messaggio dell’INPS:

“per i soggetti iscritti alle Gestioni autonome speciali dell’INPS degli artigiani e degli esercenti attività commerciali, il termine di pagamento della prima rata dei contributi richiesti con l’emissione 2021 aventi quale scadenza originaria il 17 maggio 2021 è stabilito al 20 agosto 2021, come reso noto con la circolare n. 85 del 10 giugno 2021.”

Una scadenza che quindi coincide con quella della seconda rata dei contributi fissi. L’INPS presenta un conto salato ad artigiani e commercianti, per i quali l’importo di ciascuna delle quattro quote dovute per il 2021 supera i 900 euro.

Doppia scadenza dei contributi INPS il 20 agosto 2021, mentre si attende ancora il decreto sull’esonero per artigiani e commercianti

A rendere amaro l’appuntamento del 20 agosto 2021 è il ritardo relativo all’emanazione del decreto del Ministero del Lavoro sull’esonero contributivo.

Lo schema di provvedimento, firmato nel mese di maggio, è rimasto in panne considerata la necessità di attendere l’autorizzazione da parte della Commissione Europea, arrivata soltanto il 14 luglio.

L’anno bianco contributivo per artigiani e commercianti copre proprio le rate dei contributi fissi, nel rispetto dell’importo massimo concedibile per ciascun soggetto e tenuto conto del limite di 1.500 milioni di euro stanziati complessivamente in favore degli iscritti INPS.

I beneficiari dell’esonero contributivo devono possedere i seguenti requisiti:

  • calo di fatturato o corrispettivi nel 2020 non inferiore al 33 per cento rispetto al 2019;
  • reddito complessivo di lavoro o derivante dall’attività che comporta l’iscrizione alla gestione non superiore a 50.000 euro.

Tali requisiti non sono richiesti a chi ha avviato l’attività nel corso del 2020.

In merito alla procedura operativa di accesso alla misura, si evidenzia che il testo della schema di decreto fissava al 31 luglio 2021 la scadenza per l’invio delle domande. Un termine che, gioco forza, dovrà essere adattato in relazione al protrarsi dei tempi tecnici di avvio.

L’invio della domanda al 31 luglio avrebbe consentito di rideterminare l’importo dei contributi dovuti da artigiani e commercianti, già per le rate dovute entro il 20 agosto 2021, considerando per l’appunto le somme oggetto di esonero.

Il ritardo del decreto attuativo scatena quindi un effetto a catena. Artigiani e commercianti si troverebbero a dover pagare somme non dovute, fermo restando la possibilità di poter poi presentare domanda di rimborso.

L’unica via per evitare il salasso di agosto è la pubblicazione in tempi celeri del decreto attuativo e l’avvio della fase di inoltro delle domande INPS, con il rischio però di far coincidere l’operatività della misura con le chiusure feriali di molti studi professionali.

Bisognerà in ogni caso attendere per ulteriori dettagli. L’unica cosa certa, al momento, è la conferma del doppio appuntamento del 20 agosto 2021.

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